Giovanni II
Maria Cristina Pennacchio
Di G. non si conoscono né la data né il luogo di nascita, ma secondo il Liber pontificalis era di famiglia romana, figlio di un tale Proietto. Durante il suo pontificato, [...] ".
G. scrisse anche una lettera ad alcuni notabili ravennati che gli chiedevano ragione dell'appoggio dato all'imperatore e, nella lettera a Epifanio, "capo di tutti i santissimi vescovidi Dio" ("caput omnium sanctissimorum dei sacerdotum"). Alcuni ...
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NOVARA
M.L. Gavazzoli Tomea
(lat. Novaria)
Città del Piemonte, capoluogo di provincia, situata nella pianura fra i fiumi Sesia e Ticino.N. conobbe insediamenti fin dall'età del Bronzo, ma solo con la [...] 12°, intorno alla figura feudale del vescovo si consolidarono gruppi sociali e famiglie di vassalli minori destinati a divenire il episcopali del patricius di N., dittico eburneo ravennate della fine del sec. 5° o dell'inizio di quello successivo. La ...
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BARBERINI, Antonio
Alberto Merola
Ultimogenito di Carlo e Costanza Magalotti, nacque a Roma il 4 ag. 1607. Aveva dunque soltanto venti anni quando, il 7 febbr. 1628, il pontefice Urbano VIII, suo zio, [...] Ravenna, alle quali si aggiunsero nel 1631, allorché quello stato fu arinesso alla S. Sede, quella di Urbino e nel 1633 quella di in Francia, tra cui nel 1652 il vescovatodi Poitiers e nel 1657 quello di Reims, per il quale però ottenne l'assenso ...
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STABILI, Francesco (Cecco d’Ascoli)
Sara Ferrilli
– Nacque nella seconda metà del Duecento, forse ad Ancarano, da Simone degli Stabili.
Scarsissime le notizie biografiche sugli anni ascolani, affidate [...] a una disputa con Dante sulla nobiltà durante il suo soggiorno a Ravenna (L’Acerba, cit., II, xii, 1439-1444) e il 459; F.A. Marcucci, Saggio delle cose ascolane e de’ vescovidi Ascoli nel Piceno, Teramo 1766; G. Tiraboschi, Storia della letteratura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
L'eta carolingia in Francia, Germania e Italia
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attività edilizia di Carlo Magno, [...] musiva della Ravenna del VI secolo, facendo ipotizzare l’esistenza di un perduto codice ravennate come modello. medaglioni inferiori, il santo milanese incorona il vescovo-committente Angilberto, colto nell’atto di donare il modellino dell’altare, e ...
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GEMMA
V.H. Elbern
Il termine g. si riferisce, nell'Antichità e nelle epoche successive, alle pietre preziose di ogni tipo, di preferenza a quelle lavorate. In questo ambito vanno annoverate, per quanto [...] di rappresentanza. La testa di Cristo nella croce del mosaico absidale di S. Apollinare in Classe a Ravenna potrebbe persino essere interpretata come raffigurazione di un 'cammeo di con la Vittoria.Il vescovo Bernoardo di Hildesheim (993-1022), che ...
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CRETA
M. Borbudakis
(gr. Κϱήτη)
Isola della Grecia, situata a S-E del Peloponneso, C. entrò a far parte dell'Impero romano nel sec. 1° a.C. come provincia unita a quella di Cirenaica; in seguito alla [...] didi sedi vescovili in tutte le grandi città dell'area di Erakleion, a eccezione di Gortyna, sede del primo vescovo Tito e in seguito del metropolita. Le chiese didi Nicone Metanoeite (925-998) e didi santi e dididi [Le chiese di C. occidentale], ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I segni del potere in Occidente
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il mondo occidentale è ricco di insegne del potere [...] sia la spada del principe sia il pastorale del vescovo, sono il frutto di un’arte principesca d’origine profana, la cui funzione Teodora nel mosaico di San Vitale a Ravenna è ricamata una Adorazione dei Magi; una badessa di Quedlinburg aveva ricamato ...
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MANFREDI, Galeotto
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Astorgio (II), signore di Faenza e conte di Val di Lamone, e di Giovanna Vestri, di Ludovico conte di Cunio, nacque nel 1440.
Educato a corte, [...] legato alla Serenissima: sempre più emarginato dal governo di Faenza dalla salda alleanza fra Carlo e il fratello Federico, divenuto alla fine del 1471 vescovo della città, nel 1476 egli si rifugiò prima a Ravenna, poi a Ferrara, infine a Forlì, dal ...
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AREZZO, Tommaso
Mario Barsali
Nacque il 16 dic. 1756 a Orbetello in Toscana, da nobile famiglia siciliana, secondogenito del marchese Orazio, che allora comandava la guamigione dello Stato dei Presidi, [...] 1803, si riuniva una prima commissione cardinalizia. Sui nomi dei vescovi e sulle richieste si aprì una lunga questione, che occupa cardinale Rivarola, e l'A. fu incaricato di dirigere a Ravenna i processi criminali, manifestò una notevole durezza ( ...
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