FRATI PREDICATORI
GGiulia Barone
Ordine religioso sviluppatosi all'inizio del Duecento e consacrato alla predicazione. La denominazione Domenicani ‒ con cui sono comunemente conosciuti ‒ li ricollega [...] la buona preparazione culturale e la fedeltà a Roma favorì un precoce inserimento dei Frati predicatori nei più alti gradi della gerarchia ecclesiastica. I vescovi domenicani sono numerosi sin dal pontificato di Innocenzo IV, cui si deve anche la ...
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Leone VI
Ambrogio M. Piazzoni
Di origine italiana, e probabilmente romana, L. fu papa solo per alcuni mesi nel corso del 928, mentre il suo predecessore, Giovanni X, era ancora vivo ma incarcerato dopo [...] a Roma, cui doveva la propria elezione.
Poco si sa, d'altra parte, dei pochi mesi del suo pontificato e di lui è rimasta una sola lettera (Regesta Pontificum Romanorum, nr. 3579), con la quale invita Formino di Zara, Gregorio di Nona e altri vescovi ...
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Gian Pietro Carafa (Sant'Angelo a Scala 1476 - Roma 1559). Inquisitore, divenne papa nel 1555. Intransigente fautore della Controriforma, ampliò i poteri dell'Inquisizione e nel 1559 pubblicò il primo [...] e visse intemerato alla corte di Alessandro VI. Protonotario apostolico (1503), vescovodi Chieti (1504), legato compagni a cagione del sacco diRoma (1527), i molti incarichi politici non gli impedirono di preoccuparsi segnatamente del dilagare dell ...
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Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] creato vescovo e vicario generale dei conventuali (1566), poi cardinale (1570). Tenutosi in disparte durante il pontificato di Gregorio XIII " della città diRoma, progettando e attuando in parte un complesso piano di rinnovamento cittadino che ...
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Francesco Saverio Castiglioni (Cingoli 1761 - Roma 1830). Vescovodi Montalto (1800), fu da Napoleone I (1808) confinato a Milano, poi a Pavia, infine a Mantova. Restaurato il potere pontificio, fu creato [...] cardinale e fu vescovodi Cesena (1816), poi di Frascati (1821), e penitenziere maggiore. Eletto papa (1829), va ricordato per l'avversione a ogni forma di nepotismo, per l'ostilità alle società segrete e ai giansenisti e l'appoggio alla diffusione ...
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Giovanni, vescovodi Sabina (secc. 11º). Appartenente al partito dei Crescenzî, fu eletto (1045) al pontificato mentre il papa regnante Benedetto IX era costretto da una sommossa popolare a lasciare Roma [...] questo motivo S. III è frequentemente indicato come antipapa). Due mesi dopo, il ritorno di Benedetto IX lo costringeva a rifugiarsi in Sabina. Fu deposto dal sinodo di Sutri (1046), assieme allo stesso Benedetto IX e a Gregorio VI, anch'egli eletto ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] senatoria non poté divenire padrona di fatto del Ducato (che comprendeva anche la Tuscia meridionale, parte della Sabina, dell’Umbria e della Campania) proprio per la presenza in Roma della curia del vescovo e del vescovo stesso, il papa, forte ...
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Ecclesiastico e uomo d'arme (Venezia 1401 - Roma 1465). Figlio del medico veneziano Biagio T., di modesta famiglia, è ricordato erroneamente, a partire dal sec. 17º, con il cognome Scarampi (probabilmente [...] l'arte medica. Recatosi a Roma come medico del card. G. Condulmer, dopo l'elezione di questo a pontefice nel 1431 (Eugenio IV) divenne suo cubiculario, vescovodi Traù (1435), arcivescovo di Firenze (1437), patriarca di Aquileia (1439). Creato ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Mühlebach, Alto Vallese, 1465 circa - Roma 1522); ordinato prete a Roma (1489), fu uomo di fiducia di Giorgio Soprassasso nella lotta contro il vescovodi Sion e i partigiani [...] (1494-96); poi, divenuto (1499) egli stesso vescovodi Sion, svolse un'intensa attività politica antifrancese, rompendo ( II ottenendo l'aiuto dei mercenarî svizzeri contro Luigi XII di Francia; prese quindi parte alle campagne contro i Francesi in ...
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Nobile romano (m. Roma 847); alla morte di Gregorio IV (844) fu eletto papa dalla fazione aristocratica, mentre quella popolare acclamava il diacono Giovanni. S. si impose, ma dovette dimostrare la validità [...] papale, secondo la costituzione dell'824. In seguito S. lasciò governare il fratello Benedetto, da lui fatto vescovodi Albano, il cui comportamento avido e dispotico suscitò grave malcontento popolare. Pochi mesi prima della sua morte, nell ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...