FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] vescovodi Albano, fece erigere al F. "un'ampia Sagrestia e sotto di essa il Cimitero" (Piazza, 1703) per la cattedrale di 1980), pp. 243-260; F. Trevisani, G.B. Negroni committente nel Gesù diRoma, in Storia dell'arte, 1980, nn. 38-40, pp. 361-369; ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] di Calatrava (castelli di Zorita e di Guadalerzas), di Santiago (Uclés, Mora, Montiel) e di San Giovanni (Consuegra). Altri castelli appartenevano al vescovodi Francesco Ehrle, I (Studi e testi, 37), Roma 1924, pp. 50-70; M. González Simancas, ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] germaniche responsabili della caduta dell'Impero romano, che aveva saccheggiato Roma nel 410, cosa che si era ripetuta nel 455 a opera colui al quale l'opera fu dedicata, l'umanista vescovodi Eichstätt che diede l'imprimatur: l'opera doveva essere ...
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BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] des Sciences Historiques, 13), Beograd 1989, pp. 109-118; A. Papagna, Di alcuni vescovi apuli e lucani nell'Alto Medioevo, Nicolaus 16, 1989, pp. 163-184; G. Roma, S. Maria d'Anglona. Struttura architettonica e decorazione pittorica, Cosenza 1989; M ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] pieno sec. 5° si collocano le Formulae spiritualis intelligentiae del vescovodi Lione Eucherio (m. 450 ca.), ove il capitolo De animantibus ; Cadei, 1984) e nelle raffigurazioni di a. della Historia Plantarum diRoma (Casanat., 459; Cadei, 1985). Tra ...
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BOBBIO
S. Lomartire
(lat. Bobium)
Comune in prov. di Piacenza, sulla sponda sinistra del fiume Trebbia. Nella zona sono attestati insediamenti già nel Paleolitico e nell'età del Bronzo; ne sono prova [...] dei diritti circoscrizionali da parte del vescovodi Piacenza. All'interno di questa contesa, che incise sulla -27, 1984, pp. 155-160; F.G. Nuvolone, Il viaggio di s. Colombano a Roma: testi e genesi della leggenda (III), Archivum Bobiense 6-7, 1984- ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] si trasferì sul Vyšehrad. Già intorno al 1070 il vescovo Giovanni vi fondò una nuova chiesa dedicata a s. Pietro, per la quale venne istituito un Capitolo posto direttamente sotto l'autorità diRoma: in questo luogo, nel 1085, il principe Vratislao ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] 57; L. Cochetti Pratesi, La Scuola di Piacenza, problemi di scultura romanica in Emilia, Roma 1973; id., Postille piacentine e problemi duomo, ivi, pp. 125-130; E. Nasalli Rocca, Aldo vescovodi Piacenza, ivi, pp. 133-144; G. Berti, Rilievi socio- ...
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AREZZO
M.G. Paolini
(gr. 'Aϱϱήτιον; lat. Arretium, Aritium; Arizzo nei docc. medievali)
Città della Toscana di antica origine, fece parte della dodecapoli etrusca, per poi divenire municipium al tempo [...] richiesti anche dai presuli di altre chiese, fra i quali i vescovidi Siena e di Volterra (1283), 378-387:385; M. Salmi, U. Lumini, La chiesa inferiore di San Francesco di Arezzo, Roma 1960; M. Lisner, Der romanische Kruzifixus in S. Vincenzo a ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] , come la c. del palazzo del vescovodi Wells, quella fatta costruire a Londra dal vescovodi Ely (St Ethelreda Chapel in Holborn), almeno accennare alle c. annesse alle residenze papali diRoma e Avignone. Nel palazzo del Laterano, un oratorium ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...