Diplomatico (n. Vienna 1740 - m. 1822); fu ambasciatore austriaco alle corti di Torino e di Napoli; collezionista d'arte di grande fama, raccolse a Napoli vasi antichi che furono acquistati nel 1815 dall'Antikenkabinett [...] di Vienna. Donò nel 1821 una collezione di circa 700 pitture, in massima parte fiamminghe e italiane, all'Accademia di Vienna, costituendovi così il fondo della nota pinacoteca. ...
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Musicologo austriaco (Vienna 1883 - ivi 1967). Studiò nell'università di Graz e in quella di Vienna, dove poi insegnò. Nel 1939 si trasferì a Cambridge, prendendo la cittadinanza inglese, ma nel 1951 tornò [...] nuovamente a Vienna. La sua attività musicologica si è concentrata soprattutto su Schubert e Mozart, alle cui vite e opere D. ha dedicato fondamentali pubblicazioni e una puntuale catalogazione. ...
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Musicologo austriaco (Vienna 1874 - Mondsee, Salisburgo, 1958). Studiò presso i conservatorî di Vienna e di Praga. Fu a capo della sezione di musica della biblioteca di corte a Vienna e professore straordinario [...] in quella università. La sua vasta produzione concerne specialmente studî sulla musica popolare e su questioni di musicologia comparata. Compose inoltre molta musica di ogni genere: dal sacro al teatrale, ...
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Musicologo (Eibenschitz, Moravia, 1855 - Vienna 1941). Studiò a Vienna, libero docente dal 1881, professore ordinario a Praga (1885) e a Vienna (1898-1926). Fondatore (1884, con K. F. Chrysander e L. Spitta) [...] del periodico Vierteljahrsschrift für Musikwissenschaft e (1892-93) dei Denkmäler der Tonkunst in Österreich; disegnò e curò un importante Handbuch der Musikgeschichte (1924; rielab. 1930). Nei suoi lavori ...
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Scultore (Wenns, Tirolo, 1699 - Vienna 1774). Lavorò a Vienna, quindi a Venezia (1721-25), poi di nuovo a Vienna, dove collaborò ai rilievi delle due colonne trionfali della chiesa di S. Carlo e dove, [...] dal 1751, insegnò all'accademia di belle arti. Eseguì un gran numero di monumenti funebri e pale d'altare in pietra e in legno con stile che ricorda quello di G. R. Donner ...
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Pittore (Vienna 1795 - ivi 1822). Formatosi all'Accademia di Vienna, ebbe contatti con J. Sutter. Pittore di corte a Klagenfurt, ottenne poi una borsa di studio per Roma (1814), dove, in contatto con i [...] ispirandosi a Perugino, Raffaello e Michelangelo. Stabilitosi a Klagenfurt, fu di nuovo a Roma, dove, tra l'altro, eseguì La morte di santa Cecilia (1820-21, Vienna, Österreichische Galerie). Notevoli anche i suoi ritratti (Autoritratto, 1820, ivi). ...
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Astronomo (Bischofteinitz, Boemia, 1781 - Vienna 1840), professore e direttore degli osservatorî di Cracovia (1807), di Kazan´ (1810), di Buda (1816), di Vienna (1819); gli si debbono varî strumenti astrofisici. [...] trattati teorico-pratici di astronomia e un'opera divulgativa: Die Wunder des Himmels (1834-36). n Il nipote Otto (Vienna 1842 - ivi 1864) realizzò uno spettroscopio autocollimatore, basato su un prisma triangolare (con angoli diedri 30º, 60º, 90 ...
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Scultore (Brno 1875 - Vienna 1934). Studiò a Vienna e fu in Italia (1904-05); nel 1911 aderì alla Secessione viennese, affermandosi come figura di primo piano tra gli scultori austriaci per il vigore plastico [...] più simboliche. Cercò, specie nel primo periodo, forme chiuse, a blocco, atte a mettere in valore le qualità della pietra. Tra le sue opere: La gioia del bello, a Linz; Mater, L'ultimo uomo, Il grande dolore, il Monumento alla Repubblica, a Vienna. ...
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Matematico e filosofo austriaco (Vienna 1879 - ivi 1934), prof. di matematica all'univ. di Vienna, fondò il primo circolo neopositivista, il Verein Ernst Mach, che doveva in seguito (1929) assumere la [...] denominazione di Wiener Kreis ("Circolo di Vienna"). Diresse, con O. Neurath, R. Carnap, Ph. Frank, la collezione di studî neopositivistici Einheitswissenschaft, in cui apparve anche lo scritto suo più noto: Logik, Mathematik und Naturerkennen (1933 ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.