Scultore indiano (n. Mumbai 1954). Formatosi a Londra; partecipe della cultura orientale e della contemporanea ricerca occidentale, K. ha realizzato sculture e installazioni di vari elementi, capaci di [...] suscitare coinvolgimenti sensuali e spirituali: strutture in gesso, legno, pietra, cemento, fibra di vetro, lasciate a nudo o impregnate di vividi pigmenti, e dal 1995 anche in rilucente acciaio, vagamente biomorfiche, che alludono a concetti opposti ...
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Architetto (Milton-Bryant, Bedfordshire, 1803 - Sydenham, Londra, 1865). Appassionato coltivatore di piante esotiche, iniziò la sua attività di architetto attraverso il lavoro di sistemazione di giardini [...] e costruzione di serre alle quali, dal 1828, apportò varî miglioramenti perfezionando le strutture miste ferro-vetro. Nel 1850 gli fu affidato l'incarico di costruire l'opera a cui è rimasta legata essenzialmente la sua fama: il Palazzo di cristallo ...
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Galmanini, Gualtiero. – Architetto e designer italiano (Monza 1909 - Venezia 1976). Figura di rilievo della cultura architettonica del Novecento, esponente del razionalismo italiano, la sua cifra stilistica [...] è caratterizzata dal rigore geometrico e dall’alternanza tra solidità e trasparenza, in strutture in cui vetro, cemento e metallo concorrono a creare spazi, volumi e giochi di luci e ombre. Designer sofisticato e originalissimo, tra i suoi progetti ...
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Scultore (Milano 1775 - Venezia 1819). Studiò con G. Franchi e insegnò alle accademie di Carrara (1804-07) e di Venezia (1807-19). Realizzò con gusto neoclassico figurazioni mitologiche e allegoriche (per [...] l'Arco della pace a Milano; rilievi in cera su medaglioni di vetro, Milano, Galleria civica d'arte moderna), una statua di Napoleone (1808-09, fusa nel 1932 dal gesso originale, Milano, Collegio reale delle fanciulle) e ritratti. ...
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Architetto irlandese (Cork 1792 - Monkstown, Cork, 1871). Dopo diversi edifici a Dublino, con l'appoggio di J. Ruskin, costruì, in collaborazione con B. Woodward, il museo dell'università a Oxford (1855), [...] esempio di architettura neogotica, con una notevolissima corte coperta in ferro e vetro. Sempre con Woodward, costruì a Oxford la Union Debating Hall (1856-57), interessante edificio neogotico in mattoni, affrescato da pittori preraffaelliti. A ...
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(ted. Sankt Gallen, fr. Saint-Gall) Città della Svizzera (72.040 ab. nel 2009), capitale del cantone omonimo, situata in una stretta vallata dell’altopiano molassico, caratterizzata da un clima piuttosto [...] rigido. Attività industriali nei settori meccanico (coltellerie, strumenti scientifici, macchinari), del vetro e dell’abbigliamento. Importante la produzione dell’artigianato locale (pizzi e merletti di S.). Turismo.
Il centro abitato sorse intorno ...
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Architetto, pittore e scultore (Rouen 1873 - Parigi 1932). Formatosi all'École des beaux-arts di Parigi, S. esordì nell'ambito dell'art nouveau (villa Majorelle a Nancy, 1898; teatro Loïe Fuller per l'esposizione [...] di Parigi del 1900). Interessato all'uso dei nuovi materiali (ferro, vetro, cemento armato) e attento alle ricerche espressive delle avanguardie (dal cubismo al futurismo all'espressionismo), elaborò in modo estremamente personale, sfuggente a una ...
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Artisti concettuali britannici (n. Londra 1962, Dinos; Cheltenham 1966, Jake). Fratelli, sono considerati tra i maggiori esponenti della Young British Art. Formatisi entrambi alla University of East London [...] e successivamente al Royal College of Art, hanno spesso privilegiato la materia plastica e la fibra di vetro per dar forma a manichini sfigurati o sottoposti a tortura, in pose a volte deliberatamente pornografiche o rappresentanti ermafroditi con ...
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Architetto tedesco (Karlsruhe 1883 - Darmstadt 1959); direttore (1926-30) della scuola superiore di costruzioni di Weimar. Vicino al movimento espressionista, s'impegnò, in particolare, nella ricerca di [...] una nuova tipologia degli edifici religiosi. Fra le sue opere, notevoli per l'impiego di strutture di ferro e vetro: progetto di una chiesa a stella (1922); la chiesa in acciaio a Colonia (1928, per l'esposizione Pressa); il tempio della Resurrezione ...
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LUNA, Francesco (Molineri o Molinari della Luna)
Vittorio Mandelli
Nacque a Murano il 14 ott. 1586 da Girolamo di Antonio e da una Fregonio, nipote di Giovanni Domenico Marcot (o Morcot), arcivescovo [...] libro d'oro di Murano(, Venezia 1883, p. 100; G. Soranzo, Bibliografia veneziana, Venezia 1885, p. 762; G. Taddei, L'arte del vetro a Firenze e nel suo dominio, Firenze 1954, pp. 122-124; L. Zecchin, I Luna, vetrai muranesi del XVI e del XVII secolo ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
vetrata
s. f. [der. di vetro]. – Chiusura formata da un’ampia lastra di vetro o di cristallo, e più spesso da più lastre, sostenute da apposita intelaiatura a riquadri generalmente in parte fissi e in parte apribili per formare porte o finestre:...