raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] v. fig.) sono accelerati verso quest'ultimo dal campo elettrico applicato fra il catodo e l'anodo; se il catodo è un punto della conica con un fuoco; (c) per i r. vettori reciproci → reciproco. ◆ [EMG] [FSD] R. X: radiazioni elettromagnetiche ...
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gradiente
gradiènte [Der. del part. pres. gradiens -entis del lat. gradi "procedere"] [LSF] Oltre che nei signif. rigorosi dell'analisi vettoriale (per i quali v. oltre: G. di uno scalare), il termine [...] di esso (di qui la denomin.); coincide con l'applicazione a s dell'operatore nabla, ∇, cioè grads=∇s; scalari e n è un numero reale. ◆ [ANM] G. di un vettore: per un campo vettoriale v è il tensore di secondo rango rappresentato dalla matrice ...
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ellisse
ellisse [Der. del gr. élleipsis "mancanza"] [ALG] Curva piana chiusa che s'ottiene come sezione di un cono circolare, retto od obliquo, con un piano non parallelo ad alcuna generatrice, appartenente [...] MCC] E. d'inerzia: → inerzia. ◆ [ACS] [EMG] [OTT] E. di polarizzazione: l'ellisse descritta dall'estremo del vettore caratteristico di un'onda polarizzata applicato in un punto della direzione di propagazione, che giace in un piano ortogonale a detta ...
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rotore
rotóre [Der. di rotazione] [ALG] [ANM] (a) R. di un campo tensoriale: v. tensore: VI 129 d. (b) R. di un vettore: operatore differenziale su un campo vettoriale, detto anche rotazione e rotazionale, [...] di simb. rot e identificabile con il prodotto vettore dell'operatore nabla (rotv≡∇╳v: le espressioni in vari sistemi di coordinate sono ). La sua denomin. deriva dal fatto che, se applicato alla velocità di una corrente fluida (come altri operatori ...
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divergenza
divergènza [Der. del lat. scient. moderno divergentia, dal part. pres. divergens -entis di divergere (J. Kepler, 1611), formato sul precedente devergere "allontanarsi", comp. di de- e vergere [...] l'allontanarsi"] [ALG] [ANM] Operatore vettoriale differenziale (simb. div oppure come prodotto scalare dell'operatore nabla) che, applicato al vettore di un campo, individua le sorgenti scalari di esso: v. campi, teoria classica dei: I 470 d. ◆ [OTT ...
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riducibilità In analisi vettoriale due sistemi di vettoriapplicati (per es., due sistemi di forze) si dicono mutuamente riducibili se si può passare dall’uno all’altro con sole operazioni elementari (➔ [...] passare dal sistema dato a un insieme di coppie di braccio nullo. Condizione necessaria e sufficiente perché un sistema di vettoriapplicati sia riducibile a zero è che esso sia equilibrato, che abbia cioè nulli il risultante e il momento risultante ...
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TENSORIALE, ALGEBRA e ANALISI
Dionigi Galletto
Il calcolo t., sinonimo di calcolo differenziale assoluto (v. differenziale assoluto, calcolo, XII, p. 796; tensore, XXXIII, p. 497), i cui fondamenti [...] loc. cit., e geometria, XVI, p. 636). - Un sistema ∞1 di vettoriapplicati nei punti della curva [11] si dice ottenuto "trasportando per parallelismo" lungo essa il vettore v1 applicato nel punto XI di coordinate xi(τ1) se, lungo essa, le componenti ...
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PROGRAMMAZIONE NON LINEARE
Amato Herzel
(App. IV, III, p. 70)
Sia nel campo metodologico, sia in quello computazionale, si sono registrati negli ultimi tempi notevoli progressi. Ci si limiterà qui a [...] programma lineare:
Questo risultato di grande importanza teorica non è di agevole applicazione computazionale, essendo tutt'altro che facile individuare le matrici e i vettori che soddisfano le condizioni [5]. Tuttavia, per molte classi di problemi ...
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complesso 1
complèsso1 [agg. Der. del part. pass. complexus del lat. complecti "stringere, comprendere"] [LSF] Che risulta dall'unione di più parti o elementi, in contrapp. a semplice. ◆ [ALG] C. coniugazione, [...] il punto che ammette a come ascissa e b come ordinata (v. fig.). Ove convenga, si può rappresentare il numero c. a+ib con il vettore che, applicato nell'origine O del piano c., ha come estremo il punto (a,b); il modulo del numero c. a+ib, ρ=(a2+b2)1 ...
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metodo multigriglia (o multigrid)
Alfio Quarteroni
Metodo per la risoluzione numerica efficiente di sistemi lineari associati alla discretizzazione di problemi differenziali, sia ordinari che alle derivate [...] Allo scopo di accelerare la convergenza di un metodo iterativo applicato al sistema Aηxη=fηAηxη=fη, si può ricorrere a ridotto AΗwΗ=rΗ(κ) e infine si corregge sulla griglia fine il vettore tentativo xη(κ), ovvero xη(κ+1)=xη(κ)+RηΗwΗ. Questa volta ...
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vettore
vettóre s. m. [dal lat. vector -oris «conducente, portatore», der. di vehĕre «condurre, portare», part. pass. vectus]. – 1. Nel contratto di trasporto, colui che si obbliga, verso corrispettivo, a trasferire persone o cose da un luogo...
braccio
bràccio s. m. [lat. brachium, dal gr. βραχίων] (pl. le bràccia, femm., in senso proprio e come misura, i bracci negli altri sign.). – 1. In anatomia umana, il segmento dell’arto superiore che va dalla spalla alla piegatura del gomito;...