Vescovo (dal 311 - m. dopo 340) di Cartagine, la cui elezione, contestata, è alle origini dello scisma donatista; ma C. fu riconosciuto legittimo dai concilî diRoma (312 o 313) e di Arles (314). Tuttavia [...] Costantino trattenne in Italia i due contendenti, Donato e C. (questo a Brescia); i legati imperiali inviati a Cartagine per procurare l'elezione di un nuovo vescovo riconobbero però C., che poté ritornare in sede (316) e partecipare poi al concilio ...
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Vescovodi Spoleto, mandato a celebrare la Pasqua in Roma nel 419, per l'esilio di papa Bonifacio I e del suo competitore Eulalio. Gli sono attribuite tre brevi composizioni in versi, conservate in un [...] codice Vaticano Palatino, due delle quali copia di iscrizioni esistenti in una basilica dedicata a S. Pietro nei pressi di Spoleto: importanti per la decisa affermazione in esse contenuta delle prerogative di Pietro. ...
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Vescovodi Como (Milano 1415 circa - Roma 1487), pronipote del cardinale Branda da C.; consigliere di Galeazzo Maria Sforza duca di Milano, partecipò alla reggenza dell'erede Gian Galeazzo. Fu oratore [...] in Francia (1477) e a Roma (1480-82), legato della flotta papale contro Venezia (1483). Giureconsulto di fama, fu protettore d'artisti. ...
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Vescovodi Lucca (m. 588). Irlandese, sembra abbia fondato, dopo un pellegrinaggio a Roma, un monastero a Moville; tornato poi in Italia, visse da eremita nei dintorni di Lucca, e, come narra s. Gregorio [...] Magno, ne fu eletto vescovo. È da alcuni identificato con s. Finiano. Festa, 18 marzo. ...
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Vescovodi Limoges; secondo una tradizione agiografica che risale a Gregorio di Tours, fu uno dei vescovi mandati da Roma per evangelizzare la Gallia (sec. 3º); secondo una leggenda del sec. 11º, M. sarebbe [...] stato addirittura discepolo di s. Paolo. Festa, 30 giugno. ...
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Vescovodi Corinto dal 166 al 174. Contro il marcionismo e il montanismo indirizzò a sette chiese (Lacedemone, Atene, Nicomedia, Gortina, Amastri, Cnosso, Roma) altrettante lettere, che poi riunì in una [...] collezione, menzionata da Eusebio, di cui restano frammenti. ...
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DI CAPUA, Pietro Antonio
Andrea Gardi
Nacque nel 1513 da una grande famiglia feudale napoletana, secondo figlio di Annibale e Lucrezia Arcamone; il fratello maggiore Vincenzo ottenne per matrimonio [...] abbazia al proprio capitolo cattedrale, difese a Roma la sua autorità metropolitica contro il rifiuto del vescovo suffraganeo di Lecce di riconoscerlo, nel 1538-1540 fece compiere all'ausiliare vescovodi Scutari una visita pastorale, nel corso della ...
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DI MARCO, Giulia
Jean-Michel Sallmann
Nacque verso il 1574-1575 a Sepino nella contea del Molise (ora prov. di Campobasso). La sua estrazione sociale era molto modesta: il padre era un bracciante, la [...] agitazione che il suo culto suscitava a Napoli, il vescovodi Caserta e commissario del S. Offizio, Deodato Gentile Giesuiti, la condannate per una Diavola?".
La D. morì a Roma prigioniera nel Castel Sant'Angelo, ma allo stato attuale delle nostre ...
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DI CAPUA, Annibale
Matteo Sanfilippo
Nacque a Napoli verso la metà del XVI secolo da Vincenzo, terzo duca di Termoli, e Maria Di Capua, figlia di Ferrante, secondo duca.
I Di Capua erano di antica nobiltà: [...] di sostituire mons. G. V. de Buoi, vescovodi Camerino, con un nunzio di maggior prestigio, uomo di 1547-1597), Paris 1890, pp. 420-429; A. Solerti, Vita di T. Tasso, Torino-Roma 1895, ad Indicem; P. Pierling, Projets militaires de Bathory contre ...
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DI BLASI, Giovanni Evangelista
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo il 25 luglio 1720 da Scipione e Caterina Gambacorta e Ciambri. Cadetto di famiglia gentilizia e di tradizioni colte, fu destinato al pari [...] Di Giovanni e in F. Testa due tra i principali sostenitori.
Proseguì il corso dei suoi studi fuori di Sicilia, nel 1741 a Roma nel collegio di Requesens abate di S. Martino e futuro vescovodi Siracusa, da questo venne nominato lettore di teologia in ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...