Famiglia di commercianti di stampe ed editori d'arte e di musica, originaria di Blevio in Brianza. Iniziò l'attività Cesare (m. Vienna 1700), che, emigrato in Austria, vi esercitò il commercio ambulante [...] di stampe. I nipoti Cesare (1706-85), Domenico I (1715-84) e Giovanni Casimiro (1725-97), c0ntinuando il commercio dello zio, costituirono una ditta, che sotto la direzione dei cugini Carlo (1747-1808) ...
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DELLA CELLA, Guglielmo
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Piacenza il 27 sett. 1817 da Giuliano e Antonietta Gazola; studiò ingegneria a Vienna presso l'accademia militare. Si sposò tre volte: con Angela [...] Pistoni (1837), con Lavinia dei marchesi Paveri Fontana (dalla quale ebbe due figli, Giacomo e Gustavo), e con Teresa Piatti (Di Gropello-Manfredi, 1979).
La sua carriera ebbe qualche difficoltà ad avviarsi, ...
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Famiglia di orafi, attivi ad Augusta nei secc. 16º-18º; notevoli furono Jakob (1626-1673 o 1674), che lavorò per Ferdinando III a Vienna e per Luigi XIV (1665), e suo nipote Elias (1653-1709). ...
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ZÜGEL, Heinrich von
Fritz Baumgart
Pittore, nato il 22 ottobre 1850 a Murrhardt. Scolaro di F. Holder, lavorò dapprima a Stoccarda, nel 1873 a Vienna, poi a Parigi e nei Paesi Bassi e nel 1876 a Monaco. [...] , il Fanciullo con bue del 1895 a Berlino, Buoi su pascolo soleggiato del 1897 pure a Berlino. Altre opere sue sono a Breslavia, a Budapest, a Praga, a Vienna, ecc.
Bibl.: G. Biermann, H. v. Z., Bielefeld e Lipsia 1910 (Künstlermonographien, n. 99). ...
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YBL, Miklós
György Gombosi
Architetto ungherese, nato a Székesfehérvár, il 6 aprile 1814, morto a Budapest il 22 gennaio 1891. Studiò a Vienna e a Monaco, iniziando poi la sua carriera nello studio [...] del capo della scuola classica in Ungheria, M. Pollák. Ma il suo gusto personale, dapprima di intonazione romantica (chiesa di Fóth, 1845), finì per trovare sicura ispirazione nell'arte di Gottfried Semper. ...
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Scultore e architetto (Trens, Vipiteno, 1755 - Maia, Merano, 1824), allievo di J. Gratl, suo cugino, a Innsbruck, poi, dal 1775, dell'Accademia di Vienna; lavorò specialmente a Bressanone, dove al duomo [...] ricostruito in forme barocche da G. Delaia (1754-55) aggiunse l'atrio e la facciata, d'accento neoclassico (1785-90). Tra le sue sculture, notevoli quelle del Ferdinandeum di Innsbruck ...
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FANTI, Gaetano (Ercole Antonio)
Ulrike Knall-Brskovsky
Nacque a Bologna nel 1687 (Thieme-Becker, p. 255) o nel 1688 (Oretti, ms. B. 95, f. 113r) da Domenico. Allievo, fin da ragazzo, di Marc'Antonio [...] una sala in occasione del matrimonio di Maria Teresa con Francesco di Lorena (1736); la palazzina (già Harrach) del conte Althan, sempre a Vienna, dove il F. decorò due stanze e un salone nel 1729-30 e un altro nel 1737.
Vincenzo, figlio del F. e di ...
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Pittore (Francoforte sul Meno 1788 - Albano Laziale 1812), figlio di Johann Georg; studiò a Kassel con lo zio J. H. Tischbein, poi a Vienna con J. F. Overbeck, uno dei fondatori del Lukasbund (1809), che [...] si proponeva di rinnovare l'arte tedesca su basi religiose e patriottiche. Trasferitosi a Roma (1810), visse nel ritiro del convento di S. Isidoro, unendosi ai Nazareni. Nel 1811 fu a Napoli, poi sui Colli ...
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Pittore, incisore e scultore tedesco (Lipsia 1857 - Grossjena 1920). Significativo interprete della cultura figurativa tedesca, aderì alle secessioni di Berlino (1901) e di Vienna (1902). Viaggiatore instancabile, [...] fu in Italia, Francia, Grecia e Inghilterra, affiancando alla ricca produzione artistica una intensa attività teorica (Malerei und Zeichnung, 1881). Tra le opere più note, cariche di suggestioni simboliste ...
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Scultore (Vicenza tra il 1680 e il 1686 - Dresda 1748). Uno dei più geniali scultori italiani attivi all'estero nel periodo barocco. A Vienna già nel 1712, divenne nel 1714 scultore di corte e vi lavorò [...] fino al 1737 (gruppi nella Hofburg; statue per il giardino degli Schwarzenberg e per i conventi di Melk, Klosterneuburg, ecc., caratterizzate da forme mosse e grandiose). Si trasferì a Dresda, dove eseguì ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.