BARBANTINI, Nino (Eugenio)
Gino Damerini
Nacque a Ferrara il 5 luglio 1885- Si laureò in giurisprudenza nell'università di questa città, ma abbandonò tosto gli studi giuridici, ai quali non tornò più [...] dal Comune (1931), la Mostra permanente del Settecento veneziano, fra le più ricche che si possano ammirare; il Museo del vetro a Murano (in collab. con G. Lorenzetti, 1927); il Museo dell'Arte Orientale (1922) con le collezioni borboniche assicurate ...
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BOSA, Francesco
Gino Damerini
Figlio di Antonio e fratello di Eugenio, nacque a Venezia il 25 sett. 1803. Nella letteratura artistica è ricordato praticamente soltanto per aver collaborato con il fratello [...] allora in quelle opere semi artistiche fatte di capelli tagliuzzati, che con tanto buon gusto, coperte da una campana di vetro, ornavano le case dei nostri nonni".
Di questi monumenti il De Alisi ricorda quelli di Rusconi (1828), Antonio Voit (1829 ...
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SANTARELLI, Giovanni Antonio
Benedetta Matucci
– Nacque a Manoppello (Pescara) il 20 ottobre 1758 da Francesco, agricoltore, e da Maria Angela Casagena (Bindi, 1883, p. 258).
Dopo aver superato le resistenze [...] Bargello (Ritrattini in cera, 1981) –, monocrome o modellate con pigmenti colorati (in genere rosa o giallo) montate su sfondi di vetro, che oltre a servire da modello preliminare per l’intaglio o la fusione in metallo, costituivano di per sé un ...
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GALLIZIO, Giuseppe (Pinot)
Maria Teresa Roberto
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 12 febbr. 1902 da Innocente e da Teresa Chiarlone. Nel 1912 fu inviato dalla famiglia a Torino, dove compì studi tecnici [...] quanto campo espressivo separato e autonomo, il G. iniziò a utilizzare lunghe porzioni di tela, facendole scorrere su lastre di vetro dipinte e ottenendo, grazie anche a interventi diretti di imprimitura e di sovrapposizione di colori a olio e resine ...
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ONOFRIO Antenoreo
Elizabeth Elmi
ONOFRIO Antenoreo (Patavino). – Probabilmente padovano d’origine (stando alla qualifica ‘Patavinus’ o ‘Antenoreus’ che compare in testa alle sue composizioni), fu attivo [...] che trattano l’amor cortese, in alcune frottole, come Sed libera nos a malo e Se un pone un fragil vetro, Onofrio partecipa di pratiche poetiche peculiari, la satira maccheronica nel primo caso, il petrarchismo ante litteram di Serafino Aquilano nel ...
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GIOVANNI di Buccio di Leonardello
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e maestro di vetrate e di mosaici, terziario dell'Ordine francescano, nativo di Orvieto e documentato [...] Harding (1989, p. 88) venne praticata dall'artista addirittura sin dal 1325. Dalle fonti risulta che nel gennaio 1359 G. lavorava "de vetro" al reliquiario di Ugolino di Vieri (Carli, p. 141 n. 8). Tra il 1360 e il 1364, venne mandato dall'Opera del ...
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LORENZO d'Antonio
Manuela Gianandrea
Non si conosce la data di nascita di L., maestro vetraio e cappellano di S. Pier Maggiore a Firenze, probabilmente originario, come attestano alcuni documenti che [...] da Pelago e con i compagni Carlo di Francesco Zati e Giovanni d'Andrea (Marchini, 1955; Gianandrea, p. 219). Le vetrate a loro allogate appartenevano alla fase terminale dei lavori di invetriatura del capocroce del duomo, eseguiti in un arco di tempo ...
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DARDALINI (Dardolini), Consilio
Maria Grazia Branchetti
Figlio di Giunta, nacque a Monteleone nel contado orvietano: risulta attivo come maestro vetraio dal 1321 al 1363 (Fumi, 1891). Fabbricava smalti [...] documento noto, da assumere quale termine post quem per la morte del D., risale al 13 dic. 1363 e riguarda forniture di vetri colorati e dorati.
La stima che artisti esimi quali il Maitani e l'Orcagna sottointendono nei rapporti con il D., esalta la ...
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BRESOLIN, Domenico
Elena Bassi
Figlio di Domenico, muratore, nacque a Padova nel 1813. Dapprima fece il decoratore; nel 1841 si iscrisse all'Accademia di Venezia ed ebbe maestri l'architetto F. Lazzari, [...] : praticava la tecnica della talbotipia, che consisteva nel fissare le immagini della camera oscura sulla carta o sul vetro (così chiamata dal nome dell'inventore W. H. F. Talbot); tale tecnica avrebbe soppiantato la dagherrotipia, che faceva ...
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BIRINGUCCI (Bernigucio), Vannoccio
Ugo Tucci
Figlio di Paolo di Vannoccio e di Lucrezia di Bartolomeo, nacque a Siena, dove fu battezzato il 20 ott. 1480. Suo padre fece parte dell'ufficio dei "viarii", [...] in campo medicinale e per la fabbricazione dei coloranti e dei profumi; le si deve inoltre anche l'invenzione del vetro, ed è innegabile che le sue manipolazioni possano essere dilettevoli e che il suo sforzo di ricerca abbia qualcosa di positivo ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
vetrata
s. f. [der. di vetro]. – Chiusura formata da un’ampia lastra di vetro o di cristallo, e più spesso da più lastre, sostenute da apposita intelaiatura a riquadri generalmente in parte fissi e in parte apribili per formare porte o finestre:...