BALDI, Camillo
Mario Tronti
Figlio di Pietro Maria, insegnante per ventisei anni di filosofia e di medicina, nacque a Bologna nel 1550. Intraprese gli studi letterari, passando poi alla filosofia e [...] (uscito nel 1622 e subito seguito da una traduzione latina, Bononiae 1622). Lo Zaccagnini lamenta che il B e ingiustamente dimenticato: "eppure il suo Trattato ha aperto la via agli studiosi della grafologia" (p. 247). Così il Simeoni assegna ...
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GIULIANO, Balbino
Roberto Pertici
Nacque a Fossano (Cuneo) il 4 genn. 1879, da Angelo, insegnante nella scuola secondaria, morto prematuramente, e da Angelina Cerignasco. Non ebbe una carriera scolastica [...] L'esperienza politica, pp. 187-192) indicava al fascismo una via tutta parlamentare, quella di "una sana coalizione di destra nazionale si era già esercitato durante la Grande Guerra, su Latinità e germanesimo (Bologna 1940) e non sembrò modificare di ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] nel monastero ravennate di Classe.
Anche il F. seguì questa via, vestendo l'abito nel convento di Classe il 27 marzo 1718 difendeva l'Ottica di Newton, letta nella terza edizione latina (Losanna-Ginevra 1740), dalle accuse del gesuita francese, ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] che sotto l'appellativo "Marcello Palingenio" si celasse, "per via di anagramma" e con un lieve adattamento, la reale identità Il Propugnatore, XII (1888), pp. 117-130; F. Tocco, Le opere latine di G. Bruno…, Firenze 1889, pp. 303-313; G.S. Felici, ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] scritti: G. Modena. Commemorazione tenuta nella sede della Società elleno-latina a Roma il 12 genn. 1903, Roma 1903; Il pensiero ad Indicem; C.Bruno, La stampa laica: i problemi della terza via, in La costituzione e la lotta politica. La stampa e le ...
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GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] . 1645) una questione assai simile (Parigi, Bibl. nat., Fonds latin 15805, cc. 26v-31r: "Utrum elementa sub formis propriis manenant in non distingue dunque, come fa Tommaso per eliminare ogni via alla pluralità delle forme, tra forma e qualità; d ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] a dispregio della tradizione letteraria toscana, come estimatore di quella latina e, nella dottrina, come grande ammiratore dei Greci e da seguire, il metodo, si definisce come "via compendiaria perdiscendi, qua duce, ad doctrinam atque peritiam ...
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PACE, Giulio
Lucia Bianchin
PACE, Giulio. – Nacque a Vicenza, nella contrada di Berga (di qui l’appellativo ‘da Beriga’), il 9 aprile 1550, in una famiglia nobile, da Paolo e da Lucrezia Angiolelli.
Ebbe [...] commentate delle Pandectae e delle Institutiones, e la traduzione latina con testo greco a fronte e commentario analitico dell’Organon IV, nel 1610, con la monarchia francese viavia meno tollerante nei confronti delle università aperte alla Riforma ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] aderirvi. Esso ha invece un carattere storico e per questa via il G. respinge una possibile lettura religiosa di questa ricerca fu mai incline a considerare il valore della tradizione latina né tanto meno dell'ebraismo come fonti espressive primarie. ...
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FAVA (dalla Fava, de Fabis, de Fabbis, de Faba, Fabius, Fabi, della Romegia o Romeggia), Niccolò, il Vecchio
Maria Muccillo
Apparteneva ad una nota famiglia bolognese, ma se ne ignorano l'anno e il [...] fonti sono concordi, ancora logica, disciplina a cui in via forse straordinaria affiancò nell'anno 1405-06 l'astrologia, e che sembra conoscesse il greco, non risultava chiara la traduzione latina circolante di L. Bruni, che poneva un grave problema ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...