Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] dai suoi predecessori e radicati nella religione di Roma arcaica, a quella di nuova concezione che lo spinge ad autodefinirsi vescovo di quelli di fuori o degli affari esterni (epískopos tόn ektós)36. In entrambi i casi Costantino assolve un ruolo ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] Sede firmò il concordato con la Germania di Hitler, dopo che era venuta meno l’iniziale condanna del nazismo da parte dei vescovi tedeschi. La voce del pontefice non si udì mai di fronte a drammatici passaggi come le leggi di Norimberga del 1935 e ...
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Filippo, antipapa
Eugenio Susi
Presbitero del monastero di S. Vito, probabilmente addetto al servizio del culto nella diaconia annessa a tale chiesa, F. venne acclamato pontefice il 31 luglio del 768, [...] papi nella storia, I, Roma 1961, pp. 245-47.
M.G. Mara, Una pagina di storia longobarda da una epigrafe di Santa Maria in Vescovio, "Studi Romani", 9, 1961, pp. 550-51.
C. Falconi, Storia dei papi e del papato, II, I papi dei secoli di ferro scelgono ...
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CIRIACI, Augusto
Luciano Osbat
Nato a Roma il 10 ag. 1889 da Giuseppe e Maria Giuggiolini Magnaterra, di origine marchigiana, crebbe nel popolare rione di Testaccio ove i suoi genitori si erano spostati [...] romani nei primi anni del secolo, infaticabile organizzatore ma soprattutto impareggiabile guida spirituale della gioventù: nel 1916 fu creato vescovo di Sutri e Nepi. Fu padre Olivares ad intuire le grandi qualità umane e le capacità possedute dal C ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] concili e con tentativi di dare alla Chiesa una costituzione nuova, quasi di federazione di chiese nazionali o di vescovi. Tale tendenza, come quella affine che aspirava a limitare l’autorità pontificia di fronte a quella regia, trovò sostenitori ...
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Nella storia delle religioni, in generale, operazione rituale che mira a rendere partecipi, momentaneamente o permanentemente, della divinità. I due presupposti principali dell’idea del sacramento sono [...] morale, come pure la sua fede, non influisce sull’essenza dei sacramenti. Di solito il ministro è una persona qualificata; il vescovo per la cresima e per l’ordine sacro; il sacerdote per il battesimo, l’eucaristia, la penitenza, l’unzione degli ...
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settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in origine del mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] crismale, durante la quale benedice gli oli santi e consacra il crisma. I sacerdoti che concelebrano con il vescovo possono poi celebrare o concelebrare la Messa vespertina in cena Domini, commemorativa dell’istituzione del sacramento dell’eucarestia ...
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BONIFACIO II, papa
Paolo Bertolini
Arcidiacono della Chiesa romana, sul finire dell'agosto o ai primi di settembre del 530 fu designato come proprio successore da papa Felice IV caduto gravemente ammalato.
Non [...] le deliberazioni del concilio di Orange del 529, i cui atti, per il tramite del presbitero Armenio, erano stati indirizzati dal vescovo Cesario di Arles a papa Felice IV, che tuttavia era morto prima dell'arrivo a Roma dell'ecclesiastico franco. Allo ...
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DEL BUFALO, Innocenzo
Bernard Barbiche
Appartenente ad un'antica famiglia patrizia originaria di Pistoia, nacque a Roma nel 1565 o '66, secondogenito di Tommaso e di Silvia de' Rustici.
Il padre esercitò [...] il 27, gli assegnò il 10 dicembre il titolo presbiterale di S. Tommaso in Parione e lo nominò membro delle congregazioni dei Vescovi e regolari, del S. Offizio e de Auxiliis divinae gratiae. IlD. partecipò nella primavera del 1605 ai due conclavi che ...
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FORMENTI, Giovanni
Renata Targhetta
Nacque a Venezia nel 1514 da Antonio, di antica famiglia cittadina tradizionalmente dedita al notariato o all'impiego nella burocrazia statale e ricevette una compiuta [...] , presso la S. Sede.
All'inizio del settembre 1560, con gesto clamoroso e imprevisto, Pio IV aveva infatti nominato vescovo di Verona l'allora ambasciatore veneziano a Roma, M. Da Mula, provocando la reazione della Repubblica, le cui leggi vietavano ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.