DI NEGRO, Ansaldo
Giovanni Nuti
Figlio di Enrico, nacque nella seconda metà del sec. XII a Genova.
Il padre Enrico, autorevole esponente del Comune negli anni di passaggio dal regime consolare a quello [...] ambasceria che accompagnò il podestà genovese alla Dieta diRavenna, convocata dall'imperatore Federico II: ad essa di arbitrato, poi risultata falsificata, che era stata pronunciata da Sardo, vescovo eletto di Alba, circa il possesso del castello di ...
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DI SOMMA, Agazio
Simona Foà
Nacque nel 1591 a Simeri, presso Catanzaro, da Antonio e Camilla Ferrari. Dopo aver intrapreso i primi studi in un collegio di gesuiti del luogo, si laureò a Roma, dove iniziò [...] nel 1616 il Cobelluzzi venne nominato cardinale, richiamò il D. presso di sé come segretario. In seguito entrò al servizio di un altro cardinale, Luigi Capponi, arcivescovo diRavenna, ma dopo poco tempo dovette ritornare a Catanzaro per la morte ...
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Re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (Goslar 1050 - Liegi 1106), figlio dell'imperatore Enrico III e di Agnese di Poitiers. Succedette al padre ancora bambino (1056); diventato maggiorenne, [...] eleggere pontefice Guiberto, arcivescovo scomunicato diRavenna, con il nome di Clemente III. La lotta riprese vescovodi Liegi, a lui fedele, annunciò l'intenzione di riprendere la guerra contro il figlio per recuperare la corona, ma alla vigilia di ...
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Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...] Isonzo e a Verona, le altre truppe di Odoacre, che fu costretto infine (489) a chiudersi in Ravenna, mentre buona parte del suo esercito ariano, mantenne sempre ottimi rapporti con il vescovodi Roma. In occasione della doppia elezione papale del ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] Mantova (1459) e guidò un'ambasceria presso l'imperatore Federico III(1460). Nel 1463 divenne vescovodi Negroponte e poi patriarca di Costantinopoli. Contribuì alla diffusione in Italia dello studio del greco e specialmente della filosofia platonica ...
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Cardinale, discendente della famiglia imolese (Castel del Rio 1455 circa - Ravenna 1511); da Giulio II, di cui era stato segretario, fu creato vescovodi Mileto (1504), poi di Pavia e cardinale (1505), [...] ricondotto, come vescovo, a Bologna; quando questa venne occupata dai Francesi si rifugiò presso il papa, a Ravenna: qui il duca d'Urbino, chiamandolo traditore, lo uccise. Fu accusato di gravi vizî. Protesse ...
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Ecclesiastico (Sinnai, Cagliari, 1796 - Roma 1878). Nunzio a Napoli (1827) e a Madrid (1833), creato cardinale nel 1837, resse come legato la provincia diRavenna segnalandosi per l'equità personale e [...] Bologna (1847), da dove si allontanò l'11 luglio 1848 per non partecipare all'imminente reazione. Infine vescovodi Palestrina (1852), cancelliere della Chiesa (1853), vescovodi Porto (1870), di Ostia e Velletri e decano del Sacro Collegio (1877). ...
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Nome di alcuni santi:
1. Fondatore dell'ordine dei certosini (Colonia 1030 circa - od. Serra San Bruno, Catanzaro, 1101). Chiamato (1057) da Gervasio di Reims a dirigere la scuola di s. Cuniberto, diede [...] Aventino, donde passò poi tra gli eremiti di S. Romualdo presso Ravenna. Consacrato (1004) a Magdeburgo arcivescovo e Vescovodi Segni (1080), nel 1108 era eletto anche abate di Montecassino, carica che lasciò nel 1111. Amico e consigliere di ...
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Nobile romano (m. 867), autorevole consigliere dei papi Leone IV e Benedetto III, fu eletto successore di questo (858); santificato sotto Urbano VIII. Fu uno dei più energici assertori del primato pontificio [...] arcivescovo diRavenna, Giovanni, che rivendicava alla propria sede ampia autonomia e pretendeva di imporre il suo controllo anche sui vescovi dell'Emilia, sia intervenendo contro la deposizione del vescovodi Soissons da parte di Incmaro, vescovodi ...
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Giurista ed ecclesiastico (Puimisson, Linguadoca, 1237 - Roma 1296). Studiò diritto all'università di Bologna. Entrato nella curia romana, fu uditore di palazzo, suddiacono e cappellano papale, poi rettore [...] provinciale dello stato pontificio; vescovo (1290) di Mende in Linguadoca, fu poi (1295) designato da Bonifacio VIII arcivescovo diRavenna, quindi rettore nella Romagna e nella Marca. Malgrado questa vita movimentata, il D. svolse un'attività ...
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