BOSA, Francesco
Gino Damerini
Figlio di Antonio e fratello di Eugenio, nacque a Venezia il 25 sett. 1803. Nella letteratura artistica è ricordato praticamente soltanto per aver collaborato con il fratello [...] allora in quelle opere semi artistiche fatte di capelli tagliuzzati, che con tanto buon gusto, coperte da una campana di vetro, ornavano le case dei nostri nonni".
Di questi monumenti il De Alisi ricorda quelli di Rusconi (1828), Antonio Voit (1829 ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] l'arte è "non rendere il visibile, ma rendere visibile". Le varie tecniche (disegno, incisione, pittura e incisione su vetro, ecc.) sono indice dell'intensa ricerca che mosse K. a sempre nuove esperienze espressive. Una parte significativa delle sua ...
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GALLIZIO, Giuseppe (Pinot)
Maria Teresa Roberto
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 12 febbr. 1902 da Innocente e da Teresa Chiarlone. Nel 1912 fu inviato dalla famiglia a Torino, dove compì studi tecnici [...] quanto campo espressivo separato e autonomo, il G. iniziò a utilizzare lunghe porzioni di tela, facendole scorrere su lastre di vetro dipinte e ottenendo, grazie anche a interventi diretti di imprimitura e di sovrapposizione di colori a olio e resine ...
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GIOVANNI di Buccio di Leonardello
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e maestro di vetrate e di mosaici, terziario dell'Ordine francescano, nativo di Orvieto e documentato [...] Harding (1989, p. 88) venne praticata dall'artista addirittura sin dal 1325. Dalle fonti risulta che nel gennaio 1359 G. lavorava "de vetro" al reliquiario di Ugolino di Vieri (Carli, p. 141 n. 8). Tra il 1360 e il 1364, venne mandato dall'Opera del ...
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LORENZO d'Antonio
Manuela Gianandrea
Non si conosce la data di nascita di L., maestro vetraio e cappellano di S. Pier Maggiore a Firenze, probabilmente originario, come attestano alcuni documenti che [...] da Pelago e con i compagni Carlo di Francesco Zati e Giovanni d'Andrea (Marchini, 1955; Gianandrea, p. 219). Le vetrate a loro allogate appartenevano alla fase terminale dei lavori di invetriatura del capocroce del duomo, eseguiti in un arco di tempo ...
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Reynaud, Émile
Grazia Paganelli
Scienziato e inventore francese, nato a Montreuil-sous-Bois nel 1844 e morto a Ivry-sur-Seine il 9 gennaio 1918. A lui si deve una pagina ricca e appassionante della [...] speciale scatola su misura, chiamò prassinoscopio-teatro. Esso prevedeva di far passare l'occhio dell'osservatore attraverso un vetro che rifletteva, a sua volta, l'immagine di una scenografia teatrale; a questa venivano sovrapposte le immagini in ...
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DARDALINI (Dardolini), Consilio
Maria Grazia Branchetti
Figlio di Giunta, nacque a Monteleone nel contado orvietano: risulta attivo come maestro vetraio dal 1321 al 1363 (Fumi, 1891). Fabbricava smalti [...] documento noto, da assumere quale termine post quem per la morte del D., risale al 13 dic. 1363 e riguarda forniture di vetri colorati e dorati.
La stima che artisti esimi quali il Maitani e l'Orcagna sottointendono nei rapporti con il D., esalta la ...
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BRESOLIN, Domenico
Elena Bassi
Figlio di Domenico, muratore, nacque a Padova nel 1813. Dapprima fece il decoratore; nel 1841 si iscrisse all'Accademia di Venezia ed ebbe maestri l'architetto F. Lazzari, [...] : praticava la tecnica della talbotipia, che consisteva nel fissare le immagini della camera oscura sulla carta o sul vetro (così chiamata dal nome dell'inventore W. H. F. Talbot); tale tecnica avrebbe soppiantato la dagherrotipia, che faceva ...
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BIRINGUCCI (Bernigucio), Vannoccio
Ugo Tucci
Figlio di Paolo di Vannoccio e di Lucrezia di Bartolomeo, nacque a Siena, dove fu battezzato il 20 ott. 1480. Suo padre fece parte dell'ufficio dei "viarii", [...] in campo medicinale e per la fabbricazione dei coloranti e dei profumi; le si deve inoltre anche l'invenzione del vetro, ed è innegabile che le sue manipolazioni possano essere dilettevoli e che il suo sforzo di ricerca abbia qualcosa di positivo ...
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PAOLO, della Pergola
Dino Buzzetti
– Fu il più famoso esponente di una famiglia marchigiana di insegnanti (Lepori, pp. 541 s.) e nacque a Pergola, nelle Marche, nell’ultimo ventennio del Trecento.
Il [...] dei metalli furono applicate all’arte vetraria da Angelo Barovier, suo discepolo a Rialto, per ottenere le mirabili colorazioni dei vetri di Murano (Lepori, p. 549).
Varie fonti confermano che le lezioni di Paolo della Pergola furono frequentate con ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
vetrata
s. f. [der. di vetro]. – Chiusura formata da un’ampia lastra di vetro o di cristallo, e più spesso da più lastre, sostenute da apposita intelaiatura a riquadri generalmente in parte fissi e in parte apribili per formare porte o finestre:...