Scultore (Poppi 1430 circa - Firenze 1484). La sua prima attività di ritrattista è testimonianza, oltre che della sua formazione a Firenze (probabilmente, condiscepolo di Desiderio da Settignano e A. Rossellino, [...] ). Documentato a Roma nel 1463, lavorava probabilmente al pulpito della benedizione di Pio II in S. Pietro. A Firenze dal 1464, avviava lavori di maggiore impegno: i monumenti funebri del vescovo Salutati, nel duomo di Fiesole, di Bernardo Giugni ...
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Comunità religiosa sorta in Boemia nel 1462 con derivazione dalla Chiesa hussita, quando Pio II annullò i compactata con cui la Chiesa cattolica aveva riconosciuto la comunione sotto le due specie e la [...] dei beni ecclesiastici. Un piccolo gruppo di hussiti decise di rompere completamente con Roma ed elesse un proprio vescovo, dando così origine all’ Unione dei Fratelli boemi. Perseguitati dal re Giorgio di Podĕbrady, essi ebbero ampio respiro e ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] pieno titolo dell'area di libera circolazione Schengen.
Chiesa ortodossa di Bulgaria La lotta tra Roma e Bisanzio per l’ autori, oltre a Clemente allievo di Cirillo e Metodio, Giovanni l’Esarca, il vescovo Costantino e Černorizec Chrabăr. È ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] gravitò di fatto verso Costantinopoli, accettandone lo scisma del 1054 e staccandosi da Roma. di un patriarca armeno-gregoriano. Vi hanno pure autorità un vescovo copto-monofisita, un metropolita nestoriano e dal 1841 un vescovo anglicano.
Regno di ...
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(arabo Nūba) Regione dell’Africa nord-orientale, divisa tra l’Egitto e il Sudan, attraversata longitudinalmente dal Nilo, limitata a N dalle cateratte di Assuan, a E dal Mar Rosso, a S dalla confluenza [...] Un documento, rinvenuto a Qaṣr Ibrīm, ricorda la consacrazione di un vescovo nel 1372, epoca in cui il cristianesimo si riteneva completamente degli scambi commerciali con Roma e il bacino mediterraneo), visibile nell’adozione di stili, iconografie e ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] vasta diffusione fino al 5° secolo.
Vita
Figlio del vescovo della sua città natale, fu scomunicato dallo stesso padre per le sue idee religiose. Di agiata condizione, trasferitosi a Roma, e accolto fraternamente da quella comunità cristiana (verso ...
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Pseudonimo sotto il quale è noto Johann Nikolaus von Hontheim (Treviri 1701 - Montquintin, Lussemburgo, 1790), storico e canonista. In De statu ecclesiae deque legitima potestate Romani pontificis liber [...] e S. Pufendorf. Entrato nel clero, fu a Roma dove acquistò conoscenza della prassi curiale; tornato a Treviri, coprì alti uffici ecclesiastici, e nel 1748 era nominato vescovo ausiliare di Treviri. La passione politica per l'autonomia episcopale e ...
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C. aerea Spazio aereo controllato dagli enti che regolano il traffico aereo e nel quale i voli debbono essere condotti secondo determinate procedure di sicurezza.
C. comunale Suddivisione del territorio [...] sono diversamente denominate (municipi a Roma e Genova, municipalità a Venezia e Napoli, di zone di decentramento a Milano ecc.).
C la diocesi, a capo della quale è un vescovo residenziale. Nelle terre di missione, oltre alle diocesi vi sono i ...
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Vallombrosa Centro in prov. di Firenze, nel comune di Reggello, posto sulle pendici del Monte Secchieta, a 958 m s.l.m.
Vi ha sede un famoso monastero, il cui primo nucleo fu l’eremo di S. Maria d’Acquabella, [...] del monastero di San Salvi, subito fuori Firenze, centro di lotta contro il vescovo e il clero simoniaci di Firenze. Santa Trìnita a Firenze, S. Prassede a Roma, e il santuario di Montenero presso Livorno, passato alle dipendenze dei vallombrosani ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] suo discepolo Vitale (che A., ordinandolo vescovo, mise a capo di un gruppo dissidente) aggravarono la situazione; le sue dottrine sull'Incarnazione furono condannate in vari sinodi (Roma, ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...