vetrina s. f. [der. di vetro]. - 1. a. [parte esterna del negozio, che permette di osservare l'interno, in cui si espongono le merci al pubblico: dare un'occhiata alle v.] ≈ (non com.) mostra. b. (estens.) [...] , mettersi in mostra, pavoneggiarsi, (non com.) vanagloriarsi, vantarsi. 2. (arred.) a. [mobile o impianto fisso, chiuso in tutto o in parte da vetri, destinato a contenere oggetti esposti alla vista delle persone] ≈ bacheca, teca. b. [credenza a ...
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vetriolo /vetri'ɔlo/ (lett. vetriuolo) s. m. [lat. mediev. vitriolum, der. di vitrum "vetro"]. - 1. [denominazione comune di un acido bibasico di consistenza sciropposa che, in soluzione acquosa, è in [...] grado di attaccare quasi tutti i metalli, anche nell'espressione olio di vetriolo: deturpare col v.] ≈ acido solforico. ▲ Locuz. prep.: fig., al vetriolo [particolarmente duro e aspro, detto di critica, ...
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affumicato agg. [part. pass. di affumicare]. - 1. [reso nero con il fumo, riempito di fumo] ≈ annerito. ‖ annebbiato, intorbidato, offuscato. 2. [di oggetti di vetro che attenuano i raggi solari] ≈ schermato, [...] scuro ...
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siringa¹ s. f. [dal lat. tardo syringa "zampogna; cannuccia per iniettare liquidi", lat. class. syrinx -ingis, gr. sýrinks sýringos]. - 1. (mus.) [strumento musicale a fiato, in uso spec. presso le popolazioni [...] pastorali dell'antica Grecia] ≈ fistola, flauto di Pan. 2. a. (med.) [cilindro graduato di vetro o plastica, cavo, con stantuffo, alla cui estremità si inserisce un ago cavo, usato per iniettare farmaci o per prelevare sangue]. b. (estens., pop.) [ ...
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mestiere /me'stjɛre/ (ant. mestieri) s. m. [lat. mĭnĭstĕrium "funzione di ministro, aiuto; servizio", incrociatosi con mysterium "mistero"]. - 1. [esercizio continuato di un'attività manuale a scopo di [...] (ferraio); fonditore; fresatore; fucinatore; incisore; montatore; orafo; orefice; orologiaio; saldatore; smaltatore; soffiatore del vetro; stagnaio o stagnino; tornitore; verniciatore di metalli; vetraio. 8. Canestraio; cestaio; cordaio; imbalsamatore ...
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Fabio Rossi
cassa. Finestra di approfondimento
Grandi contenitori - C. è il termine più generico per indicare un contenitore a forma quasi sempre di parallelepipedo, di consistenti dimensioni. Un particolare [...] e serve per contenere oggetti vari, come scarpe, camicie, e altro. Ma vi sono anche scatole di legno, di vetro, metalliche, e di forme svariate. Una scatola di cartone di notevoli dimensioni è uno scatolone, impiegato spesso per l’imballaggio ...
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gibigiana (o gibigianna) s. f. [voce milan., di etimo incerto], region. - [riflesso di luce su una superficie provocato da un vetro, da un liquido, ecc.] ≈ illuminello, luminello, (region.) vecchia. ⇑ [...] balenìo, barbaglìo, riverbero ...
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puliga /'puliga/ s. f. [dal venez. pùlega, prob. affine a bulicare]. - [ciascuna delle bollicine che si formano nel vetro imperfettamente fuso, o che si possono osservare in pietre e gemme, in lavori di [...] getto, nella cera, ecc.] ≈ vescica ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici applicazioni, anche per la sua...
VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi componenti allo stato rigido amorfo (e,...