BRIATI, Giuseppe
Elena Bassi
Nacque a Murano l'8 genn. 1686 da famiglia iscritta nel Libro d'oro muranese, che da generazioni si tramandava l'arte del vetro. L'8 nov. 1716 venne eletto al Consiglio [...] dell'arte vetraria.
Fonti e Bibl.: Quasi tutti i docc. citati sono riportati in R. Gallo, G. B. e l'arte del vetro..., Venezia 1953; ma v. anche G. F. Zanetti, Dell'origine di alcune arti principali presso i Veneziani, Venezia 1758, p. 83; Notizie ...
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invetriato
Vincenzo Valente
È usato, con valore attributivo, solo in If XXXIII 128 le 'nvetrïate lagrime, e significa " indurite come vetro " (cfr. visiere di cristallo, v. 98) a causa del freddo intenso, [...] e P. Sella, Glossario latino italiano, Città del Vaticano 1944), indicava l'operazione di rivestimento vetroso, il verniciare a vetro recipienti che si dissero poi appunto ‛ invetriati '. Non è improbabile che D. avesse in mente un'immagine di questo ...
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GONNELLI, Giovanni, detto il Cieco di Gambassi
Sandro Bellesi
Figlio di Dionigi, agiato produttore di bicchieri di vetro, e di Maria Maddalena Lotti di Castelfiorentino, il G. nacque a Gambassi (oggi [...] Gambassi Terme), in Val d'Elsa, il 4 apr. 1603. Grazie alla presenza a Firenze di uno zio prete, il G. si trasferì nel 1611 in quella città, dove, manifestata una spiccata predisposizione per le arti plastiche, ...
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narghilè Pipa ad acqua, assai diffusa nel mondo musulmano: consiste in un recipiente d’ottone o di vetro (in origine una noce di cocco), parzialmente riempito d’acqua, nel quale si immettono due tubi: [...] il primo è rigido, con in cima il fornelletto contenente tabacco coperto di brace e l’altra estremità immersa nell’acqua; il secondo è flessibile (di gomma), in comunicazione con l’aria della parte superiore, ...
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radifero
radìfero [agg. Comp. di radi(um) e -fero] [FME] Apparecchio, cellula, tubo r.: involucri metallici o di vetro, variamente foggiati in aghi, tubetti, piastre, ecc., contenenti prodotti radioattivi [...] e usati nella terapia con radiazioni ionizzanti ...
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. I corpi isolanti sottoposti all'azione di un campo elettrico subiscono delle deformazioni: per es., il vetro che serve da dielettrico in una bottiglia di Leida aumenta di volume quando si caricano le [...] dalla pressione. Questa variazione di volume è positiva, ossia il volume aumenta, quando al crescere della pressione la costante dielettrica diminuisce come sembra essere, per es., nel caso del vetro flint; è negativa, come nei gas, nel caso opposto. ...
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latteo
làtteo [agg. Der. del lat. lacteus "che ha il colore o l'aspetto del latte", da lac lactis "latte"] [OTT] Vetro l.: tipo di vetro così detto per il suo aspetto; lo stesso che vetro opalino. ◆ [...] [ASF] Via L.: così fu chiamata dagli antichi l'apparenza sulla volta celeste del disco della Galassia, il sistema stellare al quale appartiene il Sole con i suoi pianeti, che nelle notti serene appare ...
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Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico.
Storia
La [...] , del mercurio e dell’ottone e affinarono i procedimenti metallurgici. In Egitto si conoscevano i sistemi per fabbricare il vetro e le terrecotte; era noto l’impiego di sostanze coloranti organiche naturali (indaco, robbia, porpora), di molti colori ...
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Pittore tedesco, incisore, disegnatore d'incisioni in legno e di decorazioni su vetro. Nacque intorno al 1480 a Weyersheim presso Strasburgo; morì nel 1545. È incerto se i primordî del suo sviluppo artistico [...] Strasburgo, a prescindere da un soggiorno a Friburgo, ove dal 1512 al 1516 eseguì due pale d'altare e pitture su vetri per il Duomo.
L'evoluzione pittorica del B. fra il 1507-1510 era ancora dominata dall'influsso, che andava man mano affievolendosi ...
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(o Avventurina.) - Vetro di grande bellezza la cui origine è dovuta al caso essendo stato ottenuto da un maestro vetraio muranese, V. Miotti, che aveva - per pura "avventura", donde il nome - lasciato [...] occhio nudo il prodotto così ottenuto è l'avventurina. Può essere rifusa, rammollita, stirata, soffiata, come qualunque altro vetro, per farne vasi, coppe, ampolle, bicchieri, piattini, oggetti d'arte e monili assai leggiadri.
Si può preparare anche ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
vetrata
s. f. [der. di vetro]. – Chiusura formata da un’ampia lastra di vetro o di cristallo, e più spesso da più lastre, sostenute da apposita intelaiatura a riquadri generalmente in parte fissi e in parte apribili per formare porte o finestre:...