Pittore, architetto e teorico della prospettiva (Trento 1642 - Vienna 1709). Maestro dell'illusionismo pittorico barocco, grazie al sapiente uso dell'elaborazione prospettica, di cui fu abile trattatista, [...] Compagnia di Gesù, progetti per le chiese di Ragusa e Lubiana. Nel 1703 fu invitato da Leopoldo I a recarsi a Vienna, dove rimase fino alla morte. Ma prima di raggiungere la nuova destinazione ebbe il tempo di decorare il salone di palazzo Contucci ...
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Wiener Werkstätte Impresa di arti applicate fondata a Vienna nel 1903 da J. Hoffmann e K. Moser (1868-1918) per dare impulso all’artigianato. Importante tramite di diffusione dei modi della secessione [...] , la W. realizzò oggetti d’uso, mobili, stoffe, cartoline postali, manifesti, progetti completi di architettura e arredo (Vienna, Sanatorio di Purkendorf, 1904, Cabaret Fledermaus, 1907; Bruxelles, Casa Stoclet, 1905-11). Ebbe filiali anche in altre ...
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Scultore (Kammer, Baviera, 1651 - Dresda 1732). Fu a Vienna (1670), poi in Italia (1675-89), dove venne influenzato dalla scultura di Bernini. A Firenze (dove era noto come Baldassare Fiammingo o Belmosel), [...] la diffusione del barocco in Germania, notevoli: le sculture nello Zwinger (1714-18) a Dresda; l'Apoteosi di Eugenio di Savoia, 1718-21, Vienna, Belvedere, Barock-Museum; statue di S. Ambrogio e S. Agostino, 1720 circa, Bautzen, Stadtmuseum. ...
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Lassnig, Maria. - Pittrice austriaca (Kappel am Krappfeld 1919 - Vienna 2014). Artista eclettica, in grado di manipolare mezzi e codici comunicativi eterogenei, la sua ricerca si snoda intorno all’esperienza [...] Biennale di Venezia, sono state esposte in importanti retrospettive, quali quelle tenutesi al MoMA di New York (2014), alla Tate Modern di Londra (2016), agli Uffizi di Firenze (2017) e, nel centenario dalla nascita, all’Albertina di Vienna (2019). ...
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Pittore (Solothurn 1660 - Würzburg 1738). Attivo a Praga, Vienna, Pommersfelden e Würzburg. Fu in Italia nel 1707. Negli affreschi è abile decoratore, sulla scia del barocco romano; nei quadri, risente [...] dei maestri fiamminghi minori ...
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Scultore ungherese (Bratislava 1858 - Budapest 1903). Studiò a Vienna presso V. Tilgner ed E. Hellmer; eseguì numerosi monumenti ufficiali (a Maria Teresa, per Bratislava; a Mattia Corvino, per Cluj, ecc.). [...] Ebbe un posto notevole nella scultura ungherese del suo tempo ...
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Pittore tedesco (Magonza 1806 - ivi 1848). Studiò a Vienna, e a Monaco con P. Cornelius, subendo poi l'influsso dei nazareni. Trattò specialmente la pittura storica (affresco della Battaglia di Sendling, [...] 1831, all'esterno della chiesa di Sendling). Anche suo figlio Wilhelm (Monaco 1829 - ivi 1895) fu pittore di storia ...
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Pittore polacco (Leopoli 1858 - Roma 1925). Studiò a Vienna (1877-81), a Roma (1881) e a Cracovia con J. Matejko. Lavorò a Colonia e a Parigi; dal 1919 a Capri. Diede illustrazioni per il Quo vadis? di [...] H. Sienkiewicz e per i testi omerici; dipinse ritratti e quadri di soggetto religioso e storico: Golgota; Persecuzione di cristiani al tempo di Nerone, ecc ...
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Scultore ungherese (Rimaszombat 1792 - Pest 1856). Studiò a Vienna e Roma (1818-24), dove lavorò con B. Thorvaldsen, e risentì di A. Canova. Tornato a Budapest nel momento del risveglio nazionale ungherese, [...] vi dispiegò un'attività che ebbe notevole importanza storica. Fra le sue opere principali sono l'altare di S. Stefano nella basilica di Esztergom, numerosi monumenti funerarî e una serie di ritratti ...
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Architetto ceco (Brno 1871 - Praga 1923). Allievo a Vienna di O. Wagner, ne introdusse a Praga i modi costruttivi e la ricerca formale in polemica con l'architettura tradizionale e accademica; fu inoltre [...] negli USA (1903), dove ebbe modo di conoscere le opere di F. L. Wright. Dal 1898 insegnò alla scuola di arti applicate e, dal 1911, all'accademia di Praga. Opere principali: il Museo municipale di Hradec ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.