Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea divescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] regolare il rapporto tra il concilio e il vescovodiRoma sono due concili divescovi africani presieduti a Cartagine dal locale vescovo Cipriano nel 254 circa e nel 257. Il vescovodiRoma Stefano, nel contesto di una politica mirata a dare valenza ...
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IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] testimonianza, sino a tutto il V secolo I. non è mai menzionato come vescovodiRoma, e le prime attestazioni in tal senso risalgono al VI secolo. Ma questo silenzio, di per sé, com'è ovvio, può avere diversi significati: in altri termini, non ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] ciò che riguarda la cristologia in età severiana: non si dimentichi che ci troviamo dinanzi alla professione di fede del vescovodiRoma, cioè della Chiesa già da tempo riconosciuta come la più importante della cristianità23. Del resto, le tendenze ...
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BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] invece, al giudizio del B., non solo auspicabile ma necessario: non, s'intende, per occuparsi dell'elezione del vescovodiRoma, bensì per la riforma della Chiesa occidentale, che egli vede articolarsi in tre punti: ritorno all'osservanza dei primi ...
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Costantino e la crisi donatista
Michel-Yves Perrin
Nella sua Vita di Costantino (I 45), in una sezione dedicata all’operato dell’imperatore in qualità di koinos episkopos intenzionato a placare le dispute [...] 314, un concilio che radunò una ventina divescovi o di loro rappresentanti, essenzialmente gallici – si noti l’assenza di Silvestro, vescovodiRoma, il quale aveva addotto come pretesto l’impossibilità di lasciare il seggio degli apostoli. Questo ...
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Callisto I, santo
Emanuela Prinzivalli
Il Catalogo Liberiano dà come termini del suo episcopato il periodo dal 218 al 222. Una qualche incertezza permane sulla data di inizio, legata a quella dell'anno [...] è anacronistico riferirla esclusivamente al vescovodiRoma, tanto più perché la controversia di cui Tertulliano parla ha un sapore locale: il vescovo preso di mira sarebbe allora piuttosto Agrippino di Cartagine. Respinta pertanto l'identificazione ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] è particolarmente significativa in quanto è l'unica delle chiese patriarcali che fu fondata e dotata di arredi e di beni per iniziativa del vescovodiRoma senza alcuna ingerenza imperiale; essa è inoltre la prima basilica non cimiteriale titolata ad ...
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Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] giustificare queste azioni come coerenti con il precedente di Aureliano, affidatosi ai vescovi «diRoma e d’Italia». Ma il vescovodiRoma apporta anche qualche innovazione: invece di lasciare che la conferenza proceda in modo informale, stabilisce ...
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Costantino nella storiografia francese del Novecento: Marrou e Pietri
Jean-Marie Salamito
Maestro e discepolo
Henri-Irénée Marrou fu incontestabilmente uno dei maggiori storici europei dello scorso [...] imperiali più o meno recenti. Quando nell’estate del 313 Costantino, sollecitato dai donatisti, si rivolge al vescovodiRoma, si tratta di «una ben nota procedura del diritto romano»: Milziade è semplicemente uno iudex datus53? (e non un primo ...
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Stefano il Grande e il culto della santa croce in Moldavia alla fine del Quattrocento
Tereza Sinigalia
Il principe della Moldavia, Stefano, figlio del principe Bogdan II, universalmente noto come Stefano [...] centrale, cui chiaramente compete la presidenza. Alla sua destra, quale primo dei padri conciliari siede il rappresentante del vescovodiRoma, l’unico dei presuli che indossi la mitra (una situazione che in Moldavia si ripropone regolarmente nelle ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...