Mayer, Hans
Economista austriaco (Vienna 1879 - ivi 1955). Esponente della scuola austriaca (➔ austriaca, scuola) e delle teorie marginalistiche. Fu critico dell’utilizzo del formalismo matematico in [...] iniziò la sua carriera di docente universitario a Friburgo. Insegnò poi presso le Università di Graz (1921-22) e Vienna, succedendo, nel 1923, al suo maestro F. von Wieser (➔). Dal 1929 direttore di Wirtschaftstheorie der Gegenwart (4 voll., 1927 ...
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Pick
Pick George Alexander (Vienna 1859 - Terezin, Repubblica Ceca, 1942) matematico austriaco. Di origini ebraiche, dopo il dottorato all’università di Vienna, fu assistente del fisico Ernest Mach alla [...] a Praga i due strinsero amicizia e coltivarono comuni interessi scientifici e musicali. Nel 1927, andato in pensione, tornò a Vienna e, nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, ritornò a Praga, che tuttavia fu invasa dall’esercito ...
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Weltmann, Oskar
Medico austriaco (Vienna 1885 - ivi 1934). Primario medico nel Kaiser-Franz-Josef Spital di Vienna. È noto soprattutto per aver ideato la reazione di labilità colloidale del siero del [...] sangue che va sotto il suo nome, indice di un’alterazione dello stato delle proteine plasmatiche ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] ne costituisce l'esito. Se l'influenza del Tractatus era stata notevole, specie per quanto riguarda gli inizî del Circolo di Vienna (in particolare sul pensiero di M. Schlick), l'insegnamento di W. a Cambridge ebbe un impatto ancora più ragguardevole ...
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Fisiologo, nato a Vienna il 5 aprile 1846, morto ivi il 5 febbraio 1926. Dapprima assistente di fisiologia, poi (1871) libero docente, infine (1891) professore ordinario, tenne per un trentennio la direzione [...]
Opere principali: Die Localisation der Functionen in der Grosshirnrinde des Menschen, Vienna 1881; Die Physiologie der facettierten Augen von Krebsen und Insecten, Vienna 1891; Entwurf zu einer physiologischen Erklärung der psychischen Erscheinungen ...
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Menger
Menger Karl (Vienna 1902 - Highland Park, Illinois, 1985) matematico austriaco. Figlio del noto economista Carl Menger (1840-1921), insegnò inizialmente all’università di Amsterdam, dove venne [...] chiamato su invito di L.E.J. Brouwer, e successivamente a Vienna e negli Stati Uniti (alla università di Notre-Dame nell’Indiana e in quella di Chicago, dove rimase fino al 1971). È noto soprattutto per la scoperta di un “oggetto” frattale che porta, ...
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Artin
Artin Emil (Vienna 1898 - Amburgo 1962) matematico austriaco, uno dei più importanti algebristi del xx secolo. Di padre armeno, crebbe in Boemia; dal 1917 frequentò l’università di Vienna. Si trasferì [...] poi in Germania, che dovette abbandonare nel 1937 per sfuggire alla persecuzione nazista dopo essere stato privato della cattedra in seguito al matrimonio con un’ebrea russa. Emigrato negli Stati Uniti, ...
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Asperger, Hans
Pediatra austriaco (Vienna 1906 - ivi 1980). È stato prof. di pediatria nelle univ. di Vienna e di Innsbruck e direttore dell’associazione internazionale SOS Villaggi dei bambini di Hinterbühl.
Sindrome [...] di Asperger
Disturbo generalizzato dello sviluppo, descritto da A. nel 1943, all’incirca nel periodo in cui L. Kanner propose il termine autismo, ma riconosciuto solo negli anni Novanta del 20° secolo. ...
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Sternberg, Carl
Anatomopatologo austriaco (Vienna 1872 - ivi 1935). Prof. dal 1914 all’univ. di Vienna, noto soprattutto per le sue ricerche sul linfogranuloma maligno (o morbo di Hodgkin) e in genere [...] sulle malattie del sangue. Cellule giganti di S.: cellule plurinucleate di cospicue dimensioni che si rinvengono nel tessuto granulomatoso proprio del linfogranuloma maligno. Leucosarcomatosi di S.: forma ...
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Feit
Feit Walter (Vienna 1930 - Branford, Connecticut, 2004) matematico statunitense di origini austriache. Di famiglia ebrea, nel 1939 lasciò Vienna con l’ultimo dei treni dell’operazione Kindertransport [...] con cui il Regno Unito accolse quasi diecimila bambini ebrei che vivevano nella Germania nazista o nei paesi da essa occupati. Rimase a Londra pochi giorni perché nel frattempo il governo britannico aveva ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.