ferromagnetico
ferromagnètico [agg. (pl.m. -ci) e s.m. Comp. di ferro e magnetico] [EMG] [FSD] (a) [agg.] Relativo al ferromagnetismo. (b) [s.m.] Lo stesso che ferromagnete. ◆ [EMG] Perdite f.: le perdite [...] di energia esclusive dei materiali f., cioè quelle che avvengono per isteresi magnetica: v. ferromagnetismo: II 566 a. ◆ [FSD] Vetro f.: v. ferromagnetismo: II 567 c. ...
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Natterer Johann August
Natterer 〈nàtërër〉 Johann August [STF] (Vienna 1821 - ivi 1901) Medico, cultore di fisica. ◆ [FML] Metodo del tubo di N.: serve per determinare la temperatura critica di un aeriforme. [...] Ridotto quest'ultimo allo stato liquido, una piccola quantità di esso è introdotta in corto e robusto tubo di vetro quasi capillare (tubo di N.), nel quale appare ben visibile il menisco di separazione liquido-vapore; chiuso il tubo, si aumenta la ...
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telescopio Qualsiasi strumento che consente di vedere oggetti distanti. In particolare, gli strumenti, in genere ottici, per l’osservazione (telescopia) dei corpi celesti.
Astronomia
Generalità
I t. si [...] (1758). Con l’uso di due lenti (come nel diffuso doppietto acromatico), di cui una doppio-convessa di vetro crown e una piano-convessa di vetro flint, si poté correggere questa aberrazione. Verso la metà del 19° sec. il chimico J. von Liebig riuscì ...
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La materia si trasforma
Giovanni Di Gregorio
Liquidi, solidi e gas in trasformazione
Sostanze che si volatilizzano nel nulla, gas sotto pressione che diventano liquidi, solidi che si liquefanno e poi [...] vediamo intorno a noi è un miscuglio di più cose: sono miscugli le rocce, l'aria, il vino, il legno, la plastica, il vetro. Insomma, tutto il mondo che ci circonda è un'enorme macedonia. Ma quali sono gli ingredienti di questa macedonia? Per fare una ...
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dialitico
dialìtico [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. dialytikós "che separa o che è separato"] [ANM] Metodo d.: metodo per calcolare il risultante di due equazioni, nel quale le varie potenze dell'incognita [...] , che è detta anche processo dialitico. ◆ [STF] [OTT] Obiettivo d.: obiettivo acromatico, costituito da due lenti, una di vetro flint e l'altra di vetro crown, però accostate fra loro (donde la denomin.) e non incollate come nei più usuali doppietti ...
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Fisico (n. Périgueux 1869 - m. 1928), prof. di fisica all'univ. di Parigi. Autore di varie ricerche di ottica fisica, di relatività, di elettromagnetismo, noto per l'esperimento di S., atto a provare l'inesistenza [...] dell'etere mediante lo spostamento di frange nella figura di interferenza prodotta dalla luce di una sorgente, divisa da una lamina di vetro e riflessa da tre specchi piani. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] di luce possono apparire tanto negli spruzzi delle fontane quanto nel cielo. Egli ripeté un esperimento ben noto: riempì un globo di vetro con l'acqua e lo posizionò in modo tale che la luce del Sole potesse attraversarlo. Scoprì così che se la luce ...
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Franklin Benjamin
Franklin 〈frènklin〉 Benjamin [STF] (Boston 1706 - Filadelfia 1790) Uomo politico, fu anche notevole fisico, specie nel campo dell'elettricità naturale e artificiale. ◆ [EMG] Quadro [...] di F.: il primo tipo di condensatore piano di pratico uso, costituito da due fogli di stagnola incollati sull'una e sull'altra faccia di una lastra pianoparallela di vetro. ◆ [STF] Teoria di F. dell'elettrificazione: v. etere: II 501 a. ...
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VUOTO
Gilberto BERNARDINI
Balbino DEL NUNZIO
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. Il concetto di "vuoto", nel senso di spazio vuoto di qualsiasi materia, si è imposto all'attenzione dei fisici in seguito alla celebre esperienza che [...] piegati in anse a U fra di loro ortogonali, come si usava nel passato. Fra l'altro la resistenza offerta da questi tubi di vetro, per necessità di piccolo diametro e lunghi, era enorme e non permetteva il loro uso per vuoti inferiori a 0,001 mm. di ...
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alluminatura
alluminatura [Der. di alluminare, da alluminio] [OTT] Applicazione di uno strato d'alluminio su superfici ottiche per renderle riflettenti. Il processo (I. Strong, 1935-40) consiste nell'esporre [...] per intenso riscaldamento elettrico di frammenti d'alluminio in ambiente a vuoto; nel caso, assai frequente, di superfici di vetro, allo scopo d'aumentare l'aderenza del deposito si preferisce far depositare prima un sottile strato di cromo e poi ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
vetrata
s. f. [der. di vetro]. – Chiusura formata da un’ampia lastra di vetro o di cristallo, e più spesso da più lastre, sostenute da apposita intelaiatura a riquadri generalmente in parte fissi e in parte apribili per formare porte o finestre:...