CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] diRoma e cioè, per es., a Ravenna in S. Apollinare Nuovo, in S. Apollinare in Classe e, forse, in S. Martino in Ciel d'Oro (Mazzotti, 1957), a Luni nella basilica altomedievale (Lusuardi Siena, 1987), a Farfa nell'abbaziale carolingia, a Vescovìo ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] l'Alto Medioevo sugli altari delle principali chiese diRoma: Sisto III (432-440) fece costruire dall 177); che il vescovodi Auxerre Aronne (800-813) ne fece innalzare uno d'oro e d'argento sull'altare di S. Stefano nell' abbazia di S. Mariano ( ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] 23); S. Pietro assiso all'interno di una struttura schematica che rappresenta la città diRoma, nel frontespizio alla storia dei papi. divenne proprietà del vescovodi Strasburgo e quindi, all'inizio del sec. 19°, della Bibl. Mun. di Strasburgo. Nel ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] al tempo dei vescovi Giovanni (metà del sec. 6°) e Sergio (seconda metà del sec. 6°): dal c.d. palazzo Bruciato e dalla sala dell'Ippolito, con raffigurazioni del mito euripideo e con le personificazioni cristianizzate diRoma, Madaba e Gregoria ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] opera dei saraceni (881); i caratteri paleografici, peraltro, non conforterebbero tale ipotesi.Ancora al vescovo Landolfo è attribuito il Benedizionale diRoma (Casanat., 724/II), poiché l'analisi paleografica riconduce a una stessa mano sia il testo ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] sec. 6°), del vescovo Albino già nella cattedrale di Forcona (sec. 7°), i frammenti di una lastra a Civita di Bagno, a poca distanza "Atti delle giornate di studio dell'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università diRoma, Roma 1977", Roma 1978, pp. ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] di fondatori di edifici sacri, s. Sabino, vescovodi Canosa, e s. Lorenzo di Siponto, alla cui mitica figura si lega l'origine del santuario di III Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università diRoma, Roma 1978", a cura di A.M. ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] Mosa, a Liegi, dove, all'epoca del vescovo Notgero (972-1008), vennero realizzati intagli in avorio in cui lo stile carolingio di Reims fu riformulato con nuova consistenza plastica.Anche a Roma, verosimilmente sulla spinta della politica culturale ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] dopo il maggio 1084, in occasione della presa diRoma, data che coincide grosso modo con la consacrazione di affermazione e legittimazione personale del normanno: il vescovo Ursone si poneva come il continuatore di s. Sabino, il grande vescovodi ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] Raynaud de La Porte e suo nipote, il vescovodi Auxerre, Bernard Brun. Posti negli intercolumni su entrambi l'arte gotica italiana, "Atti del 2° Convegno internazionale di studi, Pistoia 1966", Roma [1972a], pp. 271-293; id., Emaux du Moyen ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...