Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] da raggiungersi – in cui risuonano le latenti armoniche condivise da orale e scritto. In tal senso parlano gli effetti di musicalità raggiunti per via iterativa (strutture correlative, reduplicazione degli aggettivi, dittologie, coppie e terne ...
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favola
Emanuele Lelli
Raccontare una storia e insegnare una morale
La favola è un elemento ricorrente nella cultura di ogni paese: nasce dal piacere di raccontare, proprio dell'uomo, e rappresenta spesso [...] spiriti benefici e malefici, fate, streghe, demoni e così via.
Le antichissime origini
Se chiediamo a un anziano da chi delle generazioni precedenti. È quella che si chiama trasmissione orale, e che avviene a livello popolare. Sono storie che ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] non sono cattivo
non sono cattivo se qui ... (Gozzano, “Un rimorso”, in La via del rifugio, vv. 33-34)
«Pettegolezzi! …» – «Ma non Le nascondo disposizione per organizzare strutture grammaticali di tipo orale in cui la seconda citazione pare valere ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ° sec. a.C.), che segnarono il passaggio dal diritto consuetudinario orale, di tipo magico-sacrale, a quello scritto, laico e civile quale elemento essenziale della sapientia. Nel 13° sec., viavia che si diffondevano le traduzioni di Aristotele e dei ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] romanzo d’appendice (o feuilleton), che l’autore doveva confezionare viavia in modo da lasciar desta la curiosità del lettore alla fine il dialetto o, in genere, da persone non istruite che hanno appreso la lingua attraverso la comunicazione orale. ...
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Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche da un punto di vista descrittivo-sistematico, storico-funzionale ecc., ma non [...] non siano necessariamente presenti in qualsiasi manifestazione verbale, orale o scritta (di ciò, per es. della usa quasi sistematicamente tale nuovo termine, e la p. passa viavia a designare una trattatistica di tipo scolastico (normativa, ma con ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] , varato in base alla Costituzione del 1978 e approvato per via referendaria nel 1980, ha dotato la G. di organi legislativi ) continua l’opera di traghettamento del galiziano da lingua orale e popolare a lingua scritta e letteraria. Il periodo ...
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Leskov 〈l'iskòf〉, Nicolaj Semënovič. - Scrittore russo (Gorochovo, Orël, 1831 - San Pietroburgo 1895). Ê autore di racconti e romanzi in cui mise a frutto i numerosi viaggi compiuti nei territori dell'impero [...] 1864 e il 1875 fu quello più fecondo, per i romanzi: Senza via d'uscita (Nekuda, 1864), Gli isolani (Ostrovitjane, 1866), e per gioco verbale. Condotte in prima persona, come una narrazione orale, le sue novelle riproducono con tutte le inflessioni la ...
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Camino de perfección (trad. it. Cammino di perfezione) Trattato (1564-67) della scrittrice e mistica spagnola s. Teresa d’Ávila (1515-1582).
Approfondimento di Alfredo Giannini da Teresa di Gesù, santa [...] comando del padre Domenico Bañez, è un trattato ascetico sulle virtù nella vita religiosa e sull’orazione mentale ed orale quale via della perfezione; contiene inoltre dal capitolo XXVI al XLII un’esposizione del Paternostro. Gli autografi delle due ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] nella sua singolarità, ma anche di disciplina morale e orale. Tutti questi autori hanno in comune una viva ostilità di cui si doveva ricostituire e comprendere il dispiegarsi storico. Sulla via aperta nel 1958 da W.J. Ong (Ramus method and The ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito e la circolazione delle persone e dei...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...