Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] punti di non primaria importanza, e la tradizione orale – comunque costituita e riferita – assume un valore parte maggiore, e più originale e propria, procede, invece, per la via di una visione mondana e laica delle cose del mondo e della loro ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] come egli nota - l'abitudine di intendere (come storia orale) l'armarsi di un registratore e andare ad interrogare l' elaborazione, dei metodi di raccolta e di edizione delle fonti viavia elaborati dalla cultura europea si era, del resto, avuta ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] in misura maggiore dei Moralia, il problema del rapporto fra oralità e scrittura e fra destinatari dell'una e dell'altra luogo - S. Andrea, forse S. Andrea in Silice sulla via Appia - "affinché possa essere più al riparo dalle incursioni nemiche ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] di pausa che separano le parole nel discorso scritto e orale. Il potere proprio del mare di esprimere differenti categorie legni da tintura andò perduto nel corso di una tempesta sulla via del ritorno. Guadagni irrisori e spesso la perdita della vita ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] molta gente di fuori […] venneno ad habitare in quella. Et per questa via la terra si venne a diventare populosa et a ornarsi ogni dì di invece le dirette tradizioni milanesi, anche soltanto orali. Il ferrarese Pellegrino Prisciani (1435 ca.-1518 ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] testi scritti, e conoscibili perciò solo attraverso la tradizione orale (Zecchino, 1980, p. 90).
I lavori preparatori civile che si ribaltano le posizioni perché viene stabilita in via generale la competenza regia rispetto agli ecclesiastici, con la ...
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Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] un decennio dopo tale giudizio, Lorenzo Valla dimostrò in via definitiva con l’utilizzo della critica umanistico-filologica che alla propria situazione una tradizione esistente sia in forma orale come leggenda, sia in forma scritta in compilazioni di ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] capo degli Edo, J. U. Egharevba, che aveva raccolto la storia orale dei re dell'antica città e Stato di Benin (da non confondersi, spazio e voce ai lealismi locali, alle preferenze regionali e via dicendo. I discorsi e le azioni di questi leaders ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] .
La catechesi cristiana, che nei primi decenni è prevalentemente orale, ha bisogno sempre più spesso del testo scritto, in decennio più tardi, dopo il 325, si ha un importante e viavia crescente flusso di pellegrini in visita ai ‘luoghi santi’ (è ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] fu operato da G. I nella chiesa di culto ariano presso via Merulana, da lui dedicata a S. Severino, disponendo che fossero in misura maggiore dei Moralia, il problema del rapporto fra oralità e scrittura e fra destinatari dell'una e dell'altra forma ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito e la circolazione delle persone e dei...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...