Città della Toscana, capoluogo di una delle 9 provincie nelle quali la regione è ripartita, posta nella valle superiore dell'Arno, a km. 4 ½ a SE. del punto d'imbocco del canale della Chiana, alla posizione [...] verso la montagna e verso l'Umbria e Roma. Vinta più volte, Arezzo fu fiaccata a Campaldino, nel 1289, dove perirono il battagliero suo vescovo Guglielmino Ubertini e un gran numero di nobili aretini. Esplosero violente, dopo d'allora, le rivalità ...
Leggi Tutto
Nacque fra il 1431 e il 1434, pare il 1° gennaio 1431, a Xátiva presso Valenza nel regno d'Aragona, da Jofré de Boria y Doms, nobile cittadino (v. borgia, famiglia), e da Isabella, sorella di Alonso, che [...] Ebbe dallo zio, vescovodi Valenza, benefici ecclesiastici; ma la fortuna sua cominciò con l'elevazione di quello alla tiara (8 aprile 1455). Rodrigo, che era in Italia già da più anni, probabilmente dal 1449, e, prima discepolo a Romadi Gaspare da ...
Leggi Tutto
Nacque, secondo ogni probabilità, nell'estate del 1475 da Rodrigo Borgia, allora cardinale vescovodi Albano e vice-cancelliere della chiesa, e da Vannozza Catanei romana. Rivolto da prima a vita ecclesiastica, [...] nascosti dei Veneziani.
Nel giugno del 1502, fatti a spese della Chiesa grandi apparecchi di guerra, Cesare lasciò Romadi nuovo. Il momento era propizio: il re di Francia aveva bisogno del papa per le contese ormai sorgenti con la Spagna; Ferrara ...
Leggi Tutto
Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] e gl'interessi mondani dei chierici. Denunciato dal vescovodi Brescia a papa Innocenzo II, fu condannato dal . Wissenschaften zu München, 1873, I, p. 139 segg.; Gregorovius, Storia diRoma nel Medioevo, trad. R. Manzato, IV, Venezia 1873, p. 567 ...
Leggi Tutto
SILVESTRO II Papa (Gerberto di Aurillac)
Mario NICCOLI
Giovanni VACCA
Nato verso la metà del sec. X, con tutta probabilità in Aquitania e certo da umilissima famiglia, fu educato nel monastero benedettino [...] In una corrispondenza con Adelboldo benedettino, vescovodi Utrecht, Gerberto parla De modo inveniendi numeraux de l'aritmétique, XXI; Vie de Gerbert, in Ann. di Matematica, V, Roma 1864; M. Cantor, Vorlesungen üb. Geschichte der Mathematik, 3ª ed ...
Leggi Tutto
TELESIO, Bernardino
Guido Calogero
Naturalista e filosofo, nato a Cosenza nel 1509, ivi morto ai primi d'ottobre del 1588. Primogenito di sette figli (un fratello, Valerio, fu barone di Castelfranco [...] nel 1579 lo uccisero; un altro, Tommaso, fu vescovodi Cosenza dal 1565 al 1569), si allontanò fanciullo dalla il De rerum natura iuxta propria principia, il T. pubblicò a Roma nel 1565 il primo libro, che ristampò rielaborato, insieme col secondo, ...
Leggi Tutto
. Vasto movimento scismatico che turbò la chiesa d'Africa a cominciare dal sec. IV. La causa immediata fu offerta dalla persecuzione di Diocleziano, ma i motivi dottrinali risalgono ad antiche controversie, [...] della Gallia, i quali, in un sinodo a Roma (313) sotto la presidenza di papa Melchiade (Milziade) e con la partecipazione di 15 vescovi italiani, ascoltarono l'esposizione fatta da 10 vescovi dell'una e 10 dell'altra parte, i quali accompagnavano ...
Leggi Tutto
Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] in Roma gli era dato come successore un'altra ombra di antipapa, il cardinale vescovo Giovanni di Albano, col nome di Callisto III. In queste condizioni, Federico ritenne conveniente scendere a patti. Eberardo, vescovodi Bamberga, latore di proposte ...
Leggi Tutto
Prospero Lambertini nacque in Bologna da nobile famiglia della città, il 31 marzo 1675. Tredicenne, si avviava alla carriera ecclesiastica, allievo del Clementino diRoma: e la sua fu la brillante carriera [...] e vescovi, a cominciare dal card. di Zinzendorf, trait d'union tra la Chiesa cattolica e il re di Prussia, erano assai più devoti ai loro sovrani che al papa; gli arcivescovi elettori dell'Impero primeggiavano per indisciplina, e persino a Roma l ...
Leggi Tutto
Gabriele Condulmer, nacque a Venezia da ricca famiglia di mercanti nel 1383, morì a Roma il 23 febbraio 1447. Agostiniano a S. Giorgio in Alga, fu dallo zio materno Gregorio XII creato suo tesoriere, vescovo [...] tiara. Restaurò il Laterano e il Pantheon; difese il Colosseo e gli altri monumenti antichi, distruggere i quali - egli scrisse - è diminuire la dignità diRoma e dell'orbe terrestre. "Grande della persona, bellissimo d'aspetto, macilento e grave e ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...