CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] cardinalato del proprio fratello Pietro, allora vescovodi Firenze, ed ottenne alcuni privilegi per 359 s.; G. Sercambi, Le croniche, a cura di S. Bongi, Roma 1892, 111, p. 76; B. Pitti, Cronica, a cura di A. Bacchi della Lega, Bologna 1905, pp. 74, ...
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Città, Regno d'Italia
Giuliano Milani
Fino a pochi anni fa la valutazione del rapporto che legò Federico II alle città del Regno d'Italia appariva sospesa tra prospettive che privilegiavano intenzioni [...] che avvenne tra fiorentini e pisani nell'accampamento imperiale alle porte diRoma, ma anche le complesse vertenze che negli anni immediatamente precedenti si erano aperte tra comune e vescovo, dando luogo, sin dal 1218, a interventi pontifici.
Gli ...
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BARTOLINI, Baldo (Baldus ser Cole, Baldus de Bartholinis, Baldo Novello)
Roberto Abbondanza
Nacque da Cola, forse a Perugia, appena dopo la metà di maggio del 1409 - secondo l'età che compare nella trascrizione [...] Braccio a seguito dei tumulti antibaglioneschi di Spello, in cui si sospettava la mano diRoma. E tra l'altro chiederà, dottori e i cinque "gentiluomini" che insieme col vescovodi Assisi, luogotenente generale "in spiritualibus" del cardinale Savell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli [...] della ragion di Stato prescindendo dallo stretto riferimento alla storia interna della Chiesa diRoma a fine di ancorare i saperi giurisdizionali alla scienza teologica, De Luca analizza le funzioni concrete svolte dal cardinale pratico, dal vescovo ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] , invece, fare affidamento sul grosso dei cattolici, deboli ed incoerenti. Vergognoso, per il D., i vescovi trascurino di chiedere a Roma conferma della loro nomina. Paghi della designazione imperiale - s'indigna il D. -, "entrano nel possesso ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] concetti trovarono espressione in un saggio sulla corte diRoma, destinato evidentemente a un pubblico ristretto, 1561, insieme con il cardinale Stanislao Osio e il vescovodi Lesina Zaccaria Delfino, residente presso l'imperatore ma destinato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] Aosta (1033/1034-1109), abate benedettino e successivamente vescovodi Canterbury, passato alla storia per aver affrontato il di Pietro di Giovanni Olivi, a cura di G. Todeschini, Roma 1980.
Francisco Suárez, Disputazioni metafisiche, a cura di ...
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BELVISI, Giacomo
Severino Caprioli
Nacque a Bologna non prima del 1270 da Guido e da Bartolomea Picciolpassi, in una famiglia di parte lambertazza, i cui atteggiamenti nelle lotte cittadine si distinguevano [...] . nella controversia fra il Comune di Bagnacavallo e il vescovodi Ravenna nel 1331. Nel 1332 , CVI, CVII; A. Rota, L'apparato di Pillio alle "Consuetudines Feudorum" e il ms. 1004 dell'Arch. di Stato diRoma, in Studi e memorie..., XIV, Bologna 1938 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] casi (quello più noto si legge in una missiva al vescovodi Arles dalla quale cito), stavano manifestando tiepidezza, invece che
E. Cortese, Il diritto nella storia medievale, 2 voll., Roma 1995.
A. Padoa Schioppa, Il diritto nella storia d'Europa, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] come episcopato universale. Poco dopo la sua elezione Leone IX decide di nominare vescovi delle diocesi situate nelle vicinanze diRoma persone di fiducia (Giovanni di Porto, Umberto di Moyenmoûtier). Vittore II, Stefano X (1057-1058) e Niccolò II ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...