Vescovodi Smirne (n. 70 circa); fu a Roma (155) per difendere contro papa Aniceto l'uso quartodecimano seguito dalla Chiesa asiatica nel fissare la data della Pasqua; e a Roma, secondo Ireneo, convertì [...] Marcione. Ci resta una sua lettera ai Filippesi ("Lettera di P."). n Una lettera della Chiesa di Smirne ci dà il racconto (detto il Martirio di P.) delle circostanze relative all'arresto e alla morte di Policarpo. Il martirio avvenne il 23 febbraio ...
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Vescovodi Urgel (n. 782 circa - m. Lione 818). Amico di Eliprando da Toledo, fu con lui il sostenitore principale dell'adozionismo spagnolo. Costretto ad abiurare al Concilio di Ratisbona (792), quindi [...] a Roma, difese poi la sua dottrina in un'opera (perduta) confutata da Paolino di Aquileia, Agobardo di Lione e Alcuino, con cui ebbe (798), presente Carlomagno, una disputa dopo la quale scrisse una Confessio fidei cattolica; è probabilmente suo un ...
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Vescovo (San Severino Marche 1510 - Roma 1566); fu segretario del Concilio di Trento; creato da Paolo IV vescovodi Telese, fu trattenuto a Roma. Importanti i suoi Diaria sacra oecumenici concilii tridentini [...] per gli anni 1545-61 ...
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Vescovodi Terni (sec. 6º), martire a Roma; ma secondo alcuni agiografi il vescovo andrebbe distinto dal presbitero martirizzato a Roma. Festa, 14 febbraio. ...
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Prelato (Albano 1747 - Roma 1821); segretario di varie congregazioni e arcivescovo titolare d'Isauria, fu membro della commissione per l'esame del sinodo di Pistoia. Durante la prigionia di Pio VI fu delegato [...] diRoma (1798), e, fatto cardinale (1801), una seconda volta durante l'esilio di Pio VII: deportato in Francia (1801), subì la prigionia a Vincennes; liberato per le trattative di Fontainebleau, e tornato a Roma, fu vescovo d'Albano (1816), poi di ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] abolito tutti gli ordini religiosi considerati privi di utilità sociale. Dopo la presa diRoma, si estendeva anche alla provincia romana la il capitolo monsignor Luigi Romoli, domenicano e vescovodi Pescia. Avvenuta la votazione per l’elezione del ...
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Vescovo (sec. 8º). Mandato da papa Gregorio III a Carlo Martello, per recargli le "chiavi della Confessione di S. Pietro", con altre reliquie, e per chiedere aiuto contro Liutprando, re dei Longobardi, [...] offrendo in cambio il titolo di console in Roma, fu onorevolmente accolto, ma nulla ottenne causa un accordo già in atto fra Longobardi e Franchi (739). ...
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Vescovo ariano di Milano (n. in Cappadocia - m. Milano 374), chiamato dall'imperatore Costanzo a sostituire a Milano il cattolico Dionisio (355); nonostante la viva opposizione cattolica e le condanne [...] conciliari (Rimini 359, Roma 372), grazie al favore dell'imperatrice Giustina, riuscì a mantenere la sua sede fino alla morte; i cattolici elessero allora s. Ambrogio. ...
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Vescovo (m. 552) di Milano (530 circa); fu a Roma (537) per chiedere aiuto contro i Goti, poi a Costantinopoli (544) e di lì in Sicilia (545) per informare sulla questione dei Tre capitoli papa Vigilio, [...] che accompagnò in Oriente. Festa, 14 gennaio ...
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Vescovodi Antiochia e martire a Roma sotto Traiano (festa, nella Chiesa greca, 20 dicembre; nella latina, 1º febbraio). Tradotto a Roma dalle autorità romane scrisse, durante il viaggio, sette lettere: [...] Efeso, Magnesia e Tralles, nonché a quella diRoma, pregando che non intercedesse in suo favore; e dalla Troade alle chiese di Smirne e di Filadelfia, ove pure s'era fermato, e al vescovodi questa, Policarpo. Questa è la collezione riconosciuta come ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...