Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] competenza religiosa dei sovrani e dell’indipendenza dei vescovi dal governo centrale della Chiesa. Questi principi oratorio. Per edificare una chiesa occorre il consenso scritto del vescovo diocesano, il quale, per concederlo, deve accertare, udito ...
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INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] all'antica provincia le disposizioni ecclesiastiche in uso in Gallia a partire dal sec. 4°, che prevedevano la presenza di un vescovo in ciascuna civitas del sistema amministrativo romano. Ma l'ambiente a cui si trovò di fronte Agostino al suo arrivo ...
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LOCA SOLACIORUM
MMaria Stella Calò Mariani
"Beato colui che ora può cacciare con il falcone sui campi di Puglia! […] / alcuni vanno alle fonti, gli altri cavalcano guardando il paesaggio ‒ questa gioia [...] et tenimentum Ecclesie Sancti Cosme et Damiani situm in terra et pertinentiis Salparum", come attesta il tardivo lamento che il vescovo del luogo rivolge a Carlo I d'Angiò nel 1275 (CodiceDiplomaticoBarlettano, s.l. [ma Fasano] 1988, II, 13, p. 15 ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] della produzione. Nella nuova situazione politica, segnata dalla crisi del potere longobardo locale, fu la figura del vescovo, il colto Alfano I - rinsaldato nel suo prestigio dalla solidarietà con i più influenti esponenti del partito della ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] fondato e stavano costruendo l'abbazia di San Galgano, chiamati qui da Casamari proprio dal vescovo di Volterra all'inizio del secolo, e sostenuti dai vescovi cittadini per parecchi anni successivamente, prima che con il declino anche politico di V ...
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BRUGES
G. Tavazzi
(fiammingo Brugge; Bryggia, Bruggas, Bruggia nei docc. medievali)
Città del Belgio, capoluogo della Fiandra occidentale, situata sul fiume Reie a km. 13 ca. dalle coste del mare del [...] relazioni, già evidenti per la larga importazione di pietra blu da quella città, sono facilmente spiegabili per il fatto che il vescovo di Tournai ebbe giurisdizione su B. fino alla metà del 16° secolo. L'intervento in S. Donaziano si rivelò comunque ...
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PARLER
B. Schock Werner
Famiglia di architetti e scultori attivi nella seconda metà del Trecento in Germania, Boemia, Austria, Svizzera e anche Italia (Schock-Werner, 1978). L'aggettivo 'parleriano' [...] anche a Vienna, poiché la bottega che realizzò nel duomo le sculture dei duchi, in particolare quelle della porta del Vescovo, lo influenzò fortemente. Negli anni settanta Heinrich era a Praga e lavorava nel cantiere del duomo, sotto la direzione ...
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MAGDEBURGO
H. Faensen
(ted. Magdeburg; Magadoburg nei docc. medievali)
Città della Germania, capoluogo del distretto omonimo, posta sul medio corso dell'Elba.M. ebbe importanza in età medievale sia [...] del coro, originariamente a un piano, fu edificata da maestranze cistercensi l'ampia tribuna, il c.d. passaggio del vescovo. Al vertice vi si trova un altare a edicola; un portale e un passaggio portavano al palazzo arcivescovile. Di particolare ...
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BETLEMME
G. Kühnel
(ebraico Bēth Lĕḥĕm; arabo Bayt Lahm)
Cittadina della Giordania, situata a km. 8 a S di Gerusalemme, alla quale è collegata da una strada moderna che, partendo dalla antica porta [...] in parte conservata, menziona sia i committenti dei mosaici - l'imperatore bizantino Manuele Comneno, il re di Gerusalemme Amalrico, il vescovo di B. Raoul - sia l'artista che li eseguì, Efrem. La parallela iscrizione latina non si è conservata, ma ...
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CRACOVIA
J.K. Ostrowski
(polacco Kraków; ted. Krakau; Kopiec Krakusa nei docc. medievali)
Città della Polonia meridionale, situata sulla Vistola nella regione della Piccola Polonia, capitale del regno [...] il calice e la patena d'oro dall'abbazia di Tyniec (seconda metà sec. 11°) e il calice dalla tomba del vescovo Mauro (inizio sec. 12°). Caratteri romanici presenta anche la spada dell'incoronazione dei re di Polonia (Szczerbiec), databile al sec. 13 ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.