Musicista (Palestrina 1525 - Roma 1594). Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, P. visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei [...] chiamato da Giulio III (già vescovodi Palestrina e suo estimatore) alla direzione della cappella di S. Pietro. Riconoscente, P genere a 8 voci fino allora - almeno a Roma - imperfettamente trattato. Un terzo libro di mottetti a 5, 6, 8 voci seguì nel ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - Londra 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa diRoma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] papa, quindi il sacco diRoma (1527) e la pace di Cambrai (1529). Con la politica diplomatica di Wolsey naufragava anche la sua l'apice del dispotismo di E.; nel 1540 E. sposa Caterina Howard, sostenuta a corte dal vescovo Gardiner capo del partito ...
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Re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (Goslar 1050 - Liegi 1106), figlio dell'imperatore Enrico III e di Agnese di Poitiers. Succedette al padre ancora bambino (1056); diventato maggiorenne, [...] violenza a rinunciare a ogni potere. E., ritiratosi presso il vescovodi Liegi, a lui fedele, annunciò l'intenzione di riprendere la guerra contro il figlio per recuperare la corona, ma alla vigilia di uno scontro tra i due presso Visé, E. morì dopo ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] lettura delle opere di L. Valla. Nel 1492 fu ordinato sacerdote da Enrico di Bergen, vescovodi Cambrai, del tre anni. La laurea in teologia a Torino, grandi onori a Bologna e a Roma, l'amicizia con G. Aleandro, C. Calcagnini, Egidio da Viterbo, S. ...
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Figlio (Kessel, Cleve, 980 - Castel Paterno 1002) di Ottone II e di Teofano. Succedette al padre nel 983 sotto la reggenza materna. Assunto il pieno potere nel 994, perseguì con fede e convinzione il disegno [...] dalla madre, ma Enrico il Litigioso, sottrattosi alla custodia del vescovodi Utrecht, al quale era stato affidato dopo la rivolta contro parte di O. di un nuovo palazzo imperiale sul Palatino prova la volontà del giovane sovrano di rifare diRoma l' ...
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Imperatore romano (Cauca, Spagna, forse 347 - Milano 395). Magister militum di Graziano, Augusto d'Oriente (379) dopo la vittoria contro i Sarmati in Pannonia (378), combatté i Goti e poi i Visigoti di [...] ., che rimase in Italia fino al 391; qui esercitò su di lui grande influenza s. Ambrogio, vescovodi Milano. A Roma, T. non trascurò, per ragioni politiche, di favorire l'elemento pagano, raccolto attorno a Virio Nicomaco Flaviano e a Simmaco. Presto ...
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Cardinale (Bauco, od. Boville Ernica prov. Frosinone, 1466 - Roma 1549). Personalità di alta cultura e uomo d'azione, fu apprezzato da molti pontefici, soprattutto in delicate situazioni diplomatiche [...] . 1546 divenne cardinale-vescovodi Albano e trasferì il vescovatodi Montefeltro al nipote Ennio. Durante il conclave seguito alla morte di Paolo III e mentre il suo nome era tra i papabili si spense (19 dic. 1549) per malattia a Roma in Castel Sant ...
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Maffeo Barberini (Firenze 1568 - Roma 1644). Eletto papa nel 1623, sostenitore convinto della suprema autorità della Chiesa, si mostrò anche geloso della propria autorità personale. Attuò numerose riforme [...] ape presente nello stemma di famiglia) e sotto il suo pontificato Roma fu abbellita di importanti opere.
Vita poi della Scozia (1607), vescovodi Spoleto (1608), legato di Bologna (1611-14), prefetto della Segnatura di giustizia, divenne infine papa. ...
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Famiglia fiorentina, di popolo, originaria di Poggibonsi, ricordata la prima volta verso la fine del sec. 13º; nei secoli precedenti al principato mediceo, si distinse, più che nella politica, nell'attività [...] Andrea (1301-1374), vescovodi Fiesole (v. Andrea: Andrea Corsini, santo); Neri suo fratello (m. 1377), vescovodi Fiesole, ebbe culto Medici, coi quali anche gestirono a Roma un banco fiorente. Ebbero titolo di marchesi (1629), e conseguirono alte ...
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Figlio (n. 1265 circa - m. tra il 1348 e il 1350) del senatore Giovanni; senatore nel 1292, provocò nel maggio 1297 l'aperta rottura con Bonifacio VIII, avversario della sua famiglia, assalendone e trafugandone [...] Giovane, senatore diRoma nel 1332 e nel 1342, che morì nel 1347 combattendo contro Cola di Rienzo, sono da ricordare Giovanni, cardinale dal 1327, amico e protettore del Petrarca, e Giacomo (m. 1341), anche amico del Petrarca, vescovodi Lombez (dal ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...