spessore /spe's:ore/ s. m. [der. di spesso]. - 1. [distanza tra le due superfici maggiori di un oggetto: lo s. di una tavola, di un muro] ≈ spessezza, [di un piano, un vetro e sim.] altezza. 2. (fig.) [...] [con riferimento a valori non materiali, l'essere importante e consistente: una personalità di notevole s.] ≈ (non com.) caratura, consistenza, importanza, levatura, profondità, rilevanza, rilievo, significato, ...
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recipiente /retʃi'pjɛnte/ s. m. [dal lat. recipiens -entis, part. pres. di recipĕre "ricevere, accogliere" e quindi "contenere"]. - 1. (non com.) [persona che riceve] ≈ e ↔ [→ RECETTORE s. m.]. 2. [oggetto [...] atto a contenere liquidi e sim.: r. per acqua, per la farina; r. di ferro, di vetro] ≈ contenitore. ...
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nitidezza /niti'dets:a/ s. f. [der. di nitido]. - 1. (non com.) [l'essere nitido: n. del vetro] ≈ limpidezza, lucentezza, luminosità, nettezza, (lett.) nitore, splendore. ↔ opacità. 2. (fig.) a. [di idea, [...] progetto, ecc., l'essere chiaro e preciso] ≈ e ↔ [→ NETTEZZA (3)]. b. [di stile e sim., l'essere particolarmente chiaro e accurato: n. di stile] ≈ accuratezza, chiarezza, eleganza, forbitezza, limpidezza, ...
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nitore /ni'tore/ s. m. [dal lat. nitor -oris, der. di nitēre "splendere"], lett. - 1. [l'essere nitido: n. del vetro] ≈ e ↔ [→ NITIDEZZA (1.)]. 2. [di stile e sim., l'essere particolarmente chiaro e accurato: [...] n. di stile] ≈ e ↔ [→ NITIDEZZA (2. b)] ...
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barattolo /ba'rat:olo/ s. m. [etimo incerto]. - [contenitore generalmente cilindrico per riporvi alimenti o oggetti vari e, per estens., anche il suo contenuto] ≈ (region.) buatta, scatoletta, [metallico] [...] lattina, [per lo più di vetro e per conservare alimenti] vasetto. ⇑ contenitore, recipiente. [⍈ CASSA] ...
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opaco agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). - 1. (fis.) [di corpo, che non si lascia attraversare dalla luce o da radiazioni di una determinata lunghezza d'onda: il piombo è o. ai raggi X] ≈ impermeabile. [...] della sua superficie: marmo o.] ↔ brillante, lucente, lucido, (lett.) nitente. b. [che non si lascia attraversare dalla luce: un vetro o.] ↔ diafano, (non com.) pellucido, traslucido, trasparente. c. (poet.) [che non riceve luce: l'o. tomba e il fato ...
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opalescente /opale'ʃɛnte/ agg. [der. di opale, sul modello di lattescente e sim.]. - [di corpo, che presenta, se illuminato di luce bianca, un aspetto simile a latte, con riflessi cangianti: vetro o.] [...] ≈ lattiginoso, opalino ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici applicazioni, anche per la sua...
VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi componenti allo stato rigido amorfo (e,...