Il degrado dei materiali archeologici
Giorgio Torraca
Massimo Leoni
Costantino Meucci
Mariagrazia Plossi Zappalà
Marisa Laurenzi Tabasso
Marco Verità
Aspetti generali
di Giorgio Torraca
Il termine [...] nel processo di alterazione delle superfici dei manufatti ad opera dell'ambiente di conservazione, che provoca la trasformazione del vetro in un materiale poco compatto, spesso friabile, simile al gel di silice. Tale processo comporta modifiche anche ...
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Comune della prov. di Pordenone (33,3 km2 con 19.719 ab. nel 2008). La cittadina è situata presso il versante meridionale delle Prealpi Carniche, in vista del Monte Cavallo, sulle rive del fiume Livenza. [...] un centro industriale con attività che si esplicano nei settori alimentare, meccanico, tessile, della lavorazione del legno e del vetro.
Sorse intorno a una chiesa fondata nell’870, fra i confini delle diocesi di Concordia e di Ceneda, da Unroch ...
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Pittore, nato a Bottrop il 19 marzo 1888 e morto a New Haven il 25 marzo 1976. Dopo aver studiato a Berlino, Essen e Monaco, l'A. frequentò a Weimar dal 1920 al 1923 il Bauhaus, dove poi fu uno dei primi [...] materiali e su ricerche formali relative allo spazio, alla luce, al colore e alla loro interazione; inoltre la trasparenza del vetro gli fu anche di stimolo a ricerche su illusioni prospettiche e di movimento.
Nel 1933 l'A., trasferitosi negli Stati ...
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Architetto francese (Bordeaux 1883 - Easthampton, New York, 1950). Formatosi all'École des beaux-arts di Parigi, si dedicò alla progettazione di mobili che espose al Salon d'automne del 1919 e all'Exposition [...] avverso al classicismo accademico e al vieto gusto déco, vicino alle idee di Le Corbusier, realizzò con l'impiego prevalente del vetro e dell'acciaio la Maison de verre (casa Dalsace, Parigi, Rue St-Guillaume, 1928-31; in collab. con B. Bijvoet), una ...
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Indirizzo architettonico, urbanistico e del design che fa riferimento al complesso di teorie e di esperienze d’avanguardia elaborate, tra le due guerre mondiali, nell’ambito del Bauhaus, di De Stijl, del [...] e del classicismo a favore di un linguaggio progettuale capace di sfruttare le potenzialità tecnologiche dei nuovi materiali quali vetro e acciaio, coniugando essenzialità e funzionalità nell’elaborazione delle forme e nella creazione degli spazi. ...
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(o decostruzionismo) Corrente architettonica impostasi all'attenzione internazionale alla fine degli anni Ottanta del 20° secolo. Il d. si ricollega alle sperimentazioni del costruttivismo russo nel rifiuto [...] interno ed esterno degli ambienti, sfruttando tutte le potenzialità di torsione e piegamento di materiali edili tecnologicamente avanzati come vetro, acciaio, cemento armato. Gli esponenti di punta del d. sono Coop Himmelb(l)au, P. Eisenman, F. Gehry ...
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Architetto e illustratore ungherese (Kiskorpád, Somogy, 1884 - Budapest 1948). Autore di illustrazioni ed ex libris (tavole per Találkozás hamupipökével di B. Révész, 1909), progettò anche mobili, ispirandosi [...] 1913 prof. nella scuola di disegno industriale di Budapest, fondò il Laboratorio di Budapest (Budapesti műhely). La sua attività si sviluppò poi verso una ricerca di strutture architettoniche logiche ed essenziali ("Casa di vetro" a Budapest, 1935). ...
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SMALTO
F. Henry
Il termine smalto, nel suo significato odierno, cioè di pasta vitrea applicata a caldo a un supporto metallico, non appare che nell'avanzato medioevo, derivando dal tedesco schmelzen [...] sec. lo s. è spesso abbinato al corallo; si tratta, almeno sino al I sec., di uno s. rosso, ottenuto con vetro colorato da ossido di rame (che nei trovamenti archeologici appare talora alterato dall'umidità che lo rende verdastro). In alcuni oggetti ...
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Vedi CAMMEO dell'anno: 1959 - 1994
CAMMEO
L. Breglia
Con tale nome si indica, a partire dal sec. XIII in cui il termine ha inizio da oscura origine, ogni gemma lavorata in rilievo, indipendentemente [...] le paste vitree (plasma) e i lavori su vetro che si servono della stessa tecnica nella rappresentazione solo questi maggiori casi. (Per le imitazioni in vetro della tecnica del c., v. portland, vaso di; vetro).
La prima, già di Lorenzo il Magnifico, ...
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LEONARDO di Simone
Manuela Gianandrea
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo maestro vetraio, tra i più attivi e richiesti della Toscana del tardo Trecento. La prima opera documentata [...] come testimonia la corrispondenza con il mercante pratese Francesco di Marco Datini che proprio al monaco vetraio commissionò l'occhio in vetro per la chiesa di S. Francesco (Mazzei, p. 390) e anticipò, per conto dell'Opera del duomo, i denari per l ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
vetrata
s. f. [der. di vetro]. – Chiusura formata da un’ampia lastra di vetro o di cristallo, e più spesso da più lastre, sostenute da apposita intelaiatura a riquadri generalmente in parte fissi e in parte apribili per formare porte o finestre:...