Pittore (Lovanio o Malines 1530 circa - Francoforte 1597); membro (1560) della gilda di Malines, fu poi (1566) a Liegi, quindi ad Aquisgrana, infine a Linz al servizio dell'arciduca Mattia, e (1593) a [...] numerosi paesaggi di piccolo formato dal carattere aneddotico ma di grande ricchezza inventiva, che risentono di J. Patinier e di Bruegel il Vecchio. Opere nei musei di Vienna, Monaco, Amsterdam, ecc. Anche suo figlio Martin II (Malines 1560 circa ...
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DEPAOLI, Romeo
Rossella Fabiani Padovini
Nacque a Trieste il 2 genn. 1876 da Giuseppe, agente commerciale, a Luigia Ionke. Frequentò nella città natale, tra il 1891 e il 1896, la scuola tecnica di arti [...] e mestieri conseguendo il titolo di disegnatore tecnico. In seguito frequentò il politecnico di Vienna.
Dal 1903 svolse, per una ditta locale (Picciolla e Benedettich), mansioni di capomastro muratore ottenendo la nomina di maestro costruttore; in ...
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Pittore fiammingo (Wijckbij-Durstede, Utrecht, 1472 circa, secondo altri probabilmente Maubeuge 1478 - Middelburg tra il 1533 e il 1536). Dopo le prime opere di chiara tradizione olandese, la sua arte [...] italiane si intrecciano ancora a motivi gotici e fiamminghi, e ancor più con S. Luca che dipinge la Vergine (1515, Vienna, Kunsthistorisches Museum) e i vari dipinti di tema mitologico (oltre al Nettuno e Anfitrite si ricorda Danae, 1527, Monaco ...
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Pittore (Anversa 1597 - Firenze 1681). Studiò ad Anversa con W. de Vos e a Parigi (1617-19) con F. Pourbus il Giovane. A Firenze (dal 1620) per l'ammirazione destata dal ritratto dell'Arazziere Pietro [...] Fevère (Firenze, Galleria Palatina) divenne ritrattista di corte; assolse inoltre importanti incarichi presso altre corti (Mantova 1621; Vienna 1623; Roma 1627 e 1645; Modena 1649-56, ecc.). La ritrattistica aulica, arricchita da preziosi dettagli, ...
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Pittore (Cracovia 1800 - Krzyżtoporzyce, Cracovia, 1855). Tra i più significativi esponenti dell'arte polacca, studiò in patria e a Parigi (1832-35) risentendo l'influsso di J.-L. Th. Gericault e di N. [...] per i ritratti equestri (Napoleone a cavallo, Varsavia, Museo Nazionale) e per scene di battaglia (Ussari, 1836, Vienna, Kunst historisches Museum), caratterizzate dall'uso di particolari gamme cromatiche stese con tocchi rapidi di intensa carica ...
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Vedi PHOINIKE dell'anno: 1965 - 1965
PHOINIKE (Φοινίκη, Phoenicia)
C. Gonnelli
Personificazione della Fenicia su sesterzi di Antonino Pio dell'anno 139: è una figura femminile, che con il piede sinistro [...] sulla prora di una nave, tiene in una mano una corona, nell'altra un'asta.
Bibl.: Eckel, Doctrina numorum veterum, Vienna 1792-98, pp. 7, 5; H. Cohen, Monn. Emp., Parigi 1880-1892, 2, 328, 596; M. Bernhart, Handbuch z. Münzkunde d. röm. Kaiserz., ...
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EPIGENES (᾿Επιγένης)
A. Stenico
1°. - Ceramista attico di vasi decorati a figure rosse. Il suo nome, seguito da ΕΓΟΕSΕ, appare sul kàntharos apodo del Cabinet des Médailles di Parigi (proveniente da [...] Vulci), la cui decorazione pittorica è attribuita al Pittore di Eretria (v.).
Bibl.: W. Klein, Die griech. Vasen mit Meistersignaturen, Vienna 1887, p. 186; J. C. Hoppin, Red-fig., Cambridge 1919, I, p. 198 ss.; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923 ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (ἡ Ηϕεσος, Ephésus)
P. Romanelli *
P. Romanelli
L. Guerrini
Città dell'Asia Minore, originariamente centro indigeno e sede assai venerata di un culto [...] era presso la porta di Magnesia, un terzo a N dell'Arcadiana, dal quale proviene una bella statua di Apoxyòmenos, ora a Vienna. Attiguo a quest'ultimo era un vero e proprio edificio termale, sorto originariamente nella seconda metà del I sec. d. C ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] ), a Londra (BL, Cott. Tit. C.XV), ad Atene (Byzantine Mus., inv. nr. 21), a Lerma (prov. Alessandria; Castello Spinola, bibl.), a Vienna (Öst.Nat.Bibl., Vind. theol. gr. 31), a Roma (BAV, gr. 2305), a Patmos (monastero di S. Giovanni, bibl., 67) e a ...
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MEGALOPSYCHIA (Μεγαλοψυχία)
L. Guerrini
Personificazione della magnanimità, intesa secondo il concetto espresso da Aristotele nell'Eth. Nic., iv, 6: δοκεῖ δὲ μεγαλόψυχις εἶναι ὁ μεγάλων αὑτὸν ἀξιῶν ἄξιος [...] della M. come figura femminile è nota solo su due monumenti: su un mosaico di Antiochia e nel Dioscuride di Vienna, insieme a Phronesis (v.), accanto ad Anicia Giuliana (v.). Nel mosaico antiocheno M. è rappresentata nella posa della sparsio; occupa ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.