Ecclesiastico, politico e letterato (Lucca 1500 - Macerata 1541). Seguì il card. Alessandro Farnese, che, divenuto papa (Paolo III), gli diede importanti incarichi di governo a Roma e nella Romagna. Fu [...] vescovodi Fossombrone. Lasciò una Orazione in difesa degli Straccioni ribellatisi alla nobiltà lucchese; Lettere di negozi, molto importanti per la conoscenza dei retroscena della vita politica del tempo; e Rime di carattere petrarchesco, tra cui 13 ...
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MEDICI, de'
Giovanni Battista Picotti
Famiglia fiorentina. Di origini oscure, doveva già avere non piccolo credito in Firenze, quando uno dei suoi membri, Bonagiunta, appare come testimone, in atti [...] erano appartenuti la beata Filippa francescana (morta nel 1488), Guido, castellano di S. Angelo al tempo del sacco diRoma, vescovodi Venosa (1527) e arcivescovo di Chieti (1528-1537), Giuliano, benemerito della sua archidiocesi pisana (1620-1636 ...
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NOVELLO, Alessandro
Dario Canzian
– Figlio di Alessandro, nacque a Treviso presumibilmente nei primi anni Cinquanta del XIII secolo, da un ceppo familiare appartenente al notabilato urbano preminente.
Il [...] per sé una multa comminata a un eretico locale detenuto nelle carceri vescovili (Biscaro, 1932, p. 172).
Il 20 aprile 1298 venne consacrato a Romavescovodi Feltre e Belluno, le due diocesi alpine unificate circa un secolo prima per iniziativa ...
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RATTI, Lorenzo
Noel O'Regan
RATTI, Lorenzo. – Nacque a Perugia da Girolamo e da Isapaola Ugolini nel 1589-1590.
Gian Vittorio Rossi (16452, pp. 170-173) lo dice infatti quattordicenne nel riferire un [...] a 2, 3, 4 e 5 voci con l’organo apparve postuma (Venezia 1632), ma con dedica al cardinal Giulio Roma, vescovodi Recanati e di Loreto, firmata dal defunto autore. I brani, in gran parte a 2 voci (in varie combinazioni), intonano passi del Cantico ...
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BORTOLI (Bartoli), Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venezia il 21 luglio 1695 da Cipriano Apollonio, dopo essersi laureato in utroque iure prese gli ordini sacri il 24 sett. 1718, dedicandosi [...] in teologia il 13 apr. 1740, il B. divenne teologo e poi vicario generale del vescovodi Ceneda (1744). Il 21 dic. 1747 fu consacrato a Romavescovodi Feltre dal cardinal Delfino. In seguito il B. continuò ad affiancare l'attività pastorale con ...
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Fabio Chigi (Siena 1599 - Roma 1667), vescovodi Nardò e inquisitore di Malta (1635), nunzio a Colonia (1639) e (1643-48) presso il congresso della pace in Münster (Vestfalia), dove, obbedendo alle istruzioni [...] e per le prepotenze dell'ambasciatore francese, marchese di Créquy, ma alla fine dovette cedere ("pace" di Pisa, 1664). Curò notevoli abbellimenti diRoma (colonnato di piazza S. Pietro, chiese di piazza del Popolo e porta omonima, oltre i restauri ...
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Nato poco prima del 675 nel regno di Wessex nell'Inghilterra meridionale, morto il 5 giugno 754 presso Dokkum in Frisia. Di distinta famiglia anglosassone, Winfried (Wynfrith) - tale era il suo nome anglo-sassone [...] recatosi a Roma nel 716, aveva preparato con Gregorio II il terreno per creare nella Baviera una provincia ecclesiastica a sé; quando B. venne in Baviera (738), creò, con l'aiuto del duca Odilo, i vescovatidi Ratisbona, di Passavia, di Frisinga e di ...
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Cardinale (Bari 1592 - Roma 1675); vescovodi Capaccio, dovette rifugiarsi a Roma per controversie giurisdizionali; fu elevato al cardinalato (1633) con gesto ostile alla Spagna, la quale vietò al B. di [...] . n Erudito bibliofilo, raccolse a Napoli una ricca biblioteca che alla sua morte legò alla chiesa di S. Angelo a Nilo, presso la quale fu costruita fra il 1686 e il 1691 un'apposita sede, aperta al pubblico (la prima della città) il 26 giugno 1691 ...
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Cardinale (Venezia 1445 circa - Roma 1503); vescovodi Ancona (1468), poi di Verona e di Padova, legato papale (1485) nell'esercito del re di Napoli e insignito della porpora cardinalizia, fu avvelenato [...] nella notte tra il 10 e l'11 apr. 1503 da Cesare Borgia in Castel S. Angelo. Il Sansovino gli eresse un monumento sepolcrale in S. Marcello, a Roma. ...
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Passionista (Civitavecchia 1745 - Roma 1824); vescovodi Macerata e Tolentino, promosse il rinnovamento della vita ecclesiastica nelle diocesi. Nel 1808 rifiutò di prestare giuramento a Napoleone e fu [...] trasferito a Novara e a Milano; rientrato a Macerata (1814), fu poi a Roma (1824) come consigliere di Leone XII. Teologo, è autore di scritti di edificazione religiosa. Festa, 1º gennaio. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...