CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] quelle del C.: il vescovodi Cava Giovanni Tommaso Sanfelice, il futuro vescovodi Bergamo Vittore Soranzo, il Carte del cardinale diRavenna, b. 16, n. 81; Firenze, Biblioteca nazionale, Magl.VIII, 51, c. 258; Archivio di Stato di Modena, Letterati, ...
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ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] dopo la morte di Corrado di Lützelhardt (1197) - la contea di Molise, mentre il fratello di E. VI, Filippo, ebbe la Toscana e l'amministrazione dei feudi di Matilde. Cancelliere dell'Impero era allora Gualtieri di Pagliara, vescovodi Troia, il quale ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] della nuova capitale, Pavia, oppure a Ravenna, centro di quella splendida cultura tardoantica che spostò l’ notaio Simeone col quale il vescovodi Osimo Grimaldo dona all’abbazia di Chiaravalle di Fiastra la chiesa di Santa Maria in Selva (Castellani ...
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Comune italiano
Enrico Artifoni
All'aprirsi del sec. XIII il mondo comunale italiano continua ad essere fortemente segnato dalle caratteristiche che avevano guidato la sua stessa origine. È utile seguire [...] politico-ideologica. L'insieme di disposizioni formato dalla scomunica emessa dal vescovodi Hildesheim, legato papale in 1994, a cura di A. Esch-N. Kamp, Tübingen 1996, pp. 363-380.
A. Vasina, Ravenna e la Romagna nella politica di Federico II, ibid ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] Ottaviano del Castello, vescovo suffraganeo di Ferrara, tra i più assidui ascoltatori di quelle prediche. Ebbe fondamentali. Il primo è quello dell'Epistola per la sconfitta diRavenna; il secondo comprende tutte le rime della prima raccolta, scritte ...
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WILIGELMO
A.C. Quintavalle
Scultore attivo tra la fine del sec. 11° e il terzo decennio del 12° in Italia settentrionale.W. è documentato da una delle prime firme della storia della scultura occidentale, [...] eretici, contro i sacerdoti che hanno piegato verso l'arcivescovo diRavenna, o verso l'imperatore, e in certo senso Modena pp. 267-358; id., I cantiere dell'architetto Lanfranco e la cattedrale del vescovo Eriberto, AM, s. II, 3, 1989, 1, pp. 29-47; ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] discussa è l’attribuzione del monumento di Galesio Nichesola, vescovodi Belluno, nel duomo di Verona (1530-32), firmati 861, pp. 4-21, 98-99; J.C. Rößler, J. S al Collegio Ravennadi Padova, in AFAT – Arte in Friuli. Arte a Trieste, 2016, n. 35, pp ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] Silvestro, superiore a Forlì dei trinitari scalzi, visitando Ravenna; in agosto era in Toscana, ove trascorse cinque settimane Torino incrociò i corrieri che portavano al vescovodi Vercelli e al governatore di Novara i dispacci a lui relativi. La ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] di due monete - un follis di Giustiniano I della zecca di Cizico del 545-546 e un tremisse coniato dai Goti a Ravenna a nome di risulta il crociato feltrino Giovanni da Vidor, padre del vescovodi Feltre, Arpone, come si evince dal testo datato 1096 ...
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BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] di richieste di privilegi e conferme; le concessioni più importanti furono fatte ai canonici di Verona, di Parma e di Padova, probabilmente su ispirazione dei vescovidi della giornata internazionale di studio per il millenario (Ravenna 4-5 novembre ...
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