Storico e poeta croato-dalmata (Sebenico 1580 - Roma 1637); studiò a Roma presso i gesuiti, fu canonico a Sebenico (1606) e, dal 1627, a Zagabria; dal 1631 al 1635 fu vescovo titolare della Bosnia, ma [...] falsi e nella sua Vita Iustiniani (circa 1619) sostenne che l'imperatore romano era slavo. Falsificò pure la bolla di papa Silvestro II (27 marzo 1000) che dava a Stefano I, re d'Ungheria, il diritto di nominare vescovi e istituire nuovi vescovadi. ...
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Prelato e cronista (Parigi 1388 - Reims 1473), figlio di Jean I. Influente alla corte di Carlo VII e nella chiesa francese; dapprima avvocato generale al parlamento di Poitiers fu, successivamente, vescovo [...] di Beauvais (1432), di Laon (1444), arcivescovo di Reims (1449). La sua importanza diminuì con l'avvento al trono di Luigi IX, cui spiacque l'indipendenza di giudizio di Jouvenel. Si occupò attivamente ...
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DELFICO, Giovanni Berardino (o Bernardino)
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 29 dic. 1739 primogenito di Berardo e Margherita Civico, di famiglia patrizia appartenente alla oligarchia teramana dei [...] cronache locali riferiscono che il 7 febbraio "con allegra brigata si reca[sse] a far baldoria nel casino suburbano del vescovo Pirelli e con una pignatta incensa[sse] un ramo d'albero infitto a terra simboleggiante l'albero della libertà" (Cronaca ...
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SODEGERIO DA TITO
EEmanuele Curzel
S., detto talvolta "de Apulia", lega però più comunemente il suo nome alla località lucana di Tito, situata circa 10 chilometri a sud-ovest dell'odierna Potenza. Era [...] intervennero fatti nuovi che costrinsero S. a rinunciare a quasi tutti i suoi beni e alla stessa domus nova. Questa passò al vescovo, che già il 15 giugno ne aveva fatto la sua residenza (si tratta infatti del primo nucleo di quello che sarà il ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] la vigilanza sul clero nominò i visitatori, che furono rigorosissimi: molti preti indegni furono allontanati e i vescovi costretti all'osservanza dell'obbligo della residenza. Fu provveduto all'uniformità dell'insegnamento religioso con la revisione ...
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Scrittore e uomo politico albanese (Ibrik-Tepe, Adrianopoli, 1882 - Fort Lauderdale 1965). Sacerdote ortodosso, fondò la chiesa autocefala albanese e promosse l'uso dell'albanese come lingua liturgica. [...] Dal 1920 vescovo ortodosso di Valona e dal 1922 capo della Chiesa ortodossa autocefala albanese col titolo di metropolita di Durazzo. Deputato nazionalista al parlamento di Tirana, si pose a capo dell'insurrezione liberale contro Ahmed Zogu e ...
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Ecclesiastico e uomo politico (forse Waynfleet, Lincolnshire, 1395 circa - Waltham, Hampshire, 1486); sacerdote (1426), prevosto a Eton (1442), fondò il Magdalen College a Oxford (1448). Enrico VI lo fece [...] eleggere vescovo di Winchester (1447). In occasione della rivolta dei piccoli proprietarî del Kent capeggiati da Jack Cade, che, dopo aver sconfitto l'esercito reale, erano entrati in Londra (1450) chiedendo la riduzione delle tasse, W. fu delegato, ...
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Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese 1835 - Roma 1914). Fu eletto papa nel 1903, in una situazione generale difficile per i rapporti tesi tra Chiesa e Stato in Francia e in Italia e per i fermenti sociali. [...] , detti abbés démocrates. Nei riguardi del Regno d'Italia, pur senza revocare il non expedit, nel 1909 lasciò ai vescovi la facoltà di permettere ai cattolici la partecipazione diretta alla vita politica «per superiori motivi di pubblico bene»; ciò ...
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Patriarca di Aquileia (m. 1299); cugino di Filippo, signore di Milano, fu arciprete di Monza; tentò inutilmente nel 1262 di contrapporsi a Ottone Visconti per la nomina ad arcivescovo di Milano. Vescovo [...] di Como, divenne nel 1273 patriarca di Aquileia, e là accolse i parenti esuli dopo la sconfitta di Desio (1277). Cercò di estendere il suo dominio in Istria, lottando dal 1283 al 1291 contro Venezia; la ...
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Arduino re d'Italia. - Figlio (n. 955 - m. abbazia di Fruttuaria 1015) di Dadone, conte di Pombia, e di una figlia di Arduino Glabrione. Dopo aver sconfitto e ucciso Pietro vescovo di Vercelli, ed essere [...] di A. Questi parve ritrovare fautori in tutta l'Italia settentr., ma l'opposizione del marchese Bonifacio di Toscana e del vescovo Arnolfo di Milano e una grave infermità che lo colse lo persuasero a deporre le insegne regali e a farsi monaco nell ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.