DODONE
Laurent Feller
Le fonti relative alla vita e alla carriera di D., vescovo di Rieti dal 1137 fino alla sua morte avvenuta nel 1181, non forniscono alcuna notizia sulla sua provenienza sociale [...] vantaggi che la Chiesa ricavava da questa unione erano evidenti, poiché il nuovo assetto consentiva di imporre la presenza di un vescovo potente in una regione dominata fino ad allora dai monaci di Farfa e di San Vincenzo al Volturno. Nel momento in ...
Leggi Tutto
ANDREA
Ovidio Capitani
Priore della Chiesa di Tenú, fu eletto vescovo di quella diocesi il 30 ag. 1316, ma ricevette la convalida papale il 7 settembre dello stesso anno, con una bolla nella quale Giovanni [...] ", a Pietro "Alexii de Urbe", ad Annibaldo "de Ceccano"; il 23 ottobre di quell'anno fu nominato insieme con il vescovo di Viterbo, Angelo, giudice conservatore per la chiesa di S. Lorenzo in Damaso. Fu incaricato di confermare la elezione di Agnese ...
Leggi Tutto
DELLA FRATTA, Enrico
Lorenzo Paolini
Nato da nobile ed antica famiglia bolognese, divenne vescovo della sua città nel novembre del 1213. Proveniva da funzioni di curia: era stato canonico della cattedrale [...] si recasse ad insegnare a Bologna. Non conosciamo la risposta, né se mai venne; ma una lettera di Onorio III del 1220 al vescovo e al capitolo, in cui il papa esorta con fermezza ad incrementare tale studio e proibisce che a tal fine si vada a Parigi ...
Leggi Tutto
ANDREA
Riccardo Capasso
Compare per la prima volta come vescovo di Caserta nel 1223, anno in cui consacrò la chiesa di S. Marco Evangelista in Casola, ma è molto probabile che occupasse quella sede [...] , riuscì con grande abilità a non inimicarsi l'imperatore, pur eseguendo in tutto gli ordini del papa che aveva ordinato ai vescovi del Regno di non sottostare alla requisizione.
A. morì intorno al 1251.
Fonti e Bibl.: I. F. Böhmer-J. Ficker, Regesta ...
Leggi Tutto
BENEDETTO
Ingeborg Walter
La provenienza e la data di nascita di B. vescovo di Bisaccia sono completamente sconosciute; egli successe a Zaccaria in quella sede vescovile tra la fine dell'anno 1282 e [...] , p. 20; M. Schipa. Carlo Martello, in Arch. stor. per le prov. napol., XV (1890), pp. 10 s.; L. Mattei-Cerasoli, Di alcuni vescovi poco noti, ibid., n.s., IV (1918), p. 370; A. De Regibus, Le contese degli Angioini di Napoli per il trono di Ungheria ...
Leggi Tutto
GARSENDONIO (Graxendonius, Grascendonius, Grassidonius)
Anna Maria Rapetti
Si ignorano luogo e data di nascita di G., vescovo di Mantova. Torelli - accogliendo le tesi degli studiosi mantovani sette-ottocenteschi [...] sua sede, come dimostra il fatto che nell'aprile 1168 una donna di Mantova donò una casa a G. (designato ancora come vescovo della città). In seguito fu eletto al suo posto Giovanni, che forse non poté entrare subito in carica dal momento che la sua ...
Leggi Tutto
ALAMANNI, Niccolò
Guido Pampaloni
Fiorentino, entrato al servizio del vescovo di Saint-Malo, Guglielmo Briçonnet (cardinale prete del titolo di S. Pudenziana dal 16 genn. 1495), fu ben presto impiegato [...] da Carlo VIII come sua persona di fiducia a Firenze, dove, nel novembre del 1495, fu appunto inviato dal re: doveva tentare di risolvere lo spinoso problema della restituzione di Pisa e delle altre fortezze ...
Leggi Tutto
FESTO
Paolo Bertolini
Poco ci dicono le fonti note circa questo vescovo di Capua - l'ultimo prima della conquista della città da parte dei Longobardi beneventani - il cui nome ricorre, tra l'aprile [...] allora da Capua anche il clero, che si rifugiò a Napoli, portando con sé gli arredi e le suppellettili sacre, e lo stesso vescovo F., che riparò invece a Roma. Qui morì più tardi, ignoriamo esattamente la data ma ad ogni modo prima dell'autunno del ...
Leggi Tutto
CAPILUPI, Giulio
Tiziano Ascari
Figlio naturale di Ippolito, poi vescovo di Fano, e d'una popolana di Roma chiamata Francesca Stinchi, nacque a Roma probabilmente nei primi anni del soggiorno d'Ippolito [...] colà, vale a dire poco dopo il 1544.
Come accadeva spesso ai figli dei prelati, passò quasi sempre per nipote di suo padre e diversi scrittori lo dicono figlio di Camillo, il quale era invece suo zio. ...
Leggi Tutto
BENEDETTO
**
Non si conosce la data della sua nomina a vescovo di Tuscania: successe a Giovanni, che, in data imprecisata, fu trasferito alla cattedra vescovile di Porto. Tale trasferimento fu approvato [...] Bonifacio di Toscana a Cometo. Ma il documento addotto come prova (Regesto di Farfa, n. 824, pp. 225 s.) accenna solo a un vescovo di Tuscania, del quale non indica il nome, mentre si sa che il 2 maggio 1050, in occasione di un altro sinodo convocato ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.