Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] Pietro. Il Concilio ecumenico vaticano I (1870) ha riconosciuto al vescovodiRoma l'infallibilità in materia di fede e di morale, ossia la capacità di trasmettere senza errori i principi essenziali del messaggio cristiano, anche se ciò non significa ...
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VescovodiRoma dal 21 novembre 235 al 3 gennaio 236. Succedette a Ponziano ed ebbe per successore Fabiano. La notizia del suo martirio, registrata dal Liber Pontificalis, del resto in un passo non privo [...] dal Catalogo liberiano per indicare la morte di A., sia dall'assenza del nome di A. nella Depositio martyrum. A. fu il primo vescovodiRoma seppellito nella cosiddetta cripta dei papi, nelle catacombe di S. Callisto.
Bibl.: Liber Pontificalis, ed. L ...
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Africano (m. 199). La sua elezione (189) a vescovodiRoma, dopo Eleuterio, dimostrò l'affermarsi in questa comunità dell'elemento latino-africano. Abile organizzatore, volle uniformare le pratiche religiose [...] all'eresia adozionista diffusa in Roma da Teodoto, e le condannò entrambe. Durante il suo pontificato non avvennero persecuzioni da parte dell'Impero, anzi V. I salì al Palatino dove fu ben accetto dal circolo di studiosi che si raccoglievano intorno ...
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Titolo con il quale viene designato il vescovodiRoma, capo della Chiesa cattolica. L’uso di cambiare nome all’atto di salire al trono pontificio sembra risalga a Giovanni II. Il nome del p. è seguito [...] , in materia riguardante la fede e i costumi, il p. gode della prerogativa di infallibilità che lo garantisce dall’errore, quando come tale (ex cathedra) ammaestra la Chiesa, vescovi e fedeli.
Hanno diritto a eleggere il p. soltanto i cardinali (i ...
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Eletto nel 646, devoto al vescovodiRoma, di cui subito riconobbe la primazia, fu in disputa col monotelita Pirro, ex patriarca di Costantinopoli. ...
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SISTO II, santo
Francesco Scorza Barcellona
VescovodiRoma dall'agosto del 257 al 6 agosto del 258: la cronologia fornita da Eusebio di Cesarea (otto anni nel Chronicon, undici nella Historia ecclesiastica), [...] e che contro l'antica usanza di scegliere il vescovodiRoma prevalentemente tra i diaconi, il successore di S. fu il presbitero Dionigi, dal momento che i diaconi della Chiesa diRoma erano sette, e che quelli di S. erano stati tutti uccisi insieme ...
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Dionigi, santo
Manlio Simonetti
Fu eletto vescovodiRoma il 22 luglio del 259 (o, meno probabilmente, del 260), qualche tempo dopo il martirio di Sisto II avvenuto durante la persecuzione di Valeriano, [...] Logos nella formulazione radicale che le aveva dato il vescovodi Alessandria: inviarono perciò al vescovodiRoma, allora Sisto II, una lettera in cui elencavano quello che di non accettabile riscontravano nella lettera dell'Alessandrino, pregando ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] universale, facendo osservare che tale designazione spettava se mai al solo vescovodiRoma; del resto contrappose a questo titolo quello umile di servus servorum Dei, dopo di lui ripetuto da tutti i suoi successori. Intervenne inoltre nella vita ...
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DI GIOVANNI, Giovanni
Giovanna Di Fazio
Nacque a Taormina (Messina) da Giovanni Battista e da Caterina Corvaja il 23 giugno 1699. Dopo aver conseguito a ventidue anni, presso l'università di Catania, [...] , in conformità con l'antico sistema del decentramento ecclesiastico e con la posizione divescovodiRoma e patriarca d'Occidente, spettante al romano pontefice. Contro il Codex diplomaticus insorse, ancor prima che venisse messo in circolazione ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] Chiesa e rivendicò la supremazia del vescovodiRoma su ogni altro, ottenendo (445) l'alto riconoscimento dell'imperatore Valentiniano III. Ha lasciato numerosi sermoni e un epistolario. Festa, 10 novembre (fino al 1970, 11 aprile).
Vita
L. entrò ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...