Scienza indiana: periodo classico. La scienza islamica in India
Mario Casari
Fabrizio Speziale
La scienza islamica in India
Contorni della scienza indo-islamica
di Mario Casari
Nel II millennio dell'era [...] lega alla figura dello ῾aṭṭār, il farmacista yunānī, e condivide apparati e processi usati nella lavorazione dei metalli, del vetro e in cosmetica; un aspetto di questa concezione è l'uso dei processi alchimistici per la creazione artificiale d'oro ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Chimica e manifatture
Marco Beretta
Chimica e manifatture
Un aspetto che segna in modo caratteristico lo sviluppo dell'industria chimica [...] che divenne particolarmente evidente alla metà del XVIII sec. e provocò la scarsità di alcuni sali. Il fabbricante di vetri, per esempio, doveva tener conto che la potassa, ricavata dalle ceneri residue del legno, era un ingrediente essenziale e ...
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Chimica
Sostanza che, al variare della natura della soluzione in cui è contenuta, subisce modificazioni percepibili all’occhio, in particolare il viraggio del colore e la formazione di un precipitato. [...] ; nella sua forma più semplice, è basato sul principio dei vasi comunicanti ed è costituito da un tubo di vetro in comunicazione con il recipiente. L’indicatore di pressione è invece un apparecchio per tracciare il diagramma della pressione nel ...
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Elemento chimico di numero atomico 15, peso atomico 30,98, di cui sono noti un isotopo stabile (di massa atomica 31) e 6 radioattivi, dei quali il più importante è quello di massa atomica 32, con vita [...] stomaco), nell’industria tessile (per mordenti, per ravvivare colori ecc.), come opacizzante nella fabbricazione del vetro, come catalizzatore. È inoltre usato per la fosfatazione, trattamento superficiale eseguito su materiali metallici (ferro ...
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Fisica
L’insieme delle tecniche di misurazione delle grandezze (grandezze fotometriche) che caratterizzano la luce: quantità di luce, illuminamento, luminanza ecc., che si introducono in ottica per individuare [...] il cloruro di sodio, il bromuro di potassio, il fluoruro di litio o la fluorite, nel visibile più semplicemente il vetro.
Per ciò che riguarda i rivelatori, i più impiegati sono le cellule fotoelettriche e i fotomoltiplicatori (nel caso di bassa ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] quali, per es., lo spin-coating o l'evaporazione, e può essere deposto su qualsiasi substrato (plastica, vetro ecc.) consentendo grande flessibilità di utilizzo ed economia rispetto a equivalenti sistemi basati su semiconduttori inorganici (LED). Il ...
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Sono così chiamati, dall'inglese cermets (abbr. di (ceramic metals), i materiali derivanti dall'unione di un metallo o di una lega metallica con una sostanza di natura ceramica. Nel linguaggio tecnico [...] e parti di pompe che lavorano in presenza di metalli fusi, per noccioli di trafile per ceramiche e per l'estrusione del vetro, per camere di combustione per razzi, ecc. Anche nel campo dell'utilizzazione dell'energia nucleare si è già fatto uso di c ...
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Elemento chimico, simbolo Pt, numero atomico 78, peso atomico 195,09, di cui sono noti 6 isotopi stabili (numero di massa 190, 192, 194, 195, 196, 198); densità 21,45 g/cm3, punto di fusione 1772 °C.
Caratteri [...] il sistema elettrolitico per il rame e le sue leghe. Importante è la platinatura dei vetri per fabbricare specchi usati per strumenti ottici. Si ottiene versando sulla lastra di vetro, o stendendo su di essa con un pennello, un’adatta soluzione di un ...
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Nella tecnologia dei materiali, struttura, cristallo, fase ecc. caratterizzati dal possedere dimensioni estremamente piccole, dell’ordine dei nanometri. I materiali le cui strutture raggiungono queste [...] problemi tipici della litografia convenzionale; inoltre hanno un basso costo, consentono di utilizzare vari materiali (dai polimeri al vetro, alla ceramica) e di lavorare ampie superfici (fino a qualche decina di cm2). Tuttavia il pattern trasferito ...
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(App. II, I, p. 25; III, I, p. 19; IV, I, p. 32)
Il consumo di a. raggiunge nel mondo quantitativi in peso e in valore elevati; non si hanno dati precisi, ma si può ritenere che la produzione sia dell'ordine [...] (incollaggio di manufatti a nidi d'ape) e in quella elettronica. Il polivinilbutirrale si usa nell'accoppiamento dei vetri (parabrezza, vetri di sicurezza), dove finora non ha trovato prodotti concorrenti. Il polimero adatto è ad alto peso molecolare ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
vetrata
s. f. [der. di vetro]. – Chiusura formata da un’ampia lastra di vetro o di cristallo, e più spesso da più lastre, sostenute da apposita intelaiatura a riquadri generalmente in parte fissi e in parte apribili per formare porte o finestre:...