Elemento chimico, simbolo Os, numero atomico 76, peso atomico 190,2, di cui sono noti gli isotopi (in ordine di abbondanza) con numero di massa 184, 186, 187, 188, 189, 190, 192. Fu scoperto da Smithson [...] stato compatto ha riflessi blu-argentei, in forma suddivisa è opaco e di colore nero-bluastro. È un metallo molto duro, può scalfire il vetro e non può essere né laminato né tirato in fili; fonde a circa 3040 °C e bolle al di sopra di 5000 °C; ha ...
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Secondo le ricerche più recenti può essere definita "acido" ogni sostanza a legame eteropolare, contenente almeno un atomo di idrogeno, il quale in un solvente adatto viene dissociato sotto forma di protone. [...] sperimentali di misura si è molto esteso quello elettrometrico, mediante l'impiego di elettrodi di vetro. Tali elettrodi sono costituiti da una sottile membrana di vetro speciale a contatto, da una parte con una soluzione tampone a pH noto e dall ...
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Tecnopolimeri
Paola Fabbri
Massimo Messori
Francesco Pilati
Maurizio Toselli
Col termine tecnopolimeri (engineering plastics o engineering polymers) si indicano, in genere, le materie plastiche utilizzabili [...] commerciali e applicazioni. - Il settore in cui il BPA-PC trova applicazione è quello delle lastre sostitutive di quelle in vetro, in tutti quei casi in cui sono maggiormente probabili le rotture (finestre e finestrini di aerei, treni, autovetture ed ...
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Metodo di analisi chimica che si basa sulla misura della forza elettromotrice di una cella costituita da un elettrodo indicatore e da un elettrodo di riferimento. In base alla teoria elettrochimica di [...] del pH e le titolazioni potenziometriche. In pratica, la misura del pH si effettua con vari tipi di elettrodo (a vetro, a idrogeno, a chinidrone, ad antimonio/ossido di antimonio), basandosi in ogni caso sul fatto che il potenziale dell’elettrodo ...
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Separazione ed eliminazione di particelle solide presenti, in sospensione, in un gas.
La d. si può eseguire per recuperare sostanze di valore asportate da una corrente gassosa (proveniente, per es., da [...] grosse.
Nella d. per filtrazione il gas viene fatto passare attraverso tele (di cotone, di iuta, di amianto, di vetro); il gas filtrando tra le maglie della tela vi deposita le particelle sospese. Il sistema consente di separare particelle anche ...
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siliconi Polimeri silossanici, di formula (R2SiO)n, costituiti da catene lineari, composte da atomi alternati di silicio e di ossigeno, del tipo
con R radicale arilico o alchilico, o da reticoli tridimensionali [...] stampaggio della gomma, delle materie plastiche, del vetro, nella pressofusione dei metalli, nella lavorazione del legno modificate per vernici protettive; impregnazione di fibra di vetro per la produzione di laminati; impregnazione di avvolgimenti ...
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Chimico tedesco (Wehen, Wiesbaden, 1825 - Aschaffenburg 1909). Studente di medicina all'univ. di Giessen (1845) decise di dedicarsi allo studio della chimica e divenne allievo di J. Liebig. Passò poi ad [...] für Chemie und Pharmazie e degli Annalen der Chemie, fondati da Liebig. Va sotto il suo nome sia un recipiente di vetro (beuta o matraccio di E.), a forma conica con fondo piatto, largamente usato nei laboratorî di chimica, che una reazione (reazione ...
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Forma allotropica dell’ossigeno, simbolo O3, peso molecolare 48; gas di colore bluastro, di odore caratteristico pungente; a temperatura ordinaria si decompone molto lentamente in ossigeno, ma la velocità [...] I primi sono formati da casse di alluminio, nelle quali sono disposte, verticalmente e a coppie, le piastre di vetro fissate a breve distanza l’una dall’altra, con la superficie esterna rivestita di materiale conduttore (stagnola, vernice conduttrice ...
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Introduzione. - La chimica analitica può essere considerata la scienza o, come affer mano alcuni, l'arte di determinare la composizione delle sostanze in termini di elementi o composti chimici in esse [...] il cloruro di sodio, il bromuro di potassio, il fluoruro di litio o la fluorite, nel visibile più semplicemente il vetro.
Per ciò che riguarda i rilevatori, anche se nel visibile si può impie gare direttamente l'occhio umano, tuttavia quelli ...
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FORMALDEIDE (XV, p. 690)
Giulio NATTA
Derivati dalla formaldeide. - La formaldeide per la sua grande reattività partecipa a numerose reazioni di condensazione con le ammine, i fenoli, le aldeidi, ecc. [...] In condizioni speciali è possibile ottenere lastre di tale resina perfettamente trasparenti che vengono usate come vetri infrangibili (v. urea, XXXIV, p. 780; vetro organico, XXXV, p. 275).
Oltre a quella con l'ammoniaca (con formazione di urotropina ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
vetrata
s. f. [der. di vetro]. – Chiusura formata da un’ampia lastra di vetro o di cristallo, e più spesso da più lastre, sostenute da apposita intelaiatura a riquadri generalmente in parte fissi e in parte apribili per formare porte o finestre:...