DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] papali cercarono di far sottoscrivere ai vescovi delle città che viavia raggiungevano il documento di cui erano latori. I vescovi documento di cui erano latori, redatto in greco e in latino, accenna anche ai "multa certamina" che si erano dovuti ...
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PELAGIO I, papa
Claire Sotinel
PELAGIO I, papa. – Nacque a Roma, figlio di Giovanni «uicarianus» (funzionario del Vicariato di Roma?).
Come diacono, accompagnò papa Agapito a Costantinopoli nell’inverno [...] in che periodo Pelagio abbia tradotto dal greco in latino una parte delle Adhortationes sanctorum Patrum (Apoftegmi dei dei Ss. Apostoli, intitolata a Filippo e Giacomo, sulla via Lata, opera completata dal suo successore Giovanni III (Inscriptiones ...
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FELICE IV, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un Castorio, era originario del Samnium ma faceva parte del clero della Chiesa romana. Lo si può probabilmente identificare con il diacono che nel 519-520 [...] 'aula ed un edificio ad essa adiacente, sito sulla via Sacra.
L'aula, identificata da alcuni studiosi nella biblioteca a. 695, a cura di C. de Clercq, in Corpus christianorum, Series Latina, CXLVIIIA, Turnholti 1963, pp. 5369; Id., rist. e trad. a ...
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BENEDETTO II, papa
Ottorino Bertolini
Figlio di un Giovanni, appartenente a famiglia romana, aveva percorso nel clero cittadino tutta la carriera ecclesiastica, dalla Schola cantorum sino all'ordinazione [...] a Roma era stata sin'allora tradotta dal greco in latino. B. era ancora tuttora "presbyter, in Dei nomine chiese di S. Lorenzo in Lucina e di S. Valentino sulla via Flaminia. Nella linea di una tradizione manoscritta di successive aggiunte al ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] il fatto che egli conosceva sia la lingua greca sia la latina e loda la sua conoscenza dei salmi e l'attitudine alle prima e unica volta, la chiesa di S. Genesio sulla via Tiburtina, da localizzare nel sopratterra del cimitero di Ippolito.
Inoltre ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] (Braun, 1937) e più di recente riferiti sia pure in via ipotetica al sistema di giunzione tra c. e mensa (Springer L. Duchesne, Origines du culte chrétien. Etude sur la liturgie latine avant Charlemagne, Paris 19252 (1889); J. Braun, Das christliche ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] , anche se poi i loro propositi iniziali furono in buona parte abbandonati per via, segnò lo stesso una svolta di carattere epocale nella storia della Chiesa latina - da punto di riferimento per pochi eletti, "la forma primitivae ecclesiae [il modo ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] Claude Fabri de Peiresc. Fino al 1644, questi Poemata latini, commentati anche dal Campanella, vedranno quasi venti edizioni in - fra l'altro di S. Salvatore ai Monti e, nella vicina via Urbana sistemata dal papa, di S. Lorenzo in Fonte (1630) nonché ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] a Tor di Quinto (S. Leucius, al V miglio della via Flaminia) dove il papa lo raggiunse. Per due volte, quando voce": Communication écrite et communication orale du IVe au IXe siècle en Occident latin, Paris 1992, pp. 545 s.; R. Savigni, I papi e ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] logica edita tra le opere di Avicenna tradotte in latino; esso si occupa della classificazione delle scienze in bisogno di ricorrere a una grande quantità di libri. Per questa via la raccolta delle sentenze tende a costituire una summa ben ordinata ed ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...