Capo normanno (sec. 10º), combatté in Spagna per due anni circa, saccheggiando specialmente la Galizia; a tale azione si opposero prima il vescovo di San Giacomo di Compostella, Sisnando, e dopo la sua [...] morte (979) il conte Gonzalo Sánchez. Questi, sorpresi i Normanni in ritirata, li sconfisse, uccidendo fra gli altri lo stesso Gun deredo ...
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Nelle città tedesche e fiamminghe del Medioevo, il comandante militare del Burg (cittadella fortificata) da cui, in rappresentanza del signore (re o vescovo), sorvegliava la città. Non aveva quale necessario [...] attributo della sua carica l’alta giurisdizione, ma di fatto spesso la esercitava. Fino al 13° sec. il titolo era soltanto conferito a nobili liberi poi anche a ministeriali (nobili di origine servile). ...
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] ., h.e. II 38; Soz., h.e. IV 21,6.
94 Il giorno successivo, il 1° gennaio 360, Macedonio era stato deposto, insieme con altri vescovi, e sostituito da Eudossio di Antiochia; cfr. Socr., h.e. II 38; Soz., h.e. IV 21,6; Chron. Pasch. ad a. 360, pp. 224 ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] dall’età di 14 anni latino, filosofia, teologia. Grazie alle relazioni con la famiglia Cop e con suo cugino P.R. Olivétan (Olivetanus), entrò in contatto con l’Umanesimo e la Riforma. Grazie ad alcuni ...
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Moneta d’argento fatta coniare a Ferrara e Reggio dal duca Ercole I d’Este. Ha sul rovescio l’effigie di s. Prospero vescovo e patrono di Reggio, sul dritto una macina (da cui il nome) da grano. ...
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TRENTO
GGian Maria Varanini
La città di Trento assunse importanza, nel quadro della 'politica dei valichi' dell'Impero tedesco, a partire dal sec. X, quando Ottone I creò la Marca veronese e la aggregò [...] re di Germania, allora in contrasto col padre, che bandì i ribelli. La conclusione della vicenda (con la prevalenza del vescovo, senza appoggi esterni) fu ininfluente sulla politica imperiale, ma il nesso con l'intervento di Federico II a Trento di ...
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Nelle assemblee dell’antica Grecia, sistema di votazione consistente nell’approvazione per alzata di mano.
Nel conferimento degli ordini sacri da parte del vescovo l’imposizione delle mani; il gesto analogo [...] per il conferimento di una dignità diversa dal sacramento dell’ordine prende il nome di chirotesia ...
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Nome dato (a partire dal sec. 15º) a Vincentius magister (pol. Mistrz Wincenty), cronista polacco (Kargów, Opatów, 1160-61 - convento di Jędrzejów 1223), vescovo di Cracovia (dal 1208). Autore di una Cronaca [...] che, con intendimenti didattici e morali, racconta, in un latino artificioso, la storia polacca dalle origini sino al 1206 ...
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Patriarca (m. 397) di Costantinopoli (dal 381), eletto dal secondo Concilio ecumenico, che gli conferì di fatto la dignità patriarcale, stabilendo che al vescovo della "Nuova Roma" spettava il secondo [...] posto d'onore, dopo quello dell'antica; combatté gli ariani, soppresse la penitenza pubblica, nel 394 tenne un concilio metropolitano ...
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DURAND (Durant, Durante), Guillaume (Guglielmo), detto lo Speculatore
Jean Gaudemet
Il soprannome di Speculator, spesso usato per designare il D., deriva dalla sua principale opera giuridica, lo Speculum [...] Forli e Faenza coalizzati contro la Chiesa romana. Poco tempo dopo il D. rientrò a Roma, dove mori il 1° nov. 1296. Il vescovato di Mende fu concesso a suo nipote il 17dicembre dello stesso anno.
L'opera più importante del D., quella che gli valse il ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.