Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] del vocativo, gli appellativi possono essere introdotti dall’interiezione o, di eredità latina:
(38) O animal grazïoso e benigno (Dante, Inf. V, 88)
(39) O partigiano, portami via, che mi sento di morir (anonimo, Bella ciao)
Nella varietà romana di ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] d’Italia con funzioni costanti, anche se con una sintassi viavia semplificata, al punto che lo si potrebbe considerare come uno e uno dei contrassegni più eloquenti della sua derivazione latina (➔ latino e italiano; ➔ lingue romanze e italiano).
Un ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] usata per le lapidi e le epigrafi è stata il latino. Nel medioevo e ancora nel Cinquecento non mancano esempi di attraverso le scritte) prima i grandi del Risorgimento e poi, viavia, i caduti delle due guerre mondiali e della Resistenza, le ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] per la facilità con cui azioni genericamente semiotiche ma non specificamente linguistiche possono venir riassorbite in quel novero per via di ovvie estensioni metaforiche. Ad es., verbi come aggiungere o sottolineare non nascono come verba dicendi e ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] ), storie-che-durano-un-mese-e-si-buttano-via (Giovanna Bandini).
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento ), Grafia e interpunzione nell’antichità greca e latina, nella cultura bizantina e nella latinità medievale, in Mortara Garavelli 2008, pp. ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] (in questo l’italiano risulta essere nettamente diverso dal latino v. oltre) e possono essere formate per ogni modo la lacuna lasciata dalle forme sintetiche in declino e dando il via alla formazione di passivi analitici con ausiliare flesso per il ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] con alchimìa, filosofìa, parodìa, ecc. / lat. metonìmia < metonimĭam, per via della legge latina della penultima sillaba; per alopecia, però, la pronuncia di derivazione latina alopècia ha ormai soppiantato quella di derivazione greca alopecìa ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] Giannantonio) o d’altro tipo (vedi, per es., Quondamgiovanni e Quondamatteo, con il prefisso latino quondam «un tempo»).
Per via della varietà linguistica dell’Italia, molti patronimici riflettono tratti dialettali: così il settentrionale Zanni che ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] ; erodere il terreno» (cui corrisponde il lat. aufĕrre «portare via») è ottenuto riempiendo la casella vuota di una proporzione come la tendenza).
La maggior quantità di verbi di origine latina in italiano rispetto alle altre lingue romanze ha ...
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etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...] Originariamente voleva dire "smettere di contemplare le stelle" (a scopo augurale), composto di de- "via da" e sidus "stella", poiché presso i Latini si usava guardare le stelle per ricavare indicazioni per il futuro. Così testa, comparsa in italiano ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...