Ecclesiastico (n. 1319 circa - m. Roma 1397), secondogenito di Carlo II di Valois; vescovodi Beauvais (1336), arcivescovo di Rouen (1362) e di Auch (1374), patriarca titolare di Gerusalemme, appoggiò [...] VI contro il papa francese Clemente VII. Privato da quest'ultimo dell'arcivescovado di Auch (1378), si trasferì a Roma, dove fu creato cardinale (1378) e patriarca di Aquileia (1381); ma la sua nomina provocò gravi discordie nel Friuli, sicché Urbano ...
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Uomo politico francese (n. forse a Angle-sur-Langlin 1421 circa - m. Ripatransone 1491). Vescovodi Évreux (1465), d'Angers (1467), dallo stesso anno cardinale, potentissimo alla corte di Luigi XI di Francia, [...] . Scoperto, fu tenuto prigioniero in una gabbia di ferro dal 1469 al 1480. Liberato per intervento di papa Sisto IV, acquistò di nuovo influenza presso il nuovo re Carlo VIII che lo nominò ambasciatore a Roma; incitò il suo re alla spedizione in ...
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Ecclesiastico (n. Toucy, Yonne - m. 1142 circa). Monaco a Longpont e quindi a Cluny (1119 circa), si recò a Roma nel 1120, e nel 1121 fu eletto cardinale vescovodi Tuscolo. Nel 1127 sarebbe stato inviato [...] di lì in Polonia (1139) e in Aquitania. Da identificarsi, pare, con quel chierico di Parigi che nel De via Hierosolymitana poeticamente narrò, in 6 libri in esametri rimati, la storia della prima crociata. Scrisse una Vita Hugonis (s. Ugo di ...
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Ecclesiastico (Sinnai, Cagliari, 1796 - Roma 1878). Nunzio a Napoli (1827) e a Madrid (1833), creato cardinale nel 1837, resse come legato la provincia di Ravenna segnalandosi per l'equità personale e [...] Bologna (1847), da dove si allontanò l'11 luglio 1848 per non partecipare all'imminente reazione. Infine vescovodi Palestrina (1852), cancelliere della Chiesa (1853), vescovodi Porto (1870), di Ostia e Velletri e decano del Sacro Collegio (1877). ...
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Padre della Chiesa (n. tra il 380 e il 423). È il primo vescovodi Torino a noi noto. Fu presente al sinodo di Milano del 451 e a quello diRoma del 465. Difficile l'attribuzione degli scritti (Omelie, [...] Sermoni e Trattati), molti dei quali sono certamente spurî. Le sue vedute teologiche sono importanti per l'ecclesiologia e la cristologia; preziose alcune sue opere per notizie sulle condizioni sociali ...
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Ecclesiastico (n. 1445 - m. 1474), nipote di Sisto IV. Era frate quando lo zio, divenuto papa, dopo averlo nominato vescovodi Treviso, lo creò cardinale di S. Sisto (1471). Uomo colto, amante del fasto, [...] legò il suo nome a un periodo di vita straordinariamente mondana della Roma pontificia. Ebbe notevole influenza sul papa, di cui assecondò la linea politica. Nel 1473, nominato legato pontificio per l'Italia, compì un viaggio in varie città, per ...
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Ecclesiastico (Napoli 1812 - Roma 1868), figlio di un ministro borbonico. Fu delegato straordinario per l'Umbria dal luglio 1849; creato cardinale il 15 marzo 1852, fu vescovodi Mitilene e abate di Farfa. [...] Cattolico liberale, amico del Tosti, dopo il 1860 criticò apertamente la politica vaticana nei confronti del nuovo Regno d'Italia, ritirandosi a Napoli. Sospeso per questo dalle dignità cardinalizie (1865) ...
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Maurizio Burdino (lat. Burdinus, fr. Maurice Bourdin; m. Cava dei Tirreni dopo il 1137); monaco cluniacense, poi vescovodi Coimbra (1098-1111) e arcivescovo di Braga (1111-14), ebbe importanti incarichi [...] II. Contrapposto come papa a Gelasio II da Enrico V (8 marzo 1118), coronò quest'ultimo imperatore (2 giugno). Rimase a Roma due anni con l'appoggio degli imperiali; fu però da Callisto II relegato successivamente in varî monasteri e castelli. ...
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Biblista (Sorrento 1532 - Roma 1608); teatino dal 1551, preposito dell'ordine a Genova (1572) e a Cremona (1579). Fu membro delle commissioni per la revisione della Volgata sotto Pio V, fino all'edizione [...] di Clemente VIII (1592), e per l'edizione della versione greca dei Settanta sotto Sisto V. Nominato nel 1593 vescovodi Acerno, rinunciò undici anni dopo. Dei suoi commentarî, il più pregiato è quello ai Salmi (1606). ...
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Cardinale francese (Saint-Lô, Normandia, 1556 - Parigi 1618). Di famiglia calvinista, educato a Berna, abiurò il calvinismo ed entrò nella gerarchia ecclesiastica cattolica: vescovodi Évreux (1591), fu [...] scelto per istruire Enrico IV nella dottrina cattolica e nel 1594 andò a Roma per ottenere l'assoluzione di lui. Compì varie missioni diplomatiche, nel 1604 divenne cardinale e, dopo l'assassinio di Enrico IV (1610), entrò nel consiglio di reggenza. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...