COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] , della Sabina e della Tuscia si erano poste sotto l'autorità diRoma. C. si era sentito molto sicuro del suo potere, tanto a tutti i vescovidi Germania della bolla che scomunicava C. e un mese più tardi il viaggio in Boemia di tre inviati venuti ...
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(propr. Nicola di Lorenzo)
Cola di Rienzo
(propr. Nicola di Lorenzo) Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313-ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d’essere figlio illegittimo dell’imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studi e alla professione di notaio, ... ...
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Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313 - ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d'essere figlio illegittimo dell'imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studî e alla professione di notaio, ma insieme si interessava ai monumenti e alla storia dell'antica ... ...
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Pier Giorgio Ricci
Al nome del celebre tribuno romano (1313 o 1314 - 1354) è legato un capitolo importante della fortuna di D. nel Trecento. Con piena sicurezza si può infatti attribuire a C. un commento alla Monarchia, conservatoci anonimo sotto forma di note marginali al testo del trattato dantesco ... ...
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Nicola, figlio di Lorenzo taverniere e di Maddalena, lavandaia e acquaiola, nacque in Roma nel rione della Regola nel 1313 o nel 1314. Orfano di madre, visse presso parenti in Anagni, sino a venti anni, quando, mortogli il padre, ritornò a Roma (1333 o 1334) e attese a leggere i classici e a ricercare ... ...
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GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Francesco, conte di Tricarico, e di Bianca Maria Visconti, figlia legittimata del duca di Milano Filippo Maria, nacque il [...] di volersi vendicare contro Giovanni Ludovico di Savoia, vescovodi Ginevra, continuo artefice di la Chiesa lombarda, la corte diRoma. Strutture e pratiche beneficiarie nel Ducato di Milano (1450-1535), a cura di G. Chittolini, Napoli 1989, pp ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] Roma: a settembre del 1560 era a Panna, nel marzo del 1562 era a Piacenza; trascorse, inoltre, lunghi periodi estivi a Capranica ed a Montefiascone, di cui era governatore. Nel settembre del 1563, morto il vescovodi Bologna, chiese ad Alessandro di ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] concistoro straordinario. Con il reinsediamento del pontefice, E. era di nuovo a Roma e al cadere del 1530 commutava il patriarcato di Costantinopoli con il vescovatodi Zara. Al cadere del 1531 il Senato veneziano lo rifiutò come nunzio apostolico ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] una pelliccia ed un panno "coloribus vario" (cfr. Monumenta Germ. Hist., Epistolae, VIII, 1, Berolini 1939, pp. 223-225). Il vescovodi Nantes arrivò a Roma quando Nicolò I era già morto (Ann. Bert., p. 90), ma anche col nuovo papa A. non tralasciò ...
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BORGIA, Cesare
Felix Gilbert
Figlio del cardinale Rodrigo e di Vannozza Catanei, nacque nel 1475, probabilmente nel mese di settembre, maggiore dei figli nati da quell'unione, dei quali ci sono noti [...] si stabilì prima a Orvieto, poi a Perugia e infine tornò a Roma il 27 giugno, quando ormai Carlo VIII aveva attraversato lo Stato della amichevoli. Il B. portò il cappello cardinalizio per il vescovodi Rouen, Giorgio d'Amboise, e il re ricevette ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] 'egli Anselmo, come lo zio. Questo Anselmo diventò in seguito abate di S. Saba a Roma, poi legato apostolico in Inghilterra, abate di Edmundsbury ed infine vescovodi Londra. Di altri parenti materni conosciamo i nomi, come i due zii Folcheraldo e ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] avevano provocato del resto una nuova fase di acuti dissidi fra il governo di Torino e la corte diRoma. Tra il 1731 e il 1735 vescovodi Novara della Riviera d'Orta e l'investitura l'anno successivo, da parte di Benedetto XIV, del feudo pontificio di ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] parte del vescovatodi Eichstätt di cui, però, aveva già preso possesso la Baviera. F. dové rinunciare alle enclaves di Ansbach e 1811, come padrino per il battesimo del re diRoma.
Dopo un breve periodo di pace, la crisi intervenuta tra la Francia e ...
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BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] braccio destro, Guglielmo d'Assisi, il cui fratello, vescovodi Assisi, era poi il cancelliere del duca, e pel duca d'Atene, a cura di E. Narducci, Roma 1864; I capitoli del Comune di Firenze (sec. XIV), a cura di C. Guasti e A. Gherardi, Firenze ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...