LOEWY, Emanuel
E. Paribeni
Archeologo e storico dell'arte classica, nato a Vienna il 1° settembre 1857 e ivi morto l'11 febbraio 1938. Insegnò a Vienna e per un lungo periodo intermedio a Roma dove, [...] , xii, 1909, p. 243, xiv, 1911, p. 1 ss.; La scultura greca, Torino 1911; Die griechische Plastik, Lipsia 1924; Polygnot, Vienna 1929; Zu den Niobidendenkmälern, in Jahrbuch, xlvi, 1932, p. 47.
Bibl.: G. Q. Giglioli, in Rend. Pont. Acc. d'Archeologia ...
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Architetto (n. Belgrado 1940) di padre sloveno e madre dell'Erzegovina, vissuto a Trieste e poi a Vienna. Attivo nella ristrutturazione di edifici moderni a Vienna, ha realizzato alcuni interventi urbanistici [...] des artes et lettres.
Vita e opere. Dopo gli studi alla Technische Universität e alla Akademie der bildenden Künste di Vienna ha aperto il proprio studio in questa città nel 1980. Dedicatosi all'insegnamento, dal 1988 è professore all'università di ...
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Architetto italiano no (Milano 1892 - ivi 1952); allievo di A. Loos a Vienna, operò in varî campi dell'architettura civile con novità di soluzioni planimetriche (Milano: casa della Meridiana in via Marchiondi, [...] 1925; casa d'appartamenti in via S. Calimero, 1930). Autore di studî su impianti sportivi e di articoli di urbanistica. Nel 1945 fondò la rivista La Città ...
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Pittore (Genazzano 1834 - Roma 1894). Allievo di T. Minardi, studiò poi a Vienna e a Parigi. Dipinse, in stile accademico, quadri storici e di genere che ebbero grande successo: I funerali di Giulietta [...] (1888, Roma, Gall. naz. d'arte mod.), Maria Stuarda al capestro (Firenze, Gall. d'arte mod.); fu incisore e soprintendente della Calcografia Nazionale ...
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Pittore e scultore sloveno (Zagorica 1895 - Lubiana 1960). Studiò a Lubiana, Klagenfurt, Vienna e Praga. Fu il fondatore dell'espressionismo sloveno e il suo maggior rappresentante. In seguito trattò temi [...] veristici e religiosi, nature morte, ritratti, ecc. Fu anche illustratore di libri. Alcune sue opere sono conservate a Lubiana, Moderna Galerija. Anche suo fratello Tone (Zagorica 1900 - ivi 1975) fu apprezzato ...
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Architetto (Roveredo, Canton Grigioni, 1671 - Eichstätt 1747). Lavorò al palazzo Liechtenstein di Vienna (1694), oggi municipio, poi a Bayreuth (dal 1700), infine nel 1713 iniziò la ricostruzione del castello [...] di Ansbach. Dal 1716 fu attivo a Eichstätt insieme ad altri architetti italiani. Le sue opere di gusto barocco sono caratterizzate da elementi italiani e viennesi ...
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Pittore (Venezia 1804 - Budapest 1860). Studiò a Venezia; lavorò a Gorizia, Trieste, Vienna e Bratislava; nel 1836 si stabilì a Budapest fondandovi (1846) una scuola che esercitò un'influenza notevole. [...] I suoi ritratti, di impostazione classicheggiante, con qualche accento Biedermeier, furono molto apprezzati. n Il figlio Giuseppe (1834-1895) fu ritrattista e litografo ...
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Architetto croato (Lioka Vas, Huma sul Sotla, 1874 - Zagabria 1924), allievo a Vienna di O. Wagner; progettò il piano regolatore del quartiere Kapitol (1908) e realizzò a Zagabria, dove fu docente nella [...] scuola tecnica superiore, molte case private, la chiesa di S. Biagio (iniziata nel 1912) e la Borsa (iniziata nel 1923) ...
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Scultore ungherese (Turda 1907 - Bagneux 1996), naturalizzato francese. Studiò a Budapest e Vienna. Nel 1927 si stabilì a Parigi, dove frequentò lo studio di E.-A. Bourdelle. La sua ricerca si svolse, [...] dal 1934, nell'ambito dell'arte non figurativa (bassorilievi in rame e alluminio e sculture in marmo dalla superficie politissima) ...
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Storico dell'arte (Budapest 1887 - Londra 1954). Allievo di M. Dvořak a Vienna, compì notevoli studî sul manierismo, interpretandolo in relazione alle vicende spirituali dell'epoca e sul Quattrocento fiorentino. [...] In Florentine painting and its social background (1948; trad. it. 1960), e in altri studî (tra cui la monografia su Hogarth, postuma, 1962; trad. it. 1964) ha esteso la ricerca storica all'esame delle ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.