ERASMO da Narni, detto il Gattamelata
Antonio Menniti Ippolito
Nacque intorno al 1370 a Narni (prov. di Terni) da Paolo, di professione fornaio, e da Melania Gattelli di Todi. Il suo vero nome di battesimo [...] Eugenio IV permisero l'accordo tra Roma e il centro emiliano, e il 26 aprile di quello stesso anno il governatore Sforza ed E. radunarono tutte le forze ad Arco per ritentare la via dei monti onde raggiungere Brescia. Passarono Tenno e Riva (il 9 ...
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ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] è del resto fenomeno tipico solo del Veneto e dell'Emilia e favorì, specialmente all'indomani della sua scomparsa improvvisa, la cumulando ai poteri principeschi stabilizzati o in via di stabilizzazione nuove importanti cariche politiche come quelle ...
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GASPAROTTO, Luigi
Lucio D'Angelo
Nacque a Sacile (allora in provincia di Udine) il 31 maggio 1873 da Leopoldo, piccolo proprietario terriero (1844-1907), e da Clementina Ciotti. Il padre, che aveva [...] Sparvieri, Milano 1927; Aquile, ibid. 1930; La via del Campidoglio, ibid. 1945).
Solamente nella primavera del , n. 367, A.IV.49; n. 738, F.I.14; Reggio nell'Emilia, Bibl. municip. Panizzi, Arch. Meuccio Ruini, Corrisp., f. "Gasparotto Luigi"; Firenze ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] nelle quali al rito incineratorio si sostituisce viavia quello inumatorio, ci restituiscono l’immagine di ma anche oltre l’Appennino, fino a Bologna e Rubiera (Reggio Emilia), e solo successivamente in Campania, attesta l’estensione dei territori in ...
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ALBERTO AZZO
Margherita Giuliana Bertolini
Della stirpe degli Obertenghi, visse tra la fine del decimo e la fine dell'undecimo secolo; morì nel 1097. Dal padre, marchese Alberto Azzo I, ereditò il governo [...] Cisa e del Bretello (passaggi per la Toscana e l'Emilia); titolare inoltre anche di quel comitato di Milano in cui beneficium della Chiesa romana stessa, la cui concessione solo in via d'ipotesi si può attribuire a Gregorio VII, come ipotetica ...
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ARCHITETTURA, REGNO D'ITALIA
PPio Francesco Pistilli
La committenza architettonica di diretta matrice federiciana nel Regno d'Italia non è assolutamente paragonabile a quanto fu promosso dalla Corona [...] un primo momento all'acquisizione di una zona in via di urbanizzazione, in quanto la maggior parte degli in Parma, "Atti e Memorie delle R. Deputazioni di Storia Patria per le Provincie dell'Emilia", n. ser., 5, 1880, pt. I, pp. 23-38; C. Pinzi, ...
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DIEDO (Diedus, Dedus Didius), Francesco
Gilbert Tournoy
Figlio di Alvise di Marco, del ramo di Ss. Apostoli dell'antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di Creusa di Giovanni Boldù, [...] marzo 1484.
Il corpo venne trasportato a Venezia via l'Adige per essere sepolto nella cripta mortuaria , 83; Ibid., Archivio vecchio comunale, Cancelleria 7, nn. 51-56; Reggio Emilia, Bibl. municip., Cod. Turri F. 73; San Severino Marche, Bibl. comun ...
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GUIDI DI BAGNO, Giovanni Francesco
Rotraud Becker
Nacque il 4 ott. 1578, a Firenze o a Rimini, primogenito di Fabrizio marchese di Montebello e Laura Colonna dei duchi di Zagarolo. La famiglia apparteneva [...] era per tradizione di parte imperiale. Aveva importanti possedimenti anche in Emilia e in Romagna, tra cui i castelli di Gatteo e Romagna, che fino ad allora aveva diretto solo per via epistolare attraverso un vicario generale e tuttavia con un ...
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PASQUALE II, papa
Glauco Maria Cantarella
PASQUALE II, papa. – Raniero di Bleda (o Galeata) nacque nell’Esarcato, attuale Romagna (o Romagna Toscana), tra il 1053 e il 1055 da Crescenzio e Alfazia.
Delle [...] più frequenti e precise, chiaro segno del suo ruolo viavia più attivo: se Raniero fu tra i promotori della tormentatissima globalità degli altri vescovi, compresi quelli di Modena, Reggio Emilia e Parma, chiese di ritirarsi a discutere con lui. ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] con quanti sostenevano che la Lega dovesse imboccare la via dell'intransigenza, come l'unica che avrebbe potuto De Gasperis" [Bologna], giugno 1984, pp. 1014; P. Grassi, Il PPIin Emilia-Romagna, II, I protagonisti, Roma 1987, pp. 102-119; G. Ignesti, ...
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strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata...
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...