RAOUX, Jean
Y. Obriot
Pittore, nato a Montpellier il 12 giugno 1677, morto a Parigi il 10 febbraio 1734. Fu allievo di A. Ranc e pensionato dell'Accademia di Francia a Roma. Rimase in Italia per cinque [...] che rappresentano, secondo il gusto del tempo, le dame della corte in sembianze di Cerere, Pomona, Venere, Diana o vestali (musei di Versailles e di Montpellier).
Bibl.: P. Marcel, La peinture française au début du XVIIIe siècle, Parigi 1906 ...
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MOLA SALSA
Gioacchino Mancini
. Era farro abbrustolito cosparso di sale, usato nei sacrifici romani. Il farro, il sale e il vino erano gl'ingredienti indispensabili in ogni sacrificio in onore di qualsivoglia [...] tutti i giorni festivi dell'anno. Ma nella festa delle Vestalia l'offerta della mola salsa assumeva uno speciale carattere, condotti, così parati a festa, in giro per la città. Le vestali preparavano da loro stesse la mola salsa. Con la mola salsa, ...
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Presso i Romani fu dapprima lo schiavo pronto a chiamare chi il padrone desiderasse; più tardi quell'inserviente che assisteva nelle sacre funzioni ciascun membro dei più importanti collegi sacerdotali. [...] in corporazione con sede presso la Regia (sede ufficiale del pontefice massimo, nel Foro romano, presso la casa delle vestali), concedono perrmessi di sacrifizî e d'offerte votive e sembra abbiano dato origine ai pontefici minori. Il calatore si ...
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BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] La principale festa, compiuta pro populo Romano, ricorreva ai primi di dicembre; veniva celebrata di notte, dalle matrone, guidate dalle Vestali, nella casa di un magistrato cum imperio. Da essa erano esclusi sia gli uomini che gli animali maschi; il ...
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Secondo il diritto augurale, è il contrario di inaugurazione (inauguratio); è cioè l'atto con il quale si cancella il carattere sacro di un luogo già consacrato dagli auguri e destinato ad atti che non [...] della parola, mediante l'exauguratio ridiveniva libera da ogni vincolo religioso. L'esaugurazione riguardava anche i sacerdoti. Così le Vestali, la cui carica non era a vita, potevano essere esaugurate, dopo i trent'anni legali di servizio, all'età ...
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BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] di più intrinseci rapporti del B. con i libertini dell'Accademia degli Incogniti. Vi si narrano le avventure erotiche di alcune vestali con un gruppo di giovani romani, in un quadro desolante e orripilante di lascivie e di delitti. Il B. riferisce la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Attori e tempo rituale
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I riti pubblici non sono affidati esclusivamente ai sacerdoti, [...] volesse assumere questa carica! Il sacerdote di Giove incarna l’ordine perfetto di cui il suo dio è il garante. Come le vestali, anche questo flamen è una specie di “statua vivente” del dio. Di lui si dice che è cotidie feriatus, cioè, letteralmente ...
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FORI
Giuseppe Lugli
Per il concetto di foro, le sue specie e i suoi usi vedi foro. Qui la trattazione si limita alla descrizione di Fori di Roma.
Il Foro Romano.
La tradizione fa risalire la fondazione [...] sappiamo per qual motivo esso si trovasse alla periferia del Foro primitivo e cioè fra il tempio dei Dioscuri e la Casa delle vestali. Fu scoperto nel 1874, ed esplorato da H. Jordan nel 1884 e dal Boni nel 1898. il quale ultimo rinvenne varî pezzi ...
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NUMA POMPILIO (Numa Pompilius)
A. Longo
Il secondo leggendario re di Roma (715-673 a. C., secondo la cronologia varroniana) ebbe - stando alla tradizione - una importanza religiosa che l'arte non poteva [...] Pisone, coi capelli a frangia, il diadema a nastro e il volto severo. Il Becatti ritiene che la statua della Casa delle Vestali sia una copia di età antoniniana dell'originale bronzeo che era sul Campidoglio (non del sec. III ma della prima metà del ...
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Nella teologia cattolica, la castità è una virtù morale, specie della virtù della temperanza, che modera l'appetito delle dilettazioni carnali. Come virtù morale razionale non ebbe mai la sua piena luce [...] di purità sacrale, detta dai Latini castimonia; di qui il rispetto che circonda la verginità sacerdotale, p. es. nelle Vestali, sovente imposta, ma tutt'altro che universale. Solo nelle religioni superiori, con un codice morale elevato, la castità ...
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vestale
s. f. [dal lat. Vestalis, der. del nome della dea Vesta]. – 1. In Roma antica, ognuna delle vergini sacerdotesse che formavano il collegio sacro (collegio delle v.) addetto al culto della dea Vesta e alla custodia del fuoco sacro e...
vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. le vergini, le suore, le monache; I’...