Medico e fisico (Vienna 1821 - ivi 1901). Oltre a esercitare la professione medica, effettuò numerose esperienze tendenti a ottenere la liquefazione dei gas mediante alte pressioni; a N. si deve anche [...] l'ideazione di un dispositivo (tubo di N.) per la determinazione delle costanti critiche di un fluido, in particolare della temperatura critica ...
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Incisore (Vienna 1874 - Parigi 1947). Si stabilì a Parigi nel 1895. Trattò, con gusto verista ma con sottile penetrazione psicologica, temi di vita parigina, ritratti, paesaggi (Impressions d'Italie). [...] Illustrò l'Histoire Comique di A. France (1905), Dans l'antichambre di O. Mirbeau (1905) e la Mort de Venise di M. Barrès (1926) ...
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Medico e patologo romeno (Vienna 1854 - Bucarest 1936). Prof. a Budapest e a Bucarest, scoprì in un protozoo (Babesia o Babesiella) l'agente della emoglobinuria epizootica dei bovini e degli ovini. Fece [...] importanti studî sull'eziologia e patogenesi della rabbia, sulla tubercolosi, lebbra, morva, salmonellosi, difterite, pellagra. Scrisse un trattato di batteriologia (1890) ...
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Musicista austriaco (Vienna 1901 - ivi 1969). Allievo di A. Schönberg, A. Berg e F. Schmidt, è autore di lavori orchestrali, vocali-orchestrali e da camera, dell'operetta Bubi Caligula (1947), di colonne [...] sonore per film. Nella sua produzione l'esperienza dodecafonica convive con richiami alla musica del tardo romanticismo e con spunti jazzistici ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1882 - Parigi 1938), uno dei maggiori esponenti del partito socialdemocratico austriaco dopo la prima guerra mondiale, teorico dell'austro-marxismo. Fu uno dei capi della [...] rivoluzione austriaca del 1918. Ministro degli Esteri nel primo gabinetto repubblicano, membro del parlamento austriaco (1920-34), fu costretto a lasciare l'Austria dopo il fallimento dell'insurrezione ...
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Figlia (Vienna 1746 - Praga 1804) dell'imperatrice Maria Teresa, sposò (1769) il duca di Parma Ferdinando di Borbone e, da quel giorno fino alla morte del marito (1802), fu il vero sovrano del ducato, [...] eliminandone l'influenza francese (caduta di G.-L. Du Tillot) per sostituirvi quella austriaca. Dovette poi cedere il ducato ai Francesi e ritirarsi a Praga. Fu madre di Ludovico, divenuto poi re d'Etruria ...
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Uomo politico italiano (Vienna 1865 - Roma 1953); membro del Consiglio di stato (1892-1928), deputato (1900-13), senatore del regno (1919). Fu ministro delle Poste (1906-09), ministro del Tesoro (1919-20), [...] delle Finanze (1920) e degli Esteri (1922). Durante la crisi dell'ottobre 1922 fu favorevole alla collaborazione con i fascisti. Fu delegato italiano alla Società delle Nazioni (1920, 1921, 1924), e (1921-22) ...
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Figlio (Vienna 1678 - ivi 1711) dell'imperatore Leopoldo I e di Eleonora principessa di Pfalz-Neuburg; re d'Ungheria (dal 1687) e re dei Romani (dal 1690). Succeduto al padre (1705), proseguì la guerra [...] di successione spagnola. Con Carlo XII di Svezia concluse l'accordo di Altranstädt (1707) a favore dei protestanti di Slesia, per averlo neutrale nella guerra contro la Francia. Riuscì a pacificare l'Ungheria, ...
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Scrittrice (Vienna 1921 - ivi 2016), dal 1953 moglie del poeta Günter Eich (1907-1972) col quale ha fatto parte del cenacolo "Gruppe 47". Sotto forte influsso di F. Kafka, la sua narrativa è pervasa da [...] intensa drammaticità, con aperture costanti al simbolismo. Fra le opere, il romanzo Die grössere Hoffnung, 1948; i racconti Rede unter dem Galgen, 1952; i diciotto apologhi Zu keiner Stunde, 1957; la prosa ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1842 - castello di Rosenau, Zwettl, Bassa Austria, 1921), deputato al Reichsrat (1873) del partito tedesco-liberale, divenne sostenitore di un pangermanesimo antiasburgico [...] e di una politica antisemitica. Per aver partecipato a un'azione violenta contro avversarî politici, fu condannato alla perdita del mandato parlamentare (1888); rieletto deputato (1897), divenne il capo ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.