Scultore (Venezia 1663 - Heiligenkreuz, Austria Inferiore, 1744). Per il convento di Heiligenkreuz lavorava già nel 1694 con B. Sondermayr all'altare maggiore e a due altri altari della chiesa, poi distrutti [...] (alcune figure sono nel Bode Museum, Berlino). Per lo stesso convento fece altre opere, come gli stalli del coro nella chiesa; lavorò anche per varî palazzi di Vienna. ...
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VALENTINIANO II (Flavius Valentinianus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano. Figlio di Valentiniano I e di Giustina (371), proclamato imperatore in Aquitania (375) sotto la reggenza di Giustina [...] partigiano di S. Ambrogio. Entrò in dissidio col suo ministro pagano Arbogasto, che lo avrebbe fatto uccidere a Vienna (392).
Nelle monete presenta un viso grazioso e vivace, giovanile, con naso lunghetto, mento arrotondato, bocca volitiva con ...
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Pittore e incisore (Offingen 1773 - Miesenbach 1843). Un viaggio nelle Alpi (1802) lo indusse a un'osservazione più attenta del vero, pur sempre nell'ambito di una concezione del paesaggio compositiva [...] Alpi austriache. Fu (dal 1818) pittore di corte dell'arciduca Giovanni. n Anche il figlio Friedrich (Miesenbach 1808 - Vienna 1862) fu pittore e incisore: si formò soprattutto sui pittori olandesi contemporanei. Predilesse il paesaggio di bosco e di ...
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Miniatore fiammingo (m. Gand 1519). Iscritto maestro nella gilda dei pittori a Gand (1469), poi in quella di Bruges (1486). Non abbiamo nessuna opera certa del B.; forse miniò il Libro d'ore di Dresda. [...] È stato identificato con il cosiddetto "maestro di Maria di Borgogna", senza, tuttavia, una base precisa (Libri d'ore di Filippo l'Ardito, Vienna, Bibl. nazionale; di Maria di Borgogna, Berlino, Gabinetto delle stampe, ecc.). ...
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Pseudonimo dell'architetto Charles-Édouard Jeanneret (La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, 1887 - Roquebrune-Cap-Martin 1965). Frequentata la scuola d'arte nella sua città natale, completò la sua formazione con [...] di studio in Europa e nel Vicino Oriente che lo portarono in contatto con i maggiori architetti e movimenti artistici del tempo: a Vienna conobbe J. Hoffmann (1907); a Parigi, nel 1909, lavorò nello studio di A. Perret; in Germania, tra il 1910 e il ...
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Pittore boemo (Litoměřice, Boemia, 1877 - Wernstein am Inn, Austria Superiore, 1959), tra i più interessanti illustratori moderni. Frequentò l'accademia di Monaco ma si formò guardando soprattutto l'opera [...] , caratterizzati da tematiche raccapriccianti (Suicidio, La grande testa, Autocontemplazione, Il ragno, tra il 1900 e il 1902, Vienna, Albertina). Un gusto morboso per l'orrido e il misterioso, espressione della sua natura malinconica e depressa ...
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Pittore (Anversa 1546 - Praga 1611). Formatosi ad Anversa come paesaggista con J. Mandijn (1557), fu poi a Parigi (1565), Milano, Parma e Roma (1566-75). Qui fu in contatto con G. Clovio, I. Bertoia e [...] il Martirio di s. Giovanni Evangelista per S. Giovanni a Porta Latina (ora in S. Giovanni in Laterano). Nel 1575 fu a Vienna, e dal 1581 a Praga alla corte di Rodolfo II. Qui dipinse soprattutto mitologie e allegorie su tela e su rame (numerosi ...
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Pittore e incisore (Roma 1570 circa - ivi 1630), figlio di Lodovico (Padova 1542 circa - Roma 1612) e padre di Ippolito (n. Roma dopo il 1616 - m. 1694), artisti anch'essi. Medaglista e modellatore di [...] società romana. Nei suoi ritratti, disegnati o incisi a bulino (Firenze, Uffizi; Londra, Victoria and Albert Museum; Vienna, Albertina; Parigi, Louvre), alla penetrazione psicologica del modello si accompagna una maniera precisa e accurata. A Roma ...
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GINORI
Maria Letizia Casanova
Famiglia toscana, attestata a Firenze dalla metà del XIII secolo, che, a partire dal 1737, grazie alla fondazione della manifattura di porcellana installata da Carlo (1702-1757: [...] derivati dalle composizioni di J.-B. Oudry - e i "caramogi", che erano già largamente presenti nella produzione di Meissen e di Vienna: figurine grottesche di nani, tratte per la maggior parte dalla serie dei "gobbi" di J. Callot.
Un discorso a parte ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] 2576; cfr. O. Pächt, in Journal of the Warburg Inst., 1943).
A una tradizione del tutto diversa appartiene la Genesi di Vienna (Bibl. Naz., cod. theol., gr. 31), localizzata ad Antiochia e datata circa il VI secolo.
Constava di 96 fogli e conteneva ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.