LUCREZIA de' Medici, duchessa di Ferrara
Grazia Biondi
Nacque a Firenze il 14 febbr. 1544, quintogenita di Cosimo I de' Medici, duca di Firenze, e di Eleonora, figlia di don Pedro de Toledo, duca d'Alba [...] Pisa il 18 marzo 1558.
Già nel gennaio del 1557 gli ambasciatori di Ferrara a Firenze avevano offerto al Medici di consolidare lo manifesti personalmente. Il 3 luglio il vescovodi Cortona, Giovanbattista di Simone Ricasoli, celebrò la "messa del ...
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BERGHINI, Pasquale
Bruno Di Porto
Nato a Sarzana, il 6 maggio 1798, dal notaio Domenico e da Mattea Clavacci, studiò alle scuole dei missionari e si laureò in giurisprudenza nel 1820 all'università [...] di Lucca, Carlo Ludovico di Borbone, il quale, per raccomandazione del dottor Alessandro Carina e del vescovodi Sarzana, gli concesse,di comando di 500 soldati e mezzo squadrone di cavalleria, diresse un'impresa contro i democratici diPisa, ...
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BOGNETTI, Giampiero
Carlo Guido Mor
Nacque a Milano il 15 giugno 1902 da Giovanni e Margherita Frova. Qui svolse gli studi ginnasiali e liceali nell'istituto diretto dal padre. Iscrittosi alla facoltà [...] ordinariato, era stato chiamato dalla università diPisa a coprire la cattedra di storia del diritto italiano - orientò il B., con un saggio su Le origini della consacrazione del Vescovodi Pavia..., in Atti e mem. del IV Congresso storico lombardo ...
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MALASPINA, Alberto
Marco Bicchierai
Primo della stirpe a essere connotato dal nome Malaspina, figlio del marchese Oberto-Obizzo (II) - del casato definito dagli storici come Obertengo - nacque probabilmente [...] uomini del marchese e quelli del vescovo.
Al di là del ruolo politico-militare di grande signore feudale impegnato nella politica di aggressione e rapina ai danni dell'abate di Cluny e di altri prelati che di ritorno in Francia dal concilio diPisa ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Giovane
Eugenio Massa
Figlio di Michele e di Lucrezia di Giovanni Alamanni, nacque in Firenze il 29 ott. 1497. Compiuti gli studi giuridici a Pisa, abbracciò la carriera ecclesiastica. [...] vennero a galla gli altri crimini dell'A.: i maneggi segreti contro la politica anconitana di Clemente VII; la compilazione di una falsa bolla in favore di Cesare Trivulzio, vescovodi Como, nel 1536; i profitti tratti, con abile doppio gioco, dai re ...
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ADELASIA di Torres
Alberto Boscolo
Figlia del giudice di Torres (Logudoro) Mariano (1218-32) e di Agnese di Massa, ebbe parte importante negli avvenimenti sardi della prima metà del sec. XIII, specialmente [...] consegnò al pontefice, rappresentato dal vescovodi Ampurias, il castello di Monte Acuto. Ubaldo riconobbe l' di diminuire la potenza dei Visconti e quindi diPisa. Ubaldo, però, di lì a poco, si ammalò e nel testamento, dettato nella curia di ...
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GATTINARA, Mercurino Arborio marchese di
Giampiero Brunelli
Nacque molto probabilmente a Gattinara, da Paolo e da Felicita Ranzo, il 10 giugno 1465. Apparteneva a una nobile famiglia di origine feudale, [...] adoperandosi, insieme al vescovo Pedro Ruiz de la Mota, affinché le Cortes di Castiglia, massimo organo di rappresentanza del Regno concilio di riforma. Altresì, secondo il G., alcuni centri determinanti come Pisa o il Marchesato di Saluzzo dovevano ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] con Ottaviano del Castello, vescovo suffraganeo di Ferrara, tra i più assidui ascoltatori di quelle prediche. Ebbe scambi di lei. Il 26 febbr. 1538 è a Bologna, poi a Pisa, per seguire le prediche dell'Ochino, chiamatovi dalla vedova di Alessandro ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] città di Mantova non ebbe più un vescovo che non fosse un Gonzaga.
I primi anni Sessanta furono anni di grande Mantova dal Comune alla signoria gonzaghesca, Pisa 1994, ad ind.; M. Romani, Una città in forma di palazzo. Potere signorile e forma urbana ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] ghibellina Pisa (ma sull'argomento non ebbe poi più occasione divescovo Lottieri Della Tosa e il D., dall'altra Rosso Della Tosa e molti di quei popolani grassi egemoni nel priorato. Contro di loro in particolare si scagliò il D. accusandoli di ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...