Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] da Roma, e con un restaurato ricco tenore di vita, la deliberazione presa dai cittadini bolognesi, sulla fine del sec. 14°, di assumere a principale patrono della città, in luogo di s. Pietro Apostolo, il vescovo cittadino, Petronio, e di dedicargli ...
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Comune della Puglia (117,3 km² con 315.408 ab. al censimento 2011, divenuti 315.284 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Baresi), capoluogo di regione e città metropolitana. La città, situata a 5 [...] Impero la qualifica di municipium cum suffragio, divenendo importante nodo stradale.
Diocesi accertata con il vescovo Gervasio (347), (seconda solo a quella che stavano conoscendo nello stesso periodo Roma e Milano, passando da 126.000 ab. nel 1921 a ...
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Comune della Lombardia (64 km2 con 48.835 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa Pianura Padana, nella parte interna di un’ansa del Mincio, circondata dall’acqua su tre lati; ciò [...] nel 5° sec. M. fu occupata dai Galli e, in seguito, Roma vi fondò una colonia, Mantua, ricordata già nel 214; durante le guerre Capoluogo di contea (10° sec.), fu assediata da Enrico IV (1091), che poi ne accrebbe i privilegi. Il vescovo Garsedonio ...
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(fr. Avignon) Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento di Vaucluse.
Nella località dove poi sorse A. colonie massaliote eressero templi dedicati a Eracle e ad Artemide; in età romana [...] di Provenza. Dichiarata comproprietà di Raimondo Berengario I, conte di Barcellona e di Provenza, e di Alfonso Giordano, conte di Tolosa, gradatamente divenne comune autonomo, ottenendo dal vescovo la corte pontificia a Roma (1377), la città, ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] vescovo Tarlati nel duomo di Arezzo, il campanile di S. Maria del Fiore (Le Vite, II, 1967, pp. 107, 112-113, 114-115). A proposito di 96; F. Hermanin, Il Maestro romano di Giotto, in Almanacco diRoma per l'anno 1924, Roma 1924, pp. 148-161; L. ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] . 1-58; L. Quartino, Un busto genovese di Federico II, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, "Atti della III Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università diRoma, Roma 1978", a cura di A.M. Romanini, Galatina 1980, I, pp ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] vescovodi P. organizzasse un sistema difensivo sia all'interno della città sia all'esterno, nel territorio, con un sistema di castelli dotati di 157-191; Da Giotto al Tardogotico, cat. (Padova 1989), Roma 1989; B.G. Kohl, Giusto de' Menabuoi e il ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] martyria semipogei diRoma, per es., esso costituiva un vero e proprio sistema di accesso alla b. direttamente dal piano di campagna (S cruciforme, costruito dal vescovo Melezio nel 381. A esso si aggiunse l'altro celebre martyrium di S. Simeone il ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] , Le sepolture trecentesche di Guarniero degli Antelminelli e del vescovo Bernabò Malaspina nella chiesa di San Francesco, in Scultura e monumento sepolcrale del Tardo Medioevo a Roma e in Italia'', Roma 1985", a cura di J. Garms, A.M. Romanini, Wien ...
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GIOVANNETTI, Matteo
F. Manzari
Pittore e arciprete viterbese, documentato tra il 1322 e il 1369, nato probabilmente tra la fine del 13° e l'inizio del 14° secolo. G. è menzionato per la prima volta, [...] re di Aragona, chiedeva al vescovodi Lérida di far eseguire copie in miniatura degli affreschi della cappella di S , Berlin 1968, pp. 45-51; I. Faldi, Pittori viterbesi di cinque secoli, Roma 1970, pp. 4-11; F. Enaud, Les fresques du Palais ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...